Tabella della verità: differenze tra le versioni

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== Inferenza logica spaziale ==
Wittgenstein (1921) e Pólya (1940) coi loro lavori posero le basi della nozione di spazio logico e di ipercubo. Ogni proposizione atomica (con la sua negazione) forma un asse di un [[sistema di coordinate cartesiane]], in un punto del quale assume un valore booleano (+1 se vera; -1 se falsa, essendo lo zero già usato per l'origine degli assi) a seconda del suo valore di verità.<br />
Per ogni punto di un ipercubo, può essere identificato un sub-spazio logico fra questo punto e l'origine degli assi. Su ogni spazio logico possono operare gli operatori booleani di unione, intersezione e negazione.<br />
 
Ad esempio per due proposizioni ''p'' e ''q'' (di cui si considerano anche le rispettive negazioni) avremo 2 assi divisi in quattro quadranti in grado di rappresentare tutte le possibili combinazioni dei valori di verità di ''p'' e ''q'', ovvero la loro tavola di verità con qualsiasi operatore booleano. Se consideriamo l'operatore di congiunzione, avremo un punto (indicante il valore di verità dell'operatore) soltanto nel primo quadrante alle coordinate (''p''= +1;''q''= +1)<ref>Thierry Morineau. Hypercube algebra: a diagrammatic and sentential notation to support inferences in logic. Phil and Susan Turner. European Conference on Cognitive Ergonomics, Aug 2012, Edinburgh, United Kingdom. 2012. hal-00722696</ref>.
 
Per n proposizioni connesse da molteplici operatori, si possono in questo modo stabilire inferenze logiche "per via grafica", notando le le relazioni spaziali.
 
== Note ==