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A seguito della riforma liturgica, il 10 giugno [[1975]] mons. Francesco Fasola consacrava un primo altare “ad coram”, racchiudendovi le reliquie dei santi martiri Placido, Fazio e Flavia, “ scegliendo e fissando in perpetuo come titolare della Chiesa Maria SS. della Catena”.
All'interno del tempio sono custoditi l’altare in marmo policromo con la nicchia della Madonna della Catena (offerto come ex-voto dal Sig. Mastroeni Giovanni), gli altari secondari in marmo bardiglio, l’altare del “S. Cuore di Gesù”, i dipinti dell’Addolorata e della Madonna di Pompei (entrambi di Mario Barberis), quelli raffiguranti La Vergine della Catena (eseguito nel 1912 da Mario Vaccaro)
Il tempio è arricchito dalle vetrate artistiche raffiguranti S. Pietro apostolo, S. Paolo, S. Giovanni Evangelista, Cristo Re; il Cuore Immacolato di Maria; da una Via Crucis su compensato realizzata dal prof. Barberis; da una croce prospettica dipinta dall’artista Salvatore Messina nel soffitto del transetto; dalle pregevoli sculture di santi conservate nel salone parrocchiale recentemente rinnovato (un'Immacolata del XX secolo, un San Giuseppe del XIX secolo, un'Addolorata del 1907 con aureola settecentesca, una Madonna con Bambino del 1906, una Madonna della Catena della prima metà del ‘900).
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