Bisiacaria: differenze tra le versioni

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Questo termine slavo originario, tuttavia, potrebbe aver avuto anche un significato differente da ''esule''. L'[[Enciclopedia Treccani]], infatti, alla voce dell'aggettivo "bislacco", riporta che esso deriva "forse dal ven. ''bislaco'', soprannome che si dava ai Veneti del Friuli e agli Slavi dell'Istria, dallo slov. ''bezjak'' «sciocco»"<ref>http://www.treccani.it/vocabolario/bislacco/</ref>. Anche i dizionari di lingue slave oggi riportano che il termine anticamente significasse in effetti "stupido"<ref>{{Cita web|url=https://glosbe.com/sh/en/bezjak|titolo=bezjak - Serbo croato-Inglese Dizionario - Glosbe|sito=Glosbe|accesso=2016-04-23}}</ref>. Pertanto un'altra possibilità di etimologia, resa ancor più credibile dal fatto che, come riporta la prestigiosa enciclopedia, l'aggettivo in passato era associato proprio ai veneti del Friuli - quali a tutti gli effetti i bisiachi erano - è che il nome derivi da questo tipo di appellativo.
 
Fin dall'Ottocento, inoltre, ha goduto d'immeritata fortuna una [[Paretimologia|falsa etimologia]] che riconduceva il termine a un'assai improbabile locuzione latina [[Lingua latina|latino]] medioevale ''bis aquae'' (è infatti grammaticalmente impossibile associare un sostantivo a un avverbio moltiplicativo, in latino si direbbe casomai ''binae aquae''), ovvero tra i due fiumi, Isonzo e Timavo.
 
Secondo altri, ma si tratta di una supposizione poco convincente, la terminologia rivelerebbe una numerosa presenza di serpenti nella zona, chiamati in dialetto "bisse".