Cessole: differenze tra le versioni

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'''Cessole''' (''Cèsure'' in [[Lingua piemontese|piemontese]]) è un comune di 399 abitanti della [[provincia di Asti]]. Situato a metà della Langa Astigiana, della quale è forse il più scenografico, data la posizione del borgo vecchio, abbarbicato alla collina, fatto che lo rende visibile ed apprezzabile da lontano, racchiude in pochi chilometri quadrati scorci paesaggistici tipici della zona, che hanno contribuito a farla amare ed apprezzare da numerosi turisti stranieri che ormai da molti anni ne hanno fatto la loro meta di vacanze e soggiorni o addirittura di buen retiro. Cessole è conosciuto soprattutto per aver annoverato tra i suoi cittadini un famoso erborista al quale si rivolgevano genti da tutto il Piemonte e la Liguria, portando la notorietà del paese al di là dei confini regionali. Altresì è conosciuto per la presenza sul territorio di un ristorante che anch'esso ha varcato, per fama, i confini regionali.
 
Pare che, durante la [[seconda guerra mondiale]], nel periodo dell'occupazione tedesca e della [[Repubblica Sociale Italiana]], abbiano trovato rifugio a Cessole due famiglie ebree tra loro imparentate, i Luzzatti di [[Asti]] e i Tedeschi di [[Genova]]. Il soccorso venne da due famiglie di Cessole, anch'esse tra loro imparentate: gli Ambrostolo, che si occuparono dei Luzzatti, e i Brandone, che si occuparono dei Tedeschi. Nonostante i rastrellamenti, le famiglie ebree sopravvissero fino a che riuscirono a riparare in Svizzera. Per questo impegno di solidarietà, il 19 maggio 1999, l'Istituto [[Yad Vashem]] di [[Gerusalemme]] ha conferito ai coniugi Emilio e Virginia Ambrostolo e Domenico e Luigia Brandone l'alta onorificenza dei [[giusti tra le nazioni]].<ref>Israel Gutman, Bracha Rivlin e Liliana Picciotto, ''I giusti d'Italia: i non ebrei che salvarono gli ebrei, 1943-45'' (Mondadori: Milano 2006), pp.12-14.</ref>