Lingua cinese: differenze tra le versioni
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=== Cinese antico e parentesi sui caratteri e la scrittura ===
{{Vedi anche|cinese antico}}
Viene chiamato cinese antico (in cinese 上古漢語, in inglese "Old Chinese") o cinese arcaico (in inglese Archaic Chinese, secondo la denominazione adottata dal sinologo [[Bernhard Karlgren]]) ed è la forma assunta dalla lingua parlata tra il XIII secolo a.C. e il III secolo d.C. I ritrovamenti che attestano le prime iscrizioni in cinese arcaico consistono in ossa oracolari (gusci di tartaruga e scapole di bue messe sul fuoco a crepare per fare divinazioni), vasi di bronzo, artefatti di giada, ceramiche, specchi di bronzo, pettini e bracieri. Su questi ultimi oggetti venivano inciso il nome del proprietario o brevi composizioni, mentre sui vasi di bronzo in più si incidevano anche degli importanti avvenimenti storici di cui si voleva tenere traccia. La natura cerimoniale, poetica e fortemente rituale di queste iscrizioni si traduce nell'utilizzo di un limitato repertorio di costrutti sintattici, tutti costruiti con parole monosillabiche e pochissime particelle. Per questo motivo, è particolarmente difficile ricostruire, a partire da queste iscrizioni, un profilo accurato della sintassi del cinese parlato all'inizio del I millennio a.C. Bisogna poi tenere in considerazione che i [[sinogrammi]] non offrono la pronuncia precisa, come per esempio la offre il pinyin o l'alfabeto IPA, moderni.
Il cinese antico è associato in maniera indissolubile ai classici cinesi come lo [[Shijing|Shījīng]] (诗经), lo [[Shujing|Shūjīng]] (书经), lo
Il cinese antico veniva scritto in caratteri inventati per fare le divinazioni ed erano molto più elaborati e complessi dei caratteri tradizionali, che hanno assunto la loro forma definitiva intorno al cinese medio. I primissimi sinogrammi derivano da immagini riprodotte, alla maniera dei geroglifici. Per esempio, quelli che oggi sono i radicali Kangxi sono quasi tutti dei pittogrammi, uniti a dei tratti base inseriti per errore nel dizionario Kangxi. Un esempio di pittogramma già attestato in Old Chinese è 雨, che raffigura le gocce di pioggia che scendono da una nuvola oggi squadrata. I caratteri si sono poi moltiplicati durante la dinastia Qin e Han, in cui era stato messo in piedi un complesso apparato burocratico imperiale che aveva bisogno anche della scrittura per funzionare. Pertanto sono nati i prestiti fonetici, in cui un carattere a causa della pronuncia identica muta significato senza modificarsi (ex. 來 "lai", oggi 来, indicava il grano, mentre successivamente ha iniziato a indicare il concetto di "venire, arrivare"), e i composti logici e fonetici, in cui c'è un componente a sinistra che indica l'ambito del concetto (pian) e uno a destra che rende o la pronuncia o il senso logico in combinazione col componente a sinistra (pang). In altre combinazioni, i caratteri erano l'uno sopra l'altro o incassati. I caratteri, durante la loro proliferazione, hanno assunto anche delle varianti regionali e delle semplificazioni. In totale, durante tutto il cinese medio sono state inventate alcune migliaia di caratteri.
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