Fisiocrazia: differenze tra le versioni

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La dottrina fisiocratica si basava sulle opere del medico ed economista [[François Quesnay]], che scrisse nell<nowiki>'</nowiki>''[[Encyclopédie]]'' le due voci "Fittavolo" e "Grani"; il suo [[Tableau économique]] ([[1758]]) costituì la base della dottrina.
 
Secondo il pensiero di Quesnay l'[[agricoltura]] è la vera base di ogni altra attività economica: solo l'agricoltura è infatti in grado di produrre beni, mentre l'[[industria]] si limita a trasformare e il [[commercio]] a distribuire. La fisiocrazia assume quindi il momento della [[produzione]] dei [[bene (economia)|beni]] e non il momento dello [[scambio (economia)|scambio]] come situazione in cui viene creata [[ricchezza]]. Tutto il [[ciclo economico]] della fisiocrazia ha come fine ultimo quello di creare un surplus (o prodotto netto), che poi verrà investito nuovamente nell'[[agricoltura]] (per aumentare la produttività di un terreno, avere a disposizione più [[manodopera]], compiere ricerche nel campo delle macchine agricole), attraverso una condizione di libero mercato.
 
Le classi sociali vanno anch'esse viste in rapporto alla funzione che svolgono all'interno del [[ciclo produttivo]]: chi investe il [[Capitale (economia)|capitale]] iniziale cioè la classe proprietaria insieme con i [[contadini]], la classe che coltiva la terra e crea attivamente ricchezza, costituiscono la classe produttiva; chi trasforma i beni in prodotti finiti o si limita a consumarli fa parte infine della classe sterile. Il risvolto politico di questo sistema fu che secondo i Fisiocratici soltanto i proprietari terrieri dovessero avere i diritti politici e il diritto di voto, in quanto gli unici a perseguire i veri interessi di una Nazione, cioè gli interessi della terra. Soltanto chi possiede la terra ne persegue il suo interesse e il suo bene. Il mercante persegue solo il proprio interesse particolare.