Jacopo de' Barbari: differenze tra le versioni

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Quando la ''Veduta di Venezia'' fu pubblicata, de' Barbari aveva già raggiunto la Germania, dove incontrò Dürer, forse già conosciuto durante il primo viaggio in Italia del tedesco (un passaggio in una lettera di Dürer è ambiguo). Discussero sulle proporzioni umane, certamente non tra le peculiarità dell'arte del de' Barbari, ma Dürer fu decisamente affascinato da quello che sentì dall'artista veneziano, nonostante l'impressione che egli non avesse rivelato tutte le conoscenze in suo possesso:
 
{{Citazione|...Non…Non ho trovato nessuno che abbia scritto qualcosa sui canoni delle proporzioni umane, eccetto un uomo chiamato Jacob, nato a Venezia e pittore affascinante. Mi mostrò le figure di un uomo e una donna, che realizzò in base a dei canoni matematici di proporzione, così ebbi modo di vedere ciò che intendeva, anche se egli non volle mostrarmi completamente i suoi principi, come intesi chiaramente.|Da una bozza inedita dell'introduzione al libro personale di Dürer sulle proporzioni umane.<ref name="NGA"/>}}
Vent'anni dopo, Dürer tentò invano di ottenere da Margherita d'Asburgo il [[manoscritto]] su questo argomento del de' Barbari, nel frattempo deceduto. Questo scritto è scomparso e lo si ritiene perduto.
[[File:Jacopo de' Barbari 001.jpg|thumb|''Natura morta con pernice, guanti di ferro e dardo di balestra'', olio su legno, [[Alte Pinakothek]], Monaco di Baviera]]