Guerre stellari: differenze tra le versioni
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Il [[maestro Jedi]] [[Qui-Gon Jinn]] e il suo [[padawan]] [[Obi-Wan Kenobi]] vengono inviati sul pianeta [[Naboo]] per mediare una disputa tra la [[Repubblica Galattica (Guerre stellari)|Repubblica Galattica]] e la corrotta [[Federazione dei Mercanti]], alle dipendenze del [[Signore Oscuro dei Sith]] [[Darth Sidious]]. Dopo il fallimento della mediazione, incrociano un gungan di nome [[Jar Jar Binks]] e decidono di aiutare la regina [[Padmé Amidala]] a lasciare il pianeta per denunciare la crisi al Senato della Repubblica. A causa di un guasto all'iperpropulsore, il gruppo deve atterrare sul pianeta desertico [[Tatooine]], dove incontra [[Anakin Skywalker]], uno schiavo di nove anni, che Qui-Gon crede essere il Prescelto, destinato a portare equilibrio nella [[Forza (Guerre stellari)|Forza]]. Dopo aver riscattato la propria libertà in una gara di sgusci, Anakin lascia il pianeta insieme al gruppo. Tornati a Naboo, ormai teatro di battaglia tra la popolazione del pianeta e la Federazione, Qui-Gon viene ucciso nello scontro col Sith [[Darth Maul]], che poco appresso viene sconfitto da Obi-Wan. Il padawan promette al maestro morente di addestrare Anakin affinché diventi un Jedi, nonostante il consiglio Jedi, guidato da [[Yoda]], abbia delle riserve sul ragazzo. Pochi giorni dopo, Obi-Wan e Anakin vengono accolti come eroi su Naboo, onorati da Amidala e dal nuovo cancelliere della Repubblica, [[Palpatine]].
Dieci anni dopo la battaglia di Naboo, Darth Sidious e il Jedi rinnegato [[Conte Dooku|Dooku]] creano la [[Confederazione dei Sistemi Indipendenti]], un'alleanza di sistemi planetari che promuove la sua secessione dalla Repubblica. Nel frattempo il giovane Anakin viene assegnato come guardia a Padmé, diventata senatrice e vittima di numerosi attentati, mentre Obi-Wan si mette alla caccia del sicario. Anakin e Padmé si innamorano, nonostante il codice Jedi impedisca al ragazzo qualunque attaccamento amoroso. Obi-Wan scova il cacciatore di taglie su Kamino, dove è segretamente in corso la creazione di un massiccio esercito di cloni. Obi-Wan viene catturato dalla Confederazione, e in suo soccorso accorrono i Jedi, appoggiati da Palpatine, che, grazie ai nuovi poteri conferitigli dal Senato, ufficializza la creazione dell'esercito di cloni come armata della Repubblica. L'episodio segna l'avvio delle [[
A tre anni dall'inizio delle
=== Episodi IV-VI ===
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Dopo aver divorziato nel 1983 e aver perso parte delle sue fortune, Lucas non aveva alcuna intenzione di ritornare a lavorare alla saga, e cancellò ufficiosamente i vari episodi seriali e la trilogia sequel. Nonostante ciò, i prequel continuavano ad affascinarlo<ref>{{cita|Kaminski|pp. 278-279}}.</ref>. Nei primi anni novanta ''Guerre stellari'' godette di un ritorno di popolarità grazie ai fumetti e ai romanzi dell'[[Universo espanso (Guerre stellari)|Universo espanso]]; Lucas constatò che esisteva ancora un'ampia platea di fan e, vedendo come le tecniche digitali si erano raffinate, prese in considerazione l'idea di tornare a dirigere<ref>{{cita|Kaminski|p. 291}}.</ref>. Nel 1993 annunciò ufficialmente che avrebbe realizzato i prequel<ref>{{cita|Kaminski|p. 294}}.</ref>. Cominciò quindi a progettare la trama e i vari intrecci narrativi, spostando Anakin Skywalker, e non Obi-Wan Kenobi, al centro della vicenda, e conferendole una svolta più epica e tragica seguendo la parabola della vita di Anakin, dall'infanzia, al passaggio al lato oscuro, fino alla sua redenzione e morte. Ciò costituì l'ultimo tassello nella trasformazione della serie di film in una saga<ref>{{cita|Kaminski|pp. 297-299}}.</ref>. Per mostrare la graduale corruzione di una persona pura e innocente, Lucas decise di anticipare la cronologia interna dei sequel di diversi anni rispetto a quanto precedentemente immaginato, presentando Anakin da bambino. Gli appunti che aveva iniziato ad abbozzare per il ''background'' dei personaggi e della storia dal lontano 1975, tuttavia, si concentravano soprattutto sugli eventi immediatamente precedenti all'Episodio IV e ciò costrinse il regista a creare da zero gran parte della sceneggiatura per i primi due film<ref>{{cita|Kaminski|p. 307}}.</ref>.
Nel 1994 Lucas cominciò a scrivere la sceneggiatura del primo prequel, provvisoriamente intitolato ''Episode I: The Beginning''. Progettò inoltre di girare i tre film in un'[[Riprese consequenziali|unica sessione di riprese]], ma abbandonò in seguito l'idea, vedendo che il processo creativo e di scrittura si protraeva più a lungo di quanto preventivato<ref>{{cita|Kaminski|p. 318}}.</ref>. Le riprese di ''[[Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma|Episodio I - La minaccia fantasma]]'' iniziarono il 26 giugno 1997<ref>{{cita|Kaminski|p. 335}}.</ref> e il 19 maggio 1999 il film debuttò nelle sale. Poco dopo, Lucas annunciò che avrebbe diretto anche i due successivi e iniziò a lavorare all<nowiki>'</nowiki>''Episodio II''<ref>{{cita pubblicazione|rivista=[[Star Wars Insider]]|titolo=Lucas Takes Manhattan|numero=45|data=agosto 1999|p=19|lingua=en}}</ref>. La sceneggiatura venne ultimata nel marzo 2000, solo poche settimane prima dell'inizio delle riprese, e venne ingaggiato Jonathan Hales, uno degli sceneggiatori de ''[[Le avventure del giovane Indiana Jones]]'', per limarla<ref>{{cita|Kaminski|pp. 367, 370}}.</ref>. Le [[
Impaziente di dedicarsi all'ultimo film della saga, che avrebbe costituito l'anello di congiunzione tra i prequel e la trilogia originale, Lucas cominciò a lavorare all<nowiki>'</nowiki>''Episodio III'', ancora prima che ''L'attacco dei cloni'' uscisse nei cinema. Egli comunicò agli artisti concettuali di ideare sette nuovi pianeti, sui quali si sarebbero combattute le
=== L'avvento della Disney e la trilogia sequel ===
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=== Adattamento italiano dei nomi ===
L'adattamento italiano del primo film venne affidato a [[Mario Maldesi]], mentre [[Roberto De Leonardis]] lavorò come dialoghista. Essi modificarono alcuni dei nomi dei personaggi per meglio adattarsi a un pubblico di lingua italiana. Han divenne così Ian, Leia divenne Leila, e C-3PO D-3BO. Un cambiamento più radicale si ebbe per R2-D2, pronunciato in inglese ''Ar-tu-Di-tu''. Per mantenere la sensazione che si trattasse di un nomignolo, gli adattatori effettuarono una traduzione libera che salvaguardava la sostanza a discapito della forma, arrivando così a C1-P8, ''Ci-uno-Pi-otto''<ref>{{cita web|url=http://www.asinc.it/as_01_033.asp|titolo=Intervista a Mario Maldesi, direttore di doppiaggio e dialoghista|editore=Asinc|data=febbraio 2007|accesso=3 giugno 2017}}</ref>. Vader divenne Fener, per timore che il nome originale potesse essere storpiato in "[[water]]"<ref>{{cita libro|autore=[[Claudia Mongini]]|autore2=[[Giovanni Mongini]]|titolo=Storia del cinema di fantascienza|volume=5|editore=Fanucci Editore|anno=1999|isbn=88-347-0674-9|p=51}}</ref>. Questi nomi vennero mantenuti per tutti i film della trilogia originale. Un'altra modifica importante della versione italiana riguardò nell'Episodio IV le "[[
L'adattamento scelto per i film non fu tuttavia recepito in tutte le opere derivate. Nello stesso periodo in cui ''Guerre stellari'' era nelle sale, la [[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]] pubblicò il romanzo tratto dalla sceneggiatura del film, mantenendo i nomi originali e traducendo invece il nome dell'astronave di Ian, il ''Millennium Falcon'', come ''Falcone Millenario''. Sempre nello stesso periodo, la Mondadori tradusse e distribuì anche la trasposizione a fumetti realizzata dalla [[Marvel Comics|Marvel]], questa volta con alcuni nomi originali (come Han) e altri (come Fener) ripresi dall'adattamento cinematografico italiano. Negli anni successivi i nomi originali vennero mantenuti in tutte le trasposizioni in romanzo della trilogia originale, mentre i fumetti continuarono a usare un misto dei due adattamenti. Col tempo, nelle opere non legate ai film vi fu ulteriore confusione, sia la [[Magic Press Edizioni|Magic Press]], che tradusse i primi fumetti della [[Dark Horse Comics|Dark Horse]], sia la [[Panini Comics]], traduttrice degli ultimi fumetti della Dark Horse, di alcuni vecchi della Marvel e del nuovo corso Marvel, usarono a volte i nomi originali, a volte i primi adattamenti italiani. Nei giochi di ruolo invece, per quello che riguarda la traduzione delle opere della [[West End Games]] da parte della Stratelibri, si decise di mantenere i nomi originali. Nella trilogia prequel i nomi di C1-P8 e D-3BO vennero sostituiti con gli originali R2-D2 e C-3PO, mentre ne ''Il risveglio della Forza'' sono stati utilizzati i nomi originali, a eccezione di Chewbecca, che rimane nella versione italiana insieme al suo diminutivo Ciube<ref>{{cita web|autore=Antonio Genna|url=https://www.antoniogenna.net/doppiaggio/film1/starwars7.htm|titolo="Star Wars - Il risveglio della Forza"|editore=[[Il mondo dei doppiatori]]|accesso=3 giugno 2017}}</ref>.
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