Ezzelino III da Romano: differenze tra le versioni
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===Le conquiste===
Grazie alle sue abilità politico militari, Ezzelino III estese il suo dominio su [[Trento]], [[Belluno]], [[Vicenza]], [[Verona]], [[Bassano del Grappa|Bassano]], [[Padova]] e [[Brescia]], creando una sorta di signoria.
Dal 1225 al 1230 fu [[podestà (medioevo)|podestà]] e capitano del popolo di [[Verona]]. A quest'epoca risale l'infruttuosa visita di [[Sant'Antonio di Padova]] per implorare clemenza per
Nel 1233 Ezzelino III da Romano distrusse il castello di [[Caldiero]], in provincia di Verona, esistente sul Monte Rocca. L'imperatore nel [[1236]] gli concesse una guarnigione per metterlo al sicuro dai moti e dalle minacce popolari che serpeggiavano nei domini soggetti agli Ezzelini. Lo stesso anno Federico saccheggiò [[Vicenza]] e ne dette il governo a Ezzelino, il quale, nel [[1237]], si fece consegnare anche [[Padova]], città molto più forte, più ricca e potente delle due che già controllava. Per domare questa città, che era avvezza a tutte le libertà dei regimi popolari, fece arrestare tutti coloro che per cultura, per casato e per benemerenze avevano acquistato la stima della cittadinanza. Ordinò che le case dei carcerati e dei fuoriusciti fossero rase al suolo e che i giovani rimasti in città dovessero entrare in corpi di leva, per non sfuggire al suo controllo e alla terribile disciplina del "mestiere delle armi".
Dopo la vittoria di [[Battaglia di Cortenuova sull'Oglio|Cortenuova]] (BG), contro i comuni lombardi guidati dal podestà veneziano [[Pietro Tiepolo]], figlio del Doge Jacopo Tiepolo, il 27 novembre [[1237]]<ref>[[Franco Cardini]] e M.Montesano, ''Storia medievale'', [[Le Monnier]] [[Università]], Firenze, 2006 ISBN 8800204740 pag. 288</ref>, Federico gli dette in sposa una sua figlia naturale, Selvaggia, che morì giovanissima. Ezzelino III in seguito si risposò altre due volte.
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