Storia della posta: differenze tra le versioni

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Nel [[1616]] il luogotenente delle poste tassiane di Milano<ref name=Fedele/>, [[Ottavio Codogno]], pubblicò il ''"Nuovo itinerario delle Poste per tutto il Mondo"'': la più ricca informazione disponibile sulle rotte postali europee del tempo<ref>Il Collezionista n°10 2005, Giulio Bolaffi Editore, Torino, pag. 32, ''Pappagalli per le dame veneziane''</ref>. Lo stesso autore nel [[1623]] pubblicò il ''Compendio delle poste''<ref name=Fedele/>.
 
Durante il [[periodo Edo]] fu organizzato il sistema stradale ''[[Gokaidō]]'' (ovvero le "cinque strade") che si diramava attraverso la parte centrale dell'isola di [[HonshuHonshū]] collegando la sede dello [[shogun]], Edo (la moderna [[Tokyo]]), con le città più importanti del [[Giappone]]. La più importante di queste vie era la ''[[Tōkaidō (strada)|Tōkaidō]]'', che collegava Edo con [[Kyoto]] dove risiedeva l'[[Imperatore del Giappone|imperatore]]. Le strade erano servite da stazioni di posta.
[[File:Brueckengasse 2 Limburg detail 01.jpg|thumb|Insegna delle poste imperiali, con gli stemmi dei Lorena e dei Thurn und Taxis. La scritta "Salvaguardia" doveva garantire la neutralità della stazione di posta in caso di guerra]]