I musicanti di Brema: differenze tra le versioni

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Sulla strada per Brema i quattro animali, stanchi dal lungo cammino, scorgono una casa illuminata, vi guardano dentro e vedono dei briganti seduti ad una tavola riccamente imbandita. Essendo affamati, pensano di mandarli in fuga per poter avere del cibo: dopo essersi posizionati l'uno sopra la schiena dell'altro, intonano uno strano concerto emettendo i propri versi, producendo un rumore assordante. I briganti, non sapendo da dove provenga quel trambusto, pensano che la loro casa sia infestata da fantasmi e fuggono via spaventati. Gli animali allora entrano, si rifocillano con il cibo lasciato dai briganti e decidono di fermarsi lì a dormire per la notte.
 
Durante la notte i briganti, non sentendo più rumori, decidono di mandare uno di loro a controllare se nella casa va tutto bene. Non essendoci luce, il volontario va in cucina per accendere una candela. Vedendo gli occhi del gatto brillare nell'oscurità, li scambia per carboni ardenti e avvicina la candela verso il gatto, che però gli salta addosso e gli graffia la faccia. L'uomo fa qualche passo indietro e l'asinoil cane gli tiramorde ununa calciogamba, poi il canel'asino gli mordetira unaun gambacalcio e infine il gallo lo spaventa urlando da sopra il tetto.
 
Tornato dai suoi compagni, il brigante volontario, non avendo visto le cause di ciò che gli è accaduto a causa del buio, racconta loro di essere stato malmenato da un'orribile strega che lo ha graffiato (il gatto), da un uomo che lo ha pugnalato (il cane), da un mostro che lo ha bastonato (l'asino) e da un giudice sopra il tetto (il gallo) che ha urlato "Chi corre qui!". Da allora, non avendo il coraggio di tornare nella casa, i briganti l'abbandonano definitivamente e i quattro animali rinunciano ad andare a Brema e vivranno felicemente lì per il resto della loro vita.