Salvatore Cuffaro: differenze tra le versioni

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=== Presidente della Regione ===
La caduta del secondo governo Capodicasa, nel [[2000]], determina il suo ritorno nel [[centrodestra]] e nel CDU, con l'appoggio del governo presieduto da [[Vincenzo Leanza]], sempre come assessore all'agricoltura. Scelto dai leader siciliani del centro destra [[Gianfranco MiccichèMicciché]] e [[Guido Lo Porto]] come candidato presidente della coalizione di centrodestra nella prima elezione diretta del presidente del governo regionale (che lo preferirono a [[Nello Musumeci]]), il 17 luglio [[2001]], è risultato eletto con il 59% dei voti, battendo altri due candidati accomunati dalla comune provenienza democristiana: [[Leoluca Orlando]] (37%) e [[Sergio D'Antoni]] (4%). Viene nominato Commissario straordinario per l'emergenza idrica e di Commissario delegato per l'emergenza rifiuti, il che gli permette di occuparsi della riorganizzazione del sistema degli acquedotti, facendo sequestrare numerosi pozzi privati e della predisposizione del piano energetico. Con il CDU ha partecipato alla fondazione dell'[[Unione dei Democratici Cristiani e Democratici di Centro]] (UDC), che ha unito a livello nazionale partiti che si richiamavano alla Democrazia Cristiana e che erano favorevoli a un'alleanza all'interno della coalizione di [[Silvio Berlusconi]].
 
Eletto nell'[[Elezioni europee del 2004]] come capolista dell'UDC nella circoscrizione Isole, ha rinunciato al seggio in favore del primo dei non eletti, [[Raffaele Lombardo]]. Nel [[2005]] è statonominato vicesegretario nazionale dell'UDC, quando [[Lorenzo Cesa]] è subentrato a [[Marco Follini]] nella carica di segretario nazionale. È stato rieletto presidente della Regione il 28 maggio [[2006]], come candidato del centrodestra e del [[Movimento per l'Autonomia]], battendo la candidata del centrosinistra [[Rita Borsellino]], sua principale avversaria, con il 53% contro il 41,6%.