Isidoro di Siviglia: differenze tra le versioni

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Le varie tipologie di cetra, però, hanno preso nomi e caratteristiche diverse differenziandosi in particolar modo per il numero delle corde. Infatti, la cetra antica aveva sette corde, tutte con suono differente per coprire l'intero ambito della voce e per riprodurre i suoni del [[cielo]] dovuti ai sette movimenti. Col tempo però, il numero delle corde fu moltiplicato e ne cambiò il materiale di costruzione. Gli antichi denominarono la cetra ''fidicula'' o ''fidicen'' perché richiamava idealmente la ''fides concorde'' con cui gli uomini si univano in un Credo comune. Il [[salterio (strumento musicale)|salterio]] (volgarmente ''canticum'') per la sua consonanza col [[coro (musica)|coro]], deriva il suo nome da ''psallere'', quindi "cantare". Ha la forma a [[delta (lettera)|delta]] e si differenzia dalla cetra per la posizione della [[cassa di risonanza]] concava, difatti qui è riportata in alto rispetto alle corde, mentre per la cetra si trova in basso. La variante ebrea, conta dieci corde, in allineamento con il [[Dieci comandamenti|Decalogo]] della loro legge.
 
La [[Lira (strumento musicale)|lira]] è così chiamata per la varietà dei suoni, quindi il "parlare follemente". Si dice che i musici, nei loro racconti fantastici, abbiano immaginato questo strumento tra le [[costellazione|costellazioni]] per l'amore allo studio e la gloria della [[poesia]]. Sulla sua origine, una [[leggenda]] narra che Mercurio, dopo l'essiccazione del [[Nilo]], ritrovò il guscio putrido di una [[tartaruga]] con i nervi ancora tesi e da qui ne ebbe l'ispirazione per creare uno strumento gradito ad [[Orfeo]]. Il timpano è così chiamato perché è la metà di un [[tamburo]] (''symphonia'') e la sua forma a metà richiama una mezza [[perla]]. Infatti, da una parte è posizionata la membrana che si percuote con un bastoncino, e dall'altra c'è il telaio di legno. I cembali, sono coppe che suonano quando si toccano tra loro. Si usano soprattutto per portare il tempo nella [[danza]] (''ballematia''). Il sistro, deve il suo nome alla Regina d'[[Egitto]] ''[[Iside]]'' che l'ha inventato. Usato per questo motivo anche dalle donne, funge da richiamo per l'esercito delle [[Amazzoni]]. Il campanello deriva il suo nome dal modo di suonarlo, ''tintinnabulum'' appunto. Infine, il tamburello ossia ''symphonia'', è composto da due membrane che danno il grave e l'acuto, in quanto si può suonare da entrambeentrambi i lati.
 
Isidoro però, intravedeva anche un ordine razionale della musica che serviva a quantizzarne la perfezione. Detto ordine è mutuato dal movimento delle sfere celesti, e nel microcosmo assume un valore indescrivibile perché è parte dei misteri fisici e divini incomprensibili all'uomo. Tale perfezione, detta anche le ''metra'' dell'arsi e della tesi, e cioè le misure dell'elevazione e dell'abbassamento.