Gioacchino da Fiore: differenze tra le versioni

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* la struttura compositiva elaborata da [[Michelangelo Buonarroti]] nella [[Cappella Sistina]], secondo lo studio di H. W. Pfeiffer S.J.
 
Anche nella [[Chiesa cattolica]] contemporanea, specialmente dopo il Concilio Vaticano II, diversi osservatori individuano il fiorire della ''ecclesia spiritualis'' di concezione gioachimita. Secondo l'analisi accurata di [[Henri-Marie de Lubac]], teologo gesuita e poi cardinale, fra questi protagonisti della storia recente influenzati dal gioachimismo abbiamo<ref>H. De Lubac, ''Posterità spirituale di Gioacchino da Fiore'', II. Da Saint-Simon ai nostri giorni", Jaca Book, Milano, 1984, pagine 548</ref>: [[papa Giovanni XXIII]] con la sua invocazione a <<una nuova Pentecoste», contrapponendo lo «spirito» del Concilio alla sua «lettera» e nuova Chiesa «spirituale» al posto di quella vecchia «carnale»; la <<Chiesa dei poveri>> del cardinale [[Giacomo Lercaro]] e del suo teologo don [[Giuseppe Dossetti]], la corrente intellettuale dominante nel cattolicesimo italiano della seconda metà del secolo XX; [[Ignazio Silone]] su [[papa Celestino V]], «figlio degli Abruzzi e di un cattolicesimo popolare impregnato di gioachimismo»; la "teologia della speranza" del gesuita [[Michel de Certeau]] e del protestante [[JurgenJürgen Moltmann]], ispirate dalle concezioni escatologiche di [[Ernst Bloch]].
[[Barack Obama]] fece del pensiero di Gioacchino da Fiore, è stato un punto di riferimento per il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, nella stesura della sua tesi di laurea, e lo citò a più riprese durante la sua campagna elettorale per le presidenziali<ref>''L'eretico obamita-Il profeta democratico si ispira a Gioacchino da Fiore, mistico medioevale Con la sua idea (fraintesa) del paradiso in terra aveva irretito la modernità'', su il Foglio, di Mattia Ferraresi | 27 marzo 2009 ore 17:44
</ref>, che definisce come "maestro della civilta' contemporanea" e "ispiratore di un mondo più giusto", usato non come citazione generica ma con specifico riferimento al moto "change we can", <<per indicare la necessità di un cambiamento radicale della storia.[...], citando il portabandiera di una società più giusta, e pensando all'apertura di un'epoca straordinaria, in cui lo spirito riuscirà a cambiare il cuore degli uomini>><ref>''USA: DON BAGET BOZZO, INTERESSANTE CHE OBAMA CITI GIOACCHINO DA FIORE''-una finezza culturale che vorrei capire meglio, di don Gianni Baget Bozzo, a Adnkronos, Roma, 2008 08 28</ref>