Classificazione stellare: differenze tra le versioni

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La [[massa (fisica)|massa]], il [[raggio (astronomia)|raggio]] e la [[luminosità (astronomia)|luminosità]] elencati sono relativi esclusivamente alle stelle di sequenza principale e non sono appropriati per le [[stella gigante|giganti]]. Le classi spettrali sono suddivise in dieci10 sottoclassi, etichettate con i numerali da 0 a 9. Per esempio, la sottoclasse A0 è quella più calda fra quelle della classe A, la sottoclasse A9 è la meno calda.
 
Il colore di una stella è primariamente funzione della sua temperatura effettiva. Infatti, la stella può essere approssimata a un [[corpo nero]]: quando un corpo nero si scalda inizialmente emette [[radiazione]] nelle frequenze dell'[[Radiazione infrarossa|infrarosso]]; un ulteriore aumento della temperatura porta il corpo a diventare incandescente e rosso, poi arancione, poi giallo, poi bianco e infine azzurro. Se la temperatura aumenta ancora, il corpo emette la maggior parte della radiazione nella banda dell'[[ultravioletto]]. I colori che ci appaiono sono il frutto della combinazione di emissioni di diverse [[Lunghezza d'onda|lunghezze d'onda]]. Le stelle più calde ci appaiono blu perché emettono la maggior parte della loro energia nella parte blu dello spettro; le stelle meno calde emettono invece soprattutto nella parte rossa dello spettro. Il punto dello spettro in cui avviene la maggiore emissione dipende dalla temperatura<ref name="Colour"/>. La [[legge di Wien]] mette in relazione la temperatura di un corpo nero e la lunghezza d'onda per la quale è massima la radiazione emessa dal corpo stesso.