Fès: differenze tra le versioni
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[[File:Fes - Mellah - Cementiri.JPG|thumb|Cimitero ebraico nel [[mellah]] di Fès]]
Distrutta in parte da un terremoto nel 1522, la città passò sotto i [[Dinastia Sa'diana|Sadiani]] e perse d'importanza a favore di [[Marrakech]], divenuta la capitale, come pure di [[Meknes|Meknès]] anch'essa successivamente capitale sotto il sultano [[Dinastia alawide|alawide]] [[Mulay Isma'il (Marocco)|Mulay Isma'il]]. Ridivenne capitale nel [[XVIII secolo]] e rifiorì nuovamente. Nel 1912 col protettorato francese Fès perse nuovamente d'importanza anche se si ebbe un certo sviluppo di nuovi quartieri di aspetto occidentale
La città, dopo l'indipendenza, ha dovuto affrontare gravi problemi di [[povertà]] e [[degrado]], avendo registrato ampi movimenti migratori dalle zone rurali d'individui sottoccupati che vivono in condizioni misere, occupando le case lasciate libere dagli emigrati, in promiscuità e stipati nei locali. Nel corso del [[XX secolo]] una parte della borghesia e degl'intellettuali l'hanno abbandonata, preferendo le più moderne e ricche di opportunità [[Casablanca]] e [[Rabat]].▼
Il governatore francese [[Louis Hubert Gonzalve Lyautey|Louis Lyautey]] la dichiarò infatti città monumentale ma trasferì le funzioni politiche e amministrative a [[Rabat]], ancora oggi capitale del regno indipendente dal 1956; Fès ha, quindi, nel contesto marocchino, un ruolo principalmente di città d'arte e dell'artigianato, conservando quello di capitale religiosa.
[[File:Maison du maroc.jpg|thumb|Architettura della [[Medina (quartiere)|medina]] di Fès.]]
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== Economia ==▼
▲La città
Tradizionalmente è presente a Fès l'[[industria tessile]] con lavorazione del cotone e della lana, a cui si affiancano l'[[artigianato]] delle famose ceramiche blu, dei piatti di rame, dei lavori in cuoio con la concia delle pelli, del legno proveniente dalla vicina ''Foresta di Cedri'' ed il [[commercio]].▼
Le lavorazioni artigianali sono fatte usando metodi tradizionali molto antichi; la visita guidata agli ''"opifici"'' è d'obbligo e si snoda in ambienti strettissimi, dove gli artigiani tessono con vecchi telai o fabbricano a mano uno per volta i mattoni poi essiccati al sole, oppure costruiscono piani per tavoli o decorano con mosaici a disegni geometrici. A far pensare quasi a un girone dell'inferno dantesco sono le concerie delle pelli, le fabbriche più antiche: secondo la tradizione sarebbero state costruite addirittura dal fondatore della città. Il turista viene munito prima della visita di un rametto di menta da tenere sotto il naso per attenuare il fetore che regna sovrano, e dall'alto del terrazzo di uno dei laboratori può osservare le vasche tonde o quadrate scavate nel suolo per la concia delle pelli o per la tintura, che risaltano per i colori diversi: all'interno delle une o delle altre sono immersi gli operai che provvedono alle operazioni. Generalmente tutti i laboratori artigiani dei vari tipi sono gestiti da cooperative anch'esse di antica formazione.▼
Altra fondamentale risorsa è il [[turismo]], ed esistono alberghi di tutte le categorie, da quelli di lusso ai più modesti.
== Monumenti ==
[[File:Var 132.jpg|thumb|Patio centrale dell'[[università al-Qarawiyyin]].]]
[[File:Fes.Dar el-Makhzen.jpg|thumb|upright=1.4|L'ingresso principale del Palazzo Reale, iniziato nel XIV secolo e finito nel XX secolo su disegno di re [[Hassan II]].]]
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Interessante è la cerchia delle mura che circonda insieme le due città ed è munita di torri e di pregevoli porte.
▲Tradizionalmente è presente a Fès l'[[artigianato]] delle famose ceramiche blu, dei piatti di rame, dei lavori in cuoio con la concia delle pelli, del legno proveniente dalla vicina ''Foresta di Cedri''.
▲Le lavorazioni artigianali sono fatte usando metodi tradizionali molto antichi; la visita guidata agli ''"opifici"'' è d'obbligo e si snoda in ambienti strettissimi, dove gli artigiani tessono con vecchi telai o fabbricano a mano uno per volta i mattoni poi essiccati al sole, oppure costruiscono piani per tavoli o decorano con mosaici a disegni geometrici. A far pensare quasi a un girone dell'inferno dantesco sono le concerie delle pelli, le fabbriche più antiche: secondo la tradizione sarebbero state costruite addirittura dal fondatore della città. Il turista viene munito prima della visita di un rametto di menta da tenere sotto il naso per attenuare il fetore che regna sovrano, e dall'alto del terrazzo di uno dei laboratori può osservare le vasche tonde o quadrate scavate nel suolo per la concia delle pelli o per la tintura, che risaltano per i colori diversi: all'interno delle une o delle altre sono immersi gli operai che provvedono alle operazioni. Generalmente tutti i laboratori artigiani dei vari tipi sono gestiti da cooperative anch'esse di antica formazione.
▲== Economia ==
== Infrastrutture e trasporti ==
La città di Fès è servita da due stazioni ferroviarie: [[Stazione di Fes-Ville|Fes-Ville]] (che la collega a [[Rabat]] e ad altre città, come [[Casablanca]] e [[Marrakech]]) e [[Stazione di Fes-Medina|Fes-Medina]]
== Amministrazione ==
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Image:Ville Nouvelle Fès Maroc.JPG
Image:Medersa Bou Inania de Fès.jpg
Image:Leather tanning, Fes.jpg
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