Guglielmo Raimondo I Moncada: differenze tra le versioni

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{{Aristocratico
{{S|militari spagnoli}}
|nome = Guglielmo Raimondo di Moncada e Pinós
|immagine =
|legenda =
|stemma = Moncada Sicilia.jpg
|titolo = [[Contea di Malta e Gozo|Conte di Malta e Gozo]]
|sottotitolo =
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|inizio reggenza =
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|investitura =
|sistema nobiliare = [[Nobiltà di Sicilia]]
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|prefisso onorifico =
|suffisso onorifico =
|altrititoli = Barone delle 100 onze annuali sulle entrate di Caltagirone, Signore di Agosta, di Altavilla, di Melilli.
|data di nascita =
|luogo di nascita =
|data di morte = dopo il [[1325]]
|luogo di morte =
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|luogo di sepoltura =
|PostNazionalitàdinastia = fondatore del ramo siciliano dei [[Moncada (famiglia)|Moncada]]
|padre = Pietro di Moncada e Abarca
|madre = Elisenda di Pinós e Canet
|consorte = Lucchina Alagona di Malta
|consortedi =
|coniuge 1 =
|coniuge 2 =
|coniuge 3 =
|coniuge 4 =
|coniuge 5 =
Alla|figli sua morte, il figlio= [[Guglielmo Raimondo II Moncada|Guglielmo Raimondo II]] gli succedette alla [[contea di Agosta]].
*Pietro
*Simone
*Margherita
*Clara
|religione = [[Cattolicesimo]]
|motto =
|firma =
}}
{{Bio
|Nome = Guglielmo Raimondo I
|Cognome = Dedi MontcadaMoncada e Pinós
|ForzaOrdinamento = Moncada, Guglielmo Raimondo I
|PostCognome = italianizzato in '''Moncada'''
|PreData = in [[lingua catalana|catalano]] ''Guillem Ramon de Montcada i de Pinós''
|Sesso = M
|LuogoNascita =
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = [[1266]] circa
|LuogoMorte =
|LuogoMorteLink =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 1325[[1328]]
|Epoca = 1200
|Attività = militare
|Epoca2 = 1300
|Attività2 = politico
|Attività = militarenobile
|Nazionalità = spagnolo
|Attività2 = politicomilitare
|PostNazionalità = fondatore del ramo siciliano dei [[Moncada (famiglia)|Moncada]]
|Nazionalità = spagnolocatalano
|PostNazionalità = del [[XIII secolo|XIII]] e del [[XIV secolo]], capostipite dei [[Moncada (famiglia)|Moncada]] di [[Sicilia]]
}}
== Biografia ==
Esponente di una dinastia di antico nobile lignaggio, nacque presumibilmente alla fine del XIII secolo da Pietro († 1300), II barone di Aitona e siniscalco di Barcellona, e da Elisenda di Pinós e Canet dei signori di Pinós<ref>{{Cita|Ferrer|p. 419}}</ref>, di cui era figlio secondogenito.<ref>{{Cita|Lengueglia|p. 78}}</ref> Fu fratello di [[Elisenda di Moncada]], moglie del re [[Giacomo II di Aragona]], e di Pietro di Moncada, vescovo di Siracusa.<ref>{{Cita|Lengueglia|p. 77}}</ref>
 
Settimo di questo nome dell'antico ramo catalano dei Moncada, e fedele alla [[Corona d'Aragona]], nel 1296 fu inviato a Tunisi per la spedizione aragonese in Africa<ref>{{Cita|Ferrer|p. 420}}</ref>, e nel 1297 in Calabria, dove assieme ad altri condottieri catalani come Blasco Alagona e Guglielmo Galcerando de Cartellà, fece parte delle forze aragonesi che assediarono Catanzaro, che sconfissero quelle angioine guidate da Ruggiero di Lauria.<ref>{{Cita|Lengueglia|pp. 91-95}}</ref> Nel 1298 giunse in in Sicilia<ref name="vespro">{{Cita|Ferrer|pp. 421-422}}</ref>, segnata dai disordini provocati dalla rivolta dei Vespri siciliani scoppiata nel 1282 contro i dominatori Angioini. Il Moncada, nonostante il rapporto di parentela che lo legava al Re Giacomo II, contrario all'intervento aragonese nell'isola, si schierò dalla parte del fratello di questi Federico III d'Aragona, intenzionato invece a sostenere i ribelli siciliani nella cacciata degli Angioini: l'Aragona gli affidò il comando delle sue forze a Trapani ed in seguito a Messina, e combattè al suo fianco nella battaglia di Capo d'Orlando contro Giacomo II.<ref name="vespro"/>
==Biografia==
Giunse nel [[1282]] in [[Sicilia]] al seguito di [[Pietro III d'Aragona]], ove combatté la [[guerra del Vespro]] contro gli [[Angioini]].
 
Nel 1301, fu nuovamente a Tunisi dove gli venne affidato il comando delle milizie cristiane del sovrano [[Dinastia hafside|hafside]].<ref name="tunisi">{{Cita|Ferrer|p. 423}}</ref> Rimosso da Giacomo II, che nominò al suo posto Berengario de Cardona<ref name="tunisi"/>, e fece ritorno in Sicilia, dove a seguito della Pace di Caltabellotta del 1302, gli Angioini furono cacciati dall'isola, e vi si stabilì il dominio aragonese. Federico d'Aragona, divenuto [[Re di Sicilia|Re di Trinacria]], come ricompensa per il suo sostegno nelle guerre contro gli Angioini, il 23 febbraio 1303, gli concesse tutti i proventi della Regia Curia provenienti dalla terra e dai tenimenti e pertinenze di Troina, sotto servizio militare, e il 27 aprile 1306, il reddito annuo di 300 onze, comprese le 50 onze godute su Troina, con l'obbligo militare di 15 cavalli armati.<ref>{{cita libro | autore= A. Marrone| titolo= Repertorio della feudalità siciliana (1282-1390) | opera= Mediterranea : ricerche storiche. Quaderni vol. 1|anno= 2006| editore= Associazione Mediterranea| p=283}}</ref>
Verso gli inizi del [[Trecento]] si unì in matrimonio a Luchina di Malta, figlia di Guglielmo, a seguito del quale fu investito dal re aragonese come [[marchese]] di [[Malta]] e [[Gozo]]. Nel [[1320]] queste terre gli furono tolte in cambio della [[conte|contea]] di [[Augusta (Italia)|Agosta]] e delle rendite sulle [[tonnara|tonnare]] di [[Altavilla]] e [[Melilli]].
 
Il Sovrano aragonese gli diede in sposa la nobildonna Lucchina Alagona di Malta, figlia di Guglielmo, alla quale si unì intorno al 1308 e dalla quale ebbe cinque figli (Guglielmo Raimondo, Pietro detto Perricone, Simone, Margherita e Clara).<ref name="lucchina">{{Cita|Marrone|pp. 283-284}}</ref> Il matrimonio gli portò in dote le isole di Malta e Gozo, e i casali di Bulfida, Scordia Soprana, Gilermo e Murgo.<ref name="lucchina"/> Malta e Gozo, su richiesta della Corona, furono rese alla Curia e il Moncada il 23 marzo 1319 ottenne in cambio la castellania della terra di Augusta e i redditi di questa terra spettanti alla Curia, il castello e terra di Altavilla, il casale di Melilli e inoltre il reddito di 100 onze annue sui proventi dell'assisa della baiulazione di Caltagirone.<ref name="lucchina"/> Nel 1320, gli fu concessa anche la terra di Scordia Superiore.<ref>{{Cita|Ferrer|p. 425}}</ref>
Alla sua morte, il figlio [[Guglielmo Raimondo II Moncada|Guglielmo Raimondo II]] gli succedette alla [[contea di Agosta]].
 
Nel 1324, il Re di Aragona, gli inviò la lettera di perdono per averlo avversato nella guerra in Sicilia<ref name="perdono">{{Cita|Ferrer|p. 426}}</ref>, e nello stesso anno, il principe ereditario [[Alfonso IV di Aragona]] lo nominò suo procuratore delle sue terre della [[Xixona]] nel [[Regno di Valencia]].<ref name="perdono"/> Nel 1328, il Re lo sostituì nel suo incarico con Guglielmo di Cervellò.<ref>{{Cita|Ferrer|p. 428}}</ref> Tornato in Sicilia in quello stesso anno, vi morì poco dopo.<ref name="lucchina"/>
==Bibliografia==
 
*{{ca}} AA.VV. - ''Estudis d'història medieval'', vol. 1 - Barcellona, Institut d'Estudis Catalans, 1969.
==Note==
*S. Di Matteo - ''Storia della Sicilia: dalla preistoria ai nostri giorni'' - Palermo, Arbor, 2006, ISBN 8879896423.
<references/>
*E. I. Mineo - ''Nobiltà di stato: famiglie e identità aristocratiche del tardo Medioevo : la Sicilia'' - Roma, Donzelli Editore, 2001, ISBN 8879896423.
 
== Bibliografia ==
*{{cita libro | autore= G. A. della Lengueglia| titolo= Ritratti della prosapia et heroi Moncadi nella Sicilia| volume = 1 | anno= 1657| editore= Sacco |città= Valenza|cid=Lengueglia}}
*{{cita libro | autore= F. M. Emanuele Gaetani, marchese di Villabianca| titolo= Della Sicilia nobile| volume = 1 | anno= 1754| editore= Stamperia de' Santi Apostoli |città= Palermo|cid=Gaetani}}
*{{ca}}cita AA.VV.libro -| autore= | titolo= ''Estudis d'història medieval'', vol.| volume = 1 -|anno= Barcellona,1969| editore= Institut d'Estudis Catalans,| 1969.città=Barcellona|lingua=catalano}}
*{{cita libro | autore= V. Spreti| titolo= Enciclopedia storico-nobiliare italiana|volume=5|anno= 1981| editore= Forni| città=Bologna|cid =Spreti}}
*{{cita libro | autore= M. T. Ferrer i Mallol| titolo= Nobles catalans arrelat a Sicilia: Guillem Ramon I de Montcada|opera = Mediterraneo Medievale: scritti in onore di Francesco Giunta, Centro di Studi Tardoantichi e medievali di Altomonte |anno= 1989| editore= Rubbetino| città=Soveria Mannelli|cid =Ferrer|lingua=catalano}}
*{{cita libro | autore= S. Di Matteo -| titolo= ''Storia della Sicilia: dalla preistoria ai nostri giorni''|anno= -2006| Palermo,editore= Arbor,| 2006,città=Palermo|isbn ISBN= 8879896423.}}
 
 
== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|url=https://www.enciclopedia.cat/EC-GEC-0043666.xml|titolo=Guillem Ramon de Montcada i de Pinós|accesso=10-08-2018|lingua=catalano}}
 
{{Portale|biografie}}