Lingua cinese: differenze tra le versioni

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=== Cinese antico e parentesi sui caratteri e la scrittura ===
{{Vedi anche|cinese antico}}
Viene chiamato cinese antico (in cinese 上古漢語, in inglese "Old Chinese") o cinese arcaico (in inglese Archaic Chinese, secondo la denominazione adottata dal sinologo [[Bernhard Karlgren]]) ed è la forma assunta dalla lingua parlata tra il XIII secolo a.C. e il III secolo d.C. I ritrovamenti che attestano le prime iscrizioni in cinese arcaico consistono in ossa oracolari (gusci di tartaruga e scapole di bue messe sul fuoco a crepare per fare divinazioni), vasi di bronzo, artefatti di giada, ceramiche, specchi di bronzo, pettini e bracieri. Su questi ultimi oggetti venivano inciso il nome del proprietario o brevi composizioni, mentre sui vasi di bronzo in più si incidevano anche degli importanti avvenimenti storici di cui si voleva tenere traccia. La natura cerimoniale, poetica e fortemente rituale di queste iscrizioni si traduce nell'utilizzo di un limitato repertorio di costrutti sintattici, tutti costruiti con parole monosillabiche e pochissime particelle. Per questo motivo, è particolarmente difficile ricostruire, a partire da queste iscrizioni, un profilo accurato della sintassi del cinese parlato all'inizio del I millennio a.C. Bisogna poi tenere in considerazione che i [[sinogrammi]] non offrono la pronuncia precisa, come per esempio la offre il pinyin o l'alfabeto IPA, moderni.
 
Il cinese antico è associato in maniera indissolubile ai classici cinesi come lo [[Shijing|Shījīng]] (诗经), lo [[Shujing|Shūjīng]] (书经), lo Yìjing[[Yìjīng]] (易经), che videro la luce durante i violenti [[Periodo delle primavere e degli autunni|periodi delle Primavere e degli Autunni]] (春秋, 722 - 481a481 a.C.) e degli [[Periodo degli Stati Combattenti|Stati Combattenti]] (475 - 221): durante questi secoli di guerre tra feudi, scoppiate a seguito della caduta della [[dinastia Zhou]] (周朝), si assistette appunto alla nascita della letteratura e del pensiero classico cinese e l'elaborazione dei primi Classici scritti, compilati e riordinati probabilmente da [[Confucio]], le cui massime di saggezza sono state messe per iscritto nel [[Lunyu|Lúnyǔ]] (论语). Opere come il [[Mencio (libro)|Mencio]] (孟子), il commentario di Zuo (左传), gli Annali delle primavere e degli autunni (春秋) divennero i modelli per il cinese letterario, ed è a questi testi che spesso si fa riferimento quando si parla di "cinese classico". Nello specifico la lingua in cui sono redatti i testi dell'epoca dei regni combattenti è nota in ambito specialistico come ''Late Zhou Chinese'' (cinese di tarda epoca Zhou)<ref name="Late Zhou" />. In realtà sono stati prodotti tanti altri testi importanti in lingua letteraria, per esempio il celebre Shiji (史记), le "Memorie di uno storico" di Sima Qian (司马迁), il primo storiografo cinese vissuto durante la dinastia Han. A questi si aggiungono molti trattati filosofici oltre a quelli confuciani e al Libro del Dao e della Virtù (Daodejing 道德经 attribuito a Laozi 老子), che sono i più noti. Due esempi sono il Mozi (磨子) e l'Han Feizi (韩非子), scritto da Han Feizi, vissuto sotto l'imperatore Qin.
 
Il cinese antico veniva scritto in caratteri inventati per fare le divinazioni ed erano molto più elaborati e complessi dei caratteri tradizionali, che hanno assunto la loro forma definitiva intorno al cinese medio. I primissimi sinogrammi derivano da immagini riprodotte, alla maniera dei geroglifici. Per esempio, quelli che oggi sono i radicali Kangxi sono quasi tutti dei pittogrammi, uniti a dei tratti base inseriti per errore nel dizionario Kangxi. Un esempio di pittogramma già attestato in Old Chinese è 雨, che raffigura le gocce di pioggia che scendono da una nuvola oggi squadrata. I caratteri si sono poi moltiplicati durante la dinastia Qin e Han, in cui era stato messo in piedi un complesso apparato burocratico imperiale che aveva bisogno anche della scrittura per funzionare. Pertanto sono nati i prestiti fonetici, in cui un carattere a causa della pronuncia identica muta significato senza modificarsi (ex. 來 "lai", oggi 来, indicava il grano, mentre successivamente ha iniziato a indicare il concetto di "venire, arrivare"), e i composti logici e fonetici, in cui c'è un componente a sinistra che indica l'ambito del concetto (pian) e uno a destra che rende o la pronuncia o il senso logico in combinazione col componente a sinistra (pang). In altre combinazioni, i caratteri erano l'uno sopra l'altro o incassati. I caratteri, durante la loro proliferazione, hanno assunto anche delle varianti regionali e delle semplificazioni. In totale, durante tutto il cinese medio sono state inventate alcune migliaia di caratteri.