Bartolomeo Ammannati: differenze tra le versioni

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===Rientro a Firenze===
[[File:Bartolomeo ammannati, fontana di sala grande, 1556-1561 01.JPG|thumb|upright=1.4|Ricorstruzione della [[fontana di Sala Grande]]]]
[[File:Villa medicea di Castello - Fountain of the Apennine 01.jpg|thumb|160px|''Appennino'' nella [[villa di Castello]]]]
Nel [[1555]], alla morte di Giulio III, se ne tornò a Firenze, dove l'aveva mandato a chiamare Vasari, già da un anno trasferitosi alla corte di [[Cosimo I de' Medici]]. Il primo lavoro che attese fu quello di una grande fontana detta ''di Giunone'' da collocare in [[palazzo Vecchio]], nel [[salone dei Cinquecento]], dirimpetto alla tribuna del [[Bandinelli]]. Fu un'opera travagliata, che finì per essere collocata da [[Francesco I de' Medici|Francesco I]] nel [[giardino di Pratolino]]. Le statue dell'insieme (l<nowiki>'</nowiki>''Arno'', la ''Fonte del Parnaso'', ''Allegoria di Firenze'', la ''Maturità del Consiglio'' e la ''Terra''), scolpite tra il [[1555]] e il [[1561]], furono definite da Michelangelo una "bella fantasia", e solo recentemente sono state riunite nel cortile del [[Museo del Bargello|Bargello]]<ref name=Treccani/>.