Utente:Guido Magnano/Sandbox: differenze tra le versioni

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== SulleNazionalità cetresu Wikipedia ==
Ecco quanto ho trovato a proposito delle cetre.
 
Questa è la bozza di una possibile proposta di riflessione su un tema piuttosto controverso, quello dell'attribuzione delle nazionalità nelle voci biografiche.
Le fonti che ho potuto consultare sono:
# Curt Sachs, ''Storia degli strumenti musicali'', ed. italiana tradotta da M. Papini, Oscar Mondadori 1996. La prima edizione italiana è del 1980, l'originale è del 1940.
# Andrea Bornstein, ''Gli strumenti musicali del Rinascimento'', Franco Muzzio ed. 1987.
# Il ''New [[Grove Dictionary of Music and Musicians]]''.
# L'Enciclopedia della Musica Garzanti (''aka'' Garzantina), edizione 1996.
 
Ne abbiamo discusso più volte, e ogni volta ci si ferma davanti al muro-contro-muro fra i fautori di alcune specifriche nazionalità (veneti, e ogni tanto sardi) e coloro che vogliono mantenere lo status quo per arginare le possibili derive campanilistiche, revisionistiche, "padane" ecc., e che per questo preferiscono rinunciare a metter mano a una serie di evidenti incongruenze che abbiamo già sottolineato molte volte.
Nella terminologia organologica introdotta da Sachs e tuttora considerata di riferimento, ma di fatto utilizzata solo dagli etnomusicologi (una popolazione ancora più sparuta, sospetto, delle residue popolazioni amazzoniche o oceaniche la cui cultura musicale non è ancora stata travolta dall'arrivo dei video di Justin Bieber), i cordofoni sono suddivisi in questo modo:
* nelle '''cetre''' o '''cordofoni semplici''' le corde sono tese su una singola struttura che può essere anche solo un bastone, un tubo, un telaio o una tavoletta; possono avere una cassa di risonanza, ma questa potrebbe (in teoria) essere rimossa senza che le corde perdano il loro supporto. Sono cetre, ad esempio, il [[salterio]], il [[dulcimer]] o il [[pianoforte]] (sic!).
* nei '''liuti''', o '''cordofoni composti''', le corde sono tese su una struttura formata da più parti, ad esempio una cassa armonica e un manico ('''liuti a manico''', ad es. il [[liuto]], la [[chitarra]], il [[violino]]), oppure una cassa armonica su cui le corde sono tese perpendicolarmente ('''arpe'''), ovvero una cassa da cui si protendono due appendici connesse da una traversa (le '''lire''').
 
Il punto a cui eravamo arrivati, nelle discussioni passate, era che quello di "nazionalità" non si può considerare un concetto "universale" e storicamente determinato una volta per tutte. È vano chiedersi, tranne in un numero ridotto di casi, quale "nazionalità" attribuissero a sé stessi personaggi come Marco Polo, Carlo Magno, Carlo V ecc.; il concetto di "nazionalità" è stato utilizzato e applicato in precisi momenti storici, ma nei termini in cui ne parliamo ora è un costrutto moderno (diciamo del XIX secolo) che viene applicato retroattivamente sulla base di considerazioni magari condivisibili, ma comunque discutibili.
Di conseguenza, secondo la terminologia organologica la "cetra" dell'antica Grecia ''non è'' una cetra, bensì una lira; il [[cittern]] non è una cetra bensì un liuto a manico; solo [[Cetra (Germania)|questa]] è effettivamente una cetra. La terminologia organologica, tuttavia, è così poco usata che non sembra fornire un buon criterio per decidere il titolo delle voci.
 
Su WP, poi, grossolane assurdità sono prodotte dal meccanismo automatico di associazione nazionalità+attività nella categorizzazione di un personaggio: ad esempio un italiano che abbia servito come comandante delle truppe dell'Impero austriaco, diventa per noi un "generale italiano", dando l'impressione che sia stato un generale dell'esercito italiano.
Per quanto riguarda lo strumento dell'antica Grecia, nell'edizione italiana del testo di Sachs si usa sempre e solo la traslitterazione ''kithára''; in una sezione sulle cetre nell'antichità classica (Grecia e Roma) Sachs afferma che ''"qualche rado passo di Aristotele, Giulio Polluce e Giuba"'' potrebbe suggerire che ne esistessero, ma non vi sono evidenze dirette (questo rafforza il concetto che per Sachs una ''kithára'' non è in nessun senso una cetra). Nella voce '''Kithara''' del New Grove non sono indicate traduzioni in lingue moderne (nemmeno in inglese). D'altro canto, è evidente che molti autori italiani hanno usato nel corso dei secoli il termine "cetra" per designare la ''kithára''; anche sui vocabolari greco antico / italiano la traduzione di ''kithára'' è invariabilmente "cetra". Quindi il titolo [[cetra (antichità classica)]] sembrerebbe del tutto appropriato, con buona pace della classificazione di Sachs e von Hornbostel (che comunque non è originariamente in italiano: studiosi italiani forse avrebbero adottato nomi diversi).
 
Tenendo conto che la questione "nazionalità" negli ultimi anni risente di cambiamenti di sensibilità nell'opinione pubblica (pilotati da evidenti disegni politici), io farei una proposta radicale. Siamo tutti d'accordo, credo, che in alcuni casi il concetto di "nazionalità" non sia applicabile: io propongo di capovolgere la questione, e indicare la nazionalità (quando questa può essere determinata) SOLO nei casi in cui è rilevante nel determinare l'attività che rende enciclopedico il personaggio. Per un atleta che gareggia con i colori di una nazione, ad esempio, è giusto indicarla. Se l'attività che ha reso enciclopedico il soggetto è intrinsecamente legata - per definizione - a uno Stato (più che a una nazione), come per i politici o i militari, allora è corretto indicare quella (anche se non come "nazionalità dell'individuo"), anche ai fini di una corretta categorizzazione.
Per quanto riguarda il Medioevo, il New Grove indica i termini italiani "cetra, cetera, cetula" come associati allo strumento che in inglese è detto ''citole''. Il termine "citola", sul Grove, non è indicato come termine italiano bensì spagnolo; ma il Vocabolario Treccani ha il lemma [http://www.treccani.it/vocabolario/citola/ cìtola], che indica appunto lo strumento noto fra il 1200 e il 1350. Questo, nel New Grove, è a sua volta presentato come un antenato diretto del ''cittern'', che inizia ad essere attestato nel XV secolo per diffondersi soprattutto nei secoli XVI e XVII. Noi abbiamo già una voce [[citola]] su questo strumento, e non vedo ragione di cambiarne il titolo: probabilmente non è usato in fonti italiane medievali, ma nell'italiano odierno esiste e non è ambiguo.
 
Ma per tutti gli altri, secondo me la scelta corretta per un'enciclopedia (un'enciclopedia, non un almanacco) sarebbe quella di NON indicare la nazionalità, così come fanno diverse enciclopedie, cartacee o [http://www.treccani.it/enciclopedia/albert-einstein online].
Veniamo infine al ''cittern'', ossia allo strumento rinascimentale (con le fasce relativamente basse e il manico tastato). Secondo il New Grove, i termini italiani corrispondenti sono "cetra, cetera, cetara". Sachs (o piuttosto il suo traduttore italiano) lo definisce "'''Cetera''' (o ''cetra'', inglese ''Cittern'', tedesco ''Cister'')" (grassetti e corsivi sono nell'originale). Bornstein lo chiama sistematicamente ''citara'' (mai ''cetra''), osserva che ''"il termine citara, così come le sue innumerevoli varianti medievali, quali citola, cistole, sitole, cuitole, sytole, cycolae, rievoca il nome dell'antica kithara''", e riporta sia la tesi che allo strumento abbia ricevuto quel nome solo sulla base del ''"concetto ideale che gli artisti del Rinascimento si erano fatti dello strumento classico"'', sia la tesi di E. Winternitz (pubblicata nel 1961) secondo cui la citara rinascimentale discenderebbe effettivamente dalla kithara, attraverso una serie di trasformazioni di cui sarebbe rimasta traccia in alcune caratteristiche strutturali dello strumento rinascimentale, altrimenti inspiegabili.
 
Che senso ha (se non quello di titillare orgogli nazionalistici che entro certi limiti, beninteso, è legittimo coltivare, ma non nelle enciclopedie) voler definire "matematico italiano" uno che ha studiato in Italia ma ha prodotto tutti i suoi risultati negli USA o in Svizzera? O discutere fino allo sfinimento sell'italianità di Vivaldi o di Tiepolo?
Dato che in questi testi storico/organologici non c'è uniformità nella scelta del termine italiano (ma nessuno usa "cetra"), viene da chiedersi come lo strumento era chiamato all'epoca. Per quello che ricavo dalle fonti citate da Bornstein, nei documenti della casa d'Este è menzionato un "citharino" nel 1445 e una "cethera" nel 1543. Tutte le mie fonti citano Tinctoris, che nel 1487 descrive la "cetula", ma lui ovviamente scriveva in latino e non in italiano. Vincenzo Galilei e Giovanbattista Doni parlano di "cetera"; altri autori parlano di "cithara" o "citthara"; nell'Orfeo di Monteverdi sono richiesti "due ceteroni". Faccio osservare che nello stesso periodo poeti e letterati italiani usavano correntemente il termine "cetra": basti pensare al sonetto ''"Tempro la cetra, e per cantar gli onori"'' di Gianbattista Marino, messo in musica da Monteverdi. Di fatto, nell'italiano letterario si usava il termine "cetra" per designare lo strumento dell'antichità classica, ma per lo strumento rinascimentale nelle fonti coeve (non letterarie, ma musicali) si usava piuttosto "cetera" o "citara" (con possibili varianti grafiche, ma non "cetra").
 
Intendiamoci, sono sempre stato fra quelli che qui hanno sostenuto a spada tratta che se di Vivaldi si deve indicare una nazionalità, allora deve essere "italiana". E non ho affatto cambiato idea su questo. Ma mi sto chiedendo se non sarebbe più saggio e sensato, culturalmente e scientificamente, ammettere che il concetto di "nazionalità" non è, nella storia umana, un dato "oggettivo" ma il risultato di operazioni storicamente e ideologicamente connotate (per lo più compiute a posteriori, magari a distanza di secoli), e in quanto tale dovrebbe essere trattato anche su WP: ossia indicato SOLO nei casi in cui il dato, in una sua specifica accezione (non necessariamente la stessa per tutti), è di "rilievo enciclopedico".
Da tutto questo traggo l'impressione che nei secoli XVI e XVII, così come oggi, se uno legge "cetra" pensa a [[:File:Britannica_Cithara_Phorminx.jpg|questa]], non a [[:File:Cittern_(PSF).jpg|questa]]. Viceversa, chi è sufficientemente esperto di musica antica pensa più probabilmente allo strumento rinascimentale se legge "cittern" o "cetera". Gli estimatori di Justin Biber, che sono ahimé molti di più, non fanno testo dato che per lo più ignorano del tutto l'esistenza di questo tipo di strumenti, e potrebbero cercarli su WP solo se li trovassero indicati da qualche parte. Da questo punto di vista, si dovrebbe verificare con Google, ad esempio, non quale sia il termine più usato per denotare lo strumento rinascimentale (impresa impossibile, a mio parere), ma piuttosto per capire che cosa si intenda più comunemente per "cetra". Per quanto riguarda i testi anche questa impresa mi sembra impraticabile, ma trovo che [https://www.google.it/search?q=cetra&source=lnms&tbm=isch&sa=X una ricerca per immagini] dia una discreta percezione della situazione. Se cerco con Google le immagini per "cetera", e filtro via un gruppo finianziario e [[Peter Cetera|questo signore]], trovo proprio lo strumento rinascimentale che ci interessa. Invece il termine "citara", preferito da Bornstein, sempre facendo una ricerca per immagini su Google, risulta usato prevalentemente per la cetra tedesca.
 
Naturalmente si dovrebbe poi discutere (non caso per caso, ma con considerazioni generali) per quali categorie di personaggi si debba considerare essenziale il riferimento a una nazionalità: ma intanto si sarebbe capovolto il ragionamento, rispetto all'idea attuale che si debba di regola indicare per chiunque una nazionalità intesa come "senso di appartenenza ad una nazione per lingua, cultura, tradizione, religione, storia", anche quando tale "senso di appartenenza" (ammesso che si possa attribuire in modo non arbitrario) non ha un vero rilievo enciclopedico per quel particolare soggetto.
Dunque, che fare? Io sarei tentato di proporre [[Cetera]] come titolo della voce sul ''cittern'', anziché [[Cetra (Rinascimento)]], con le opportune note disambigue dove servono. Ma non sono completamente sicuro, perché qualcuno potrebbe obiettare che "cetera" non è altro che una grafia cinque/seicentesca per "cetra": si veda [http://www.treccani.it/vocabolario/cetra/ qui] e [http://www.treccani.it/vocabolario/cetera/ qui] (ma io non userei il Vocabolario Treccani come fonte, in un caso come questo, per le ragioni già esposte). La ragione per cui la nostra voce si intitolava [[Cittern]], credo, è che lo strumento inglese con questo nome ha un ruolo molto specifico nell'organico del ''consort'' di epoca elisabettiana, mentre per il resto d'Europa, pur essendo sicuramente molto diffuso all'epoca, ha una letteratura specifica che ''oggi'' è assai poco frequentata. Quindi nella produzione discografica e concertistica recente è, credo, assai più comune trovare questo strumento indicato come "cittern". Ma per questo il semplice redirect è del tutto sufficiente.
 
Non apro io una discussione in merito, perché per poter partecipare a una discussione del genere dovrei per forza rimettermi in condizione di editare con la mia utenza, e per ora non ho intenzione di farlo. La mia impostazione, poi, implicherebbe riconsiderare drasticamente tutto il meccanismo automatico di categorizzazione del tipo "scienziati tedeschi", quindi già mi immagino le levate di scudi da parte del nutrito gruppo di utenti che - si direbbe - ritengono che la categorizzazione dell'umanità e dello scibile umano sia una questione sostanzialmente di natura informatica: l'architettura di un grande database. Se aprissi una discussione del genere come IP, il primo che passa si sentirebbe autorizzato a stopparla subito come "vaneggiamento" (e ogni eventuale insistenza come "trollaggio").
Nessun dubbio, invece, per la cetra tedesca, che (non a caso) è l'unica per cui ci sia concordanza anche con il termine organologico di Carl Sachs.
 
Però scrivo questi appunti (e li segnalo ad un paio di utenti che so interessati al tema) per vedere che reazioni sucita un'idea del genere, quanto meno fra persone che conoscono il problema (e Wikipedia).
Nota finale: non oso nemmeno immaginare come saranno associati fra loro questi termini su Wikidata...
 
===Aggiornamento===
in genere non mi fido troppo delle voci della Garzantina (quella che ho io è di vent'anni fa), ma mi sono deciso a guardare anche in quella e devo dire che offre un quadro molto netto. C'è un lemma '''Cetera''', che riguarda lo strumento rinascimentale. E c'è, subito dopo, il lemma '''Cetra''', che riguarda, nell'ordine: il termine organologico; la '''cetra da tavolo''' (quella tedesca, insomma); infine, ''"si dice impropriamente cetra anche una lira in uso nell'antica Grecia, chiamata più esattamente -> citara"'' (con rimando al lemma '''citara'''). Esistono anche i lemmi '''cistre''' e '''cittern''', che rimandano entrambi a '''cetera'''.
 
Per quanto riguarda la kythara, resto comunque dell'idea che sia legittimo intitolare la voce [[cetra (antichità classica)]], e che sia preferibile a intitolarla "citara" come fa la Garzantina. Ma per quanto riguarda lo strumento rinascimentale, se il lemma della Garzantina è "cetera" non vedo perché non dovremmo fare lo stesso. Quanto alla cetra tedesca, '''cetra da tavolo''' è la traduzione italiana di ''Zither'' anche secondo il New Grove (oltre che secondo la Garzantina), quindi potrebbe essere una buona alternativa a [[cetra (Germania)]].