La spada nella roccia (film): differenze tra le versioni
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* Artù (''Arthur''), soprannominato Semola (''Wart''), il figlio perduto di Uther Pendragon e Lady [[Igraine]] e il futuro [[Re Artù]]. Nell'edizione originale Artù venne doppiato da tre attori diversi, il che porta a cambiamenti notevoli nella voce tra le scene. Inoltre, le tre voci hanno accenti di Brooklyn, nettamente in contrasto con l'impostazione inglese e gli accenti pronunciati da tutti gli altri personaggi del film.
* [[Mago Merlino]], il leggendario mago che aiuta ed educa il futuro Re Artù. Egli venne animato da alcuni dei [[Nine Old Men]], tra cui [[Milt Kahl]], [[Frank Thomas]], [[Ollie Johnston]] e [[John Lounsbery]]. Kahl disegnò il personaggio, affinando gli schizzi dello [[storyboard]] di [[Bill Peet]]. Merlino può essere riconosciuto dalla barba massiccia, che rimane incastrata nella maggior parte delle sue macchine, dal lungo vestito blu con cappello a punta e dal paio di occhiali che indossa. Egli è il mago più potente del mondo, e ha il potere di viaggiare nel tempo vedendo ciò che accadrà nel futuro.
* [[Maga Magò]] (''Madame Mim''), una strega che si diletta di magia nera,
* Anacleto (''Archimedes''), l'irascibile e permaloso ma allo stesso tempo geniale gufo domestico di Merlino, animale molto istruito che ha la capacità di parlare e rispondere a tono, ed è l'elemento comico del film. Anacleto accompagna Semola durante l'allenamento (gli salva la vita quando per poco rischia di venire inghiottito da un luccio e gli insegna a scrivere, leggere e volare) ed è lui ad avvertire Merlino che Maga Magò ha rapito Semola. Anacleto rimane anche con Semola mentre Merlino è nel XX secolo.
* [[Sir Ector|Sir Ettore]] (''Sir Ector''), governatore del castello di re Uther Pendragon e padre adottivo di Semola. Ha un carattere piuttosto scorbutico e non crede nella magia, finché Merlino non getta una bufera di neve sopra di lui, permettendo così al mago di educare Semola nel castello. Anche se vuole bene a Semola, spesso lo tratta duramente, non avendo modo di rendersi conto che egli possa essere il figlio di Uther.
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