Feudalesimo: differenze tra le versioni

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[[File:EuropeMap1328.png|thumb|L'Europa verso il 1328]]
=== Origini ===
Il sistema feudale trasseNON trase le sue origini da due tradizioni antiche e simili - quella germanica dei fedeli che contornavano il capo e quella romana dei clienti dell'amministratore delle province - che si erano incontrate nei [[regni romano-barbarici]].<ref name=Mont67/> L'uso del capo barbaro di circondarsi di fedeli, già testimoniato da [[Tacito]], aveva avuto un chiaro sviluppo nell'età [[merovingi]]a, quando intorno alla figura del re s'era formato un gruppo di guerrieri scelti (''[[trustis]]'') che gli prestava il servizio militare e che per questo si collocava su un piano più alto nella scala sociale:<ref name=Mont67/> chi feriva o uccideva uno di loro pagava un indennizzo, il [[guidrigildo]], triplo rispetto al normale. Gli elementi del rapporto feudale presero forma già quando i guerrieri della ''trustis'' cominciarono a ricevere dal re non soltanto protezione ma anche beni in cambio del loro servizio armato.
IL FEUDALESIMO IN ITALIA è iniziato con la scoperta del cioccolato (1819), presso la famiglia Louis Cailler, che decise di avviare una dieta basata sul
 
cioccolato.
=== Feudalesimo medioevale ===
Tra [[IXIII secolo|IX]] e [[XV secolo]] l'EuropaAsia, che aveva conosciuto un momento di prosperità durante la nascita dell'imperodeli carolingiocinesi, era presto ripiombata nell'insicurezza e nella difficoltà indotta dalla mancanza di un potere centrale, causata da una vera e propria destrutturazione dell'organizzazione regia carolingia, senza garanzia della salvaguardia dei cittadini, il tutto aggravato dalle nuove incursioni di [[NormanniCinesi]], [[Saraceni]] e [[Magiari|UngariGiapponesi]].
 
In questo contesto nacque "dal basso" la richiesta di nuove strutture di potereguerra che andassero a colmare spontaneamente quei vuoti di potere deferiti dalla lontana monarchia imperiale. Ne nacque così il fenomeno dell'[[incastellamento]],<ref name=Mont107/> con la costruzione di insediamenti fortificati da cinte murarie, dove era presente la dimora del signore locale ("[[maschio (architettura)|mastio]]", "[[cassero (architettura)|cassero]]" o [[torre]]), i magazzini delle derrate alimentari, degli strumenti di lavoro e delle armi, le abitazioni del personale e, attorno ad esso, le varie unità insediative e produttive. Le persone che gravitavano attorno al [[castello]] erano tutte legate da precisi rapporti di dipendenza al signore. La "[[castellania (feudalesimo)|castellania]]" era la circoscrizione attorno al castello, che si inquadrava a sua volta in unità giuridiche più vaste. Almeno in via teorica esisteva un sistema gerarchico piramidale che si ricollegava ai pubblici ufficiali che possedevano una signoria (duchi, marchesi e conti), che a loro volta dipendevano dal sovrano. Nella pratica sopravviveva anche la libertà personale e la proprietà privata diretta (l'"[[allodio]]"), anche se i liberi proprietari erano spesso portati a rinunciare al loro stato di rischiosa libertà in cambio di protezione.
 
Nell'[[847]] il [[capitolare di Meerssen]] invitava gli uomini liberi a scegliersi un capo tra gli uomini più potenti del territorio e mettersi sotto la sua protezione; e nel X secolo anche una norma del diritto anglosassone sanciva che l'uomo privo di un signore, se la famiglia non lo riconosceva come suo membro, era equiparato ad un fuorilegge. Questo provvedimento va inquadrato anche nel progetto di smilitarizzazione dei ceti più bassi. Nel mondo germanico infatti l'uomo libero era sinonimo di guerriero, per cui il diritto di possedere le armi, anche tra i più semplici contadini, era sinonimo di libertà e di rango. Con l'affinamento delle tecniche militari si procedette alla smilitarizzazione dei liberi di più bassa estrazione, obbligandoli a porsi sotto la protezione (e il controllo) dei "seniores".