Roccalumera: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: accenti
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: spazi attorno alle parentesi
Riga 194:
A seguito della riforma liturgica, il 10 giugno [[1975]] mons. Francesco Fasola consacrava un primo altare “ad coram”, racchiudendovi le reliquie dei santi martiri Placido, Fazio e Flavia, “ scegliendo e fissando in perpetuo come titolare della Chiesa Maria SS. della Catena”.
 
All'interno del tempio sono custoditi l’altare in marmo policromo con la nicchia della Madonna della Catena (offerto come ex-voto dal Sig. Mastroeni Giovanni), gli altari secondari in marmo bardiglio, l’altare del “S. Cuore di Gesù”, i dipinti dell’Addolorata e della Madonna di Pompei (entrambi di Mario Barberis), quelli raffiguranti La Vergine della Catena (eseguito nel 1912 da Mario Vaccaro) , S. Teresa di Gesù Bambino, S. Giuseppe (eseguito dal Vivirito nel 1937), nonché i quadri di Padre Pio (realizzato da Pippo Foti nel 2000) e della Madonna Carmelo. [[File:Madrecatena4.jpg|thumb|destra|verticale=1.5|Presbiterio ristrutturato della Chiesa della Catena di Roccalumera. ]]
 
Il tempio è arricchito dalle vetrate artistiche raffiguranti S. Pietro apostolo, S. Paolo, S. Giovanni Evangelista, Cristo Re; il Cuore Immacolato di Maria; da una Via Crucis su compensato realizzata dal prof. Barberis; da una croce prospettica dipinta dall’artista Salvatore Messina nel soffitto del transetto; dalle pregevoli sculture di santi conservate nel salone parrocchiale recentemente rinnovato (un'Immacolata del XX secolo, un San Giuseppe del XIX secolo, un'Addolorata del 1907 con aureola settecentesca, una Madonna con Bambino del 1906, una Madonna della Catena della prima metà del ‘900).