Grassano: differenze tra le versioni

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{{Citazione|''Cara Mamma cara, dunque, eccomi a Grassano. Credevo che anche Grassano fosse un paese di montagna, e me lo figuravo tra boschi e salite impervie: invece è in cima a un colle a lentissimo declivio, sì che dall'alto non si apprezza il dislivello, che pure è assai forte, col fondo della valle, che qui si è fatta larghissima; e par quasi d'essere in pianura. Le colline sono tutte coltivate a grano; pei campi lavoravano le trebbiatrici e passano a cavallo i contadini per recarsi ai campi lontani''.}}
 
{{Citazione|''Il giorno dopo, ero invitato a colazione dal signor Orlando, noto antifascista..."'' [n.d.A.]
[C. Levi, nel suo libro, cambiò il nome di molti personaggi, tra cui quello di Ortensio Ruggiero, fratello di un noto giornalista che abitava a New York [[Amerigo Ruggiero]]" ] ''Era un uomo alto, serio e malinconico. Viveva ritirato in un suo palazzetto, in una parte isolata del paese,'' [C. Levi si riferisce a Palazzo Ruggiero, fondato nel 1775 dai Duchi Revertera] ''e, avversario degli attuali potenti, si teneva lontano il più possibile dalle questioni locali. Io avevo disegnato la copertina di un libro di suo fratello sull'America'' ["L'America al bivio" G.Einaudi Editore,Torino, 1934]'': questo era stato il pretesto della nostra conoscenza, ed egli mi aveva usato ogni sorta di cortesie. Aveva ancora gli antichi costumi lucani: sua moglie non mangiò a tavola con noi, e ci lasciò soli. Parlammo dei contadini, della malaria, dell'agricoltura, dei vari aspetti della questione meridionale… I pochi giorni di Grassano passarono così, fra la pittura, il teatro e gli amici, in un lampo, e dovetti ripartire.''}}
 
Già il 30 agosto 1935 il prefetto di Matera propose al Ministero degli Interni il trasferimento di Levi ad [[Aliano]], un comune più isolato della provincia di Matera. Grassano non apparve adatta per un soggiorno di confino, causa la sua vicinanza allo scalo ferroviario della linea Potenza-Taranto; inoltre Carlo Levi si era ''messo in troppo evidente dimistichezza'' con la popolazione locale. Durante il periodo di confino grassanese dipinse almeno '''70 tele.''' Oggi si tenta di ricucire lo strappo col passato e con la sua cultura attraverso un laborioso lavoro di ricerca e di recupero di quel patrimonio. Dal 2002 Grassano è sede, assieme ad Aliano, altro luogo del confino lucano di Carlo Levi, di un Parco Letterario a lui intitolato.