Il Calendario del Popolo: differenze tra le versioni

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Una rivista [[quindicinale]], tale è allora, di piccolo formato, che si muove nell'alveo della [[propaganda]] comunista tradizionale, con l'impegno di rinnovarla e adattarla ai tempi nuovi. La diffusione avviene tramite abbonamento postale, librerie e circoli culturali, le strutture del Partito comunista, e grazie ad una intensa attività di promozione di militanti, i cosiddetti "calendaristi". Il taglio editoriale, con brevi interventi di carattere scientifico, ma scritti con stile letterario, in tutti i campi del sapere e delle arti, si proponeva di rispondere alle esigenze di conoscenza di quella parte di popolazione italiana, di cui facevano parte molti militanti del PCI, che aveva una scarsa preparazione scolastica ed era appena uscita dalla [[Resistenza italiana|guerra di Liberazione]] <ref>{{cita libro|Dario|Consiglio|Il PCI e la costruzione di una cultura di massa. Con un'intervista a Giancarlo Ferretti su Intellettuali, politica e mercato|2006|Edizioni Unicopli|Milano|ISBN=88-400-0964-7}}</ref>[senza fonte].
 
Insieme a Trevisani e ai primi redattori, Tonchio e Funghi, collaborano alla rivista [[Intellettuale|intellettuali]] del calibro di [[Enrico Berlinguer]], [[Umberto Terracini]], [[Renato Barilli]], [[Stefano Canzio (regista)|Stefano Canzio]], [[Giorgio Cingoli]], [[Mario De Micheli]], [[Valentino Gerratana]], [[Antonio Giolitti]], Simona Mafai, [[Concetto Marchesi]], [[Carlo Salinari]], [[Mario Spinella]], Rubens Tedeschi, [[Antonello Trombadori]], [[Ambrogio Donini]], [[Ranuccio Bianchi Bandinelli]], Roberto Fieschi, [[Gabriele Mucchi]], [[Ivan Della Mea]] e [[Renato Guttuso]].
 
Nel [[1946]] ''Il Calendario del Popolo'' si trasferisce a Milano. ''Il Calendario'' si fa anche centro propulsore di iniziative di promozione culturale, come l'Associazione dei calendaristi, i Congressi di cultura popolare, il Premio città di [[Cattolica (Italia)|Cattolica]] per la poesia [[Dialetto|dialettale]]<ref>{{cita libro|Giovanni Battista|Bronzini|L’universo contadino e l’immaginario poetico di Rocco Scotellaro|1987|Edizioni Dedalo|Bari|ISBN=9788822060693}}</ref> che, fra gli altri, con [[Salvatore Quasimodo]] e [[Edoardo De Filippo]] in giuria, premia due [[Poeta|poeti]], all'epoca sconosciuti, come [[Tonino Guerra]] e [[Pier Paolo Pasolini]].