Galli cisalpini: differenze tra le versioni

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{{F|storia antica|gennaio 2012}}
{{S|Celti}}
[[File:Gallia cisalpinaCisalpina-fr.jpgsvg|thumb|Le popolazioni dellaupright=1.5|La [[Gallia cisalpinaCisalpina]] 391-192nel a.C.IV secolo]]
 
L'espressione '''Galli cisalpini''' indica l'insieme delle tribù [[galli]]che ([[celti]]che) stanziate in età antica in [[Gallia cisalpina]], un'area corrispondente grosso modo all'odierna [[Italia settentrionale]]. Tali gruppi celtici, provenienti dall'[[Europa]] centro-occidentale, penetrarono a sud delle [[Alpi]] a partire dal [[400 a.C.]] circa e si scontrarono con gli [[Etruschi]] e con alcuni [[popoli dell'Italia antica]] - inclusi i [[Storia romana|Romani]], di cui [[sacco di Roma (390 a.C.)|saccheggiarono la città]] nel [[390 a.C.]].
 
In Gallia cisalpina coesistettero con altri popoli, quali i [[Liguri]] a ovest, i [[Reti]] sulle Alpi e i [[Veneti]] a est (tutti popoli che subirono una parziale celtizzazione), mentre a sud, verso gli [[Appennini]], furono a contatto con gli Etruschi e con popolazioni [[Osco-umbri|osco-umbre]]; la loro area d'insediamento stabile più meridionale fu l'[[Ager Gallicus]] (odierna costa [[Marche|marchigiana]] settentrionale), occupato dai [[Senoni]].
 
I Galli vennero sottoposti alla crescente pressione di Roma, che a partire dalla fine del [[II secolo a.C.]] iniziò l'occupazione della Gallia cisalpina, la quale verrà definitivamente sottomessa a seguito della [[seconda guerra punica]]. Già alcuni anni dopo la definitiva sconfitta dei Galli Cisalpini, in larga parte schieratisi con [[Annibale]] durante la guerra, lo storico greco [[Polibio]] poteva già personalmente testimoniare la rarefazione dei Celti in [[pianura padana]], espulsi dalla regione o confinati in alcune limitate aree subalpine.<ref>[[Polibio]], ''Storie'', [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Polybius/2*.html#35 II.35.4]</ref> La regione, negli anni successivi alla guerra punica, venne definitivamente [[Romanizzazione (storia)|romanizzata]], prima con l'insediamento di numerosi coloni provenienti dall'Italia centro - meridionale, ed infine con la concessione della [[cittadinanza romana]] a tutti i suoi abitanti ([[49 a.C.]]) e la revoca dello status di provincia e l'inclusione a pieno titolo nell'[[Italia romana]] ([[42 a.C.]]).
 
[[File:Map Gallia Tribes Towns.png|thumb|left|300px|[[Gens|Gentes]] e nationes della Gallia Antica.]]
 
I Galli cisalpini erano ripartiti in numerose tribù, spesso in conflitto tra di loro e variamente ibridate con elementi liguri o alpini; tra esse, si contavano [[Boi]], [[Carni]], [[Cenomani]], [[Gesati]], [[Graioceli]], [[Insubri]], [[Leponzi]], [[Lingoni]], [[Salassi]], [[Senoni]], [[Taurini]] e [[Vertamocori]]. Parlavano tutti una varietà di [[Lingue celtiche continentali|celtico continentale]] diversa dal [[Lingua gallica|gallico]], chiamata [[lingua leponzia]] o lepontica.
 
Le tribù celtiche penetrarono in Francia nel secondo millennio a. C.<ref name="UTET-DeAgostini" /> Nel IV secolo "varie popolazioni galliche" (Senoni, Boi, Sequani<ref>''De bello Gallico'', Liber I, 3</ref>) oltrepassarono le Alpi, stanziandosi nella [[Pianura Padana|Valle del Po]]. Le popolazioni galliche (come i Gesati) furono [[Organizzazione militare dei Galli|ricercati mercenari]]<ref>{{cita pubblicazione | autore = M. Nardi (PhD) | url = https://www.academia.edu/11745778/Il_mercenariato_gallico_nella_Gallia_Cisalpina_pre-romana._Sem._Storia_Romana_ | titolo = Il mercenariato gallico nella Gallia Cisalpina pre-romana. (Seminario di Storia Romana) | accesso = 31 agosto 2018 | lingua = it | pagina = 1 | urlarchivio = | dataarchivio = | urlmorto = no}}</ref> nelle guerre del mondo antico<ref>Vincent Gentil, L’épopée des Celtes en Italie : aux racines de la civilisation celtique », ''Keltia'', {{n°|20}}, août – octobre 2011, p. 10-11. :''citazione non immediatamente verificabile''</ref>, finchè non furono assoggettati a Roma fra il III ed il II secolo<ref name="UTET-DeAgostini" />. Per quanto riguarda la [[Gallia Narbonense|Gallia Transalpina]], la pacificazione con Roma si concluse solamente con le campagne militari di Giulio Cesare nel 58-51 a. C.<ref name="UTET-DeAgostini">{{cita libro|titolo= Voce "Galli", in ''l'Enciclopedia''|data=Marzo 2003|ISBN= 9771128445905|editore=UTET-DeAgostini|collana=La Biblioteca di Repubblica}}</ref><ref>{{cita web | url = http://www.capitolivm.it/grandi-battaglie/campagne-cesare-gallia | titolo = Le campagne di Cesare in Gallia | data = 26 Marzo 2017 | urlarchivio = | 3= }}</ref>.
 
==Note==