Erik Satie: differenze tra le versioni

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===Giovinezza===
[[File:MaisonSatie.jpg|thumb|Casa Satie]]
Erik Satie trascorse la sua infanzia tra la [[Normandia]] e [[Parigi]]. La madre era d'origine scozzese, mentre il padre era un agente marittimo normanno di religione [[Anglicanesimo|anglicana]]. Quando aveva quattro anni la sua famiglia si trasferì da [[Honfleur]] a [[Parigi]], dove il padre aveva ottenuto un posto come traduttore. Alla morte della madre, nel [[1872]], la sorella rimase con il padre, mentre Erik e il fratello minore tornavanotornarono dai nonni paterni a Honfleur. Qui Satie abbracciò la religione cattolica e seguì le sue prime lezioni di musica da un organista locale. Alla morte della nonna, nel [[1878]], i due ragazzi ritornarono a Parigi dal padre, che nel frattempo si era risposato con un'insegnante di [[pianoforte]] più vecchia di lui di dieci anni;: fu lei a insegnare a Erik, allora dodicenne, le basi dello strumento<ref>Con il risultato che il ragazzo prese presto in odio e la musica e il conservatorio. Si veda in Anne Rey, ''Satie'', Paris, Le Seuil, 1995 (2e éd.), p. 9-10.</ref>.
 
Nel [[1879]] Satie entrò in [[conservatorio]], ma dopo i primi due anni di corso i suoi professori lo giudicarono privo di talento e lo bocciarono. Fu riammesso alla fine del [[1885]], ma senza che migliorasse la valutazione su di lui, benché nel frattempo egli avesse composto la sua prima opera per pianoforte conosciuta, l'''Allegro'' (1884). Diciannovenne deluso, Satie si arruolò allora in un reggimento di fanteria. Capì in fretta, però, che neanche l'esercito faceva per lui, e alcune settimane più tardi si espose volontariamente al freddo della notte invernale, procurandosi una congestione polmonare che gli consentì di essere riformato.
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Nel [[1887]] si sistemò a [[Montmartre]] e compose le quattro ''[[Ogives]]'' per piano, nella cui partitura non compare alcun segno di misura; Satie utilizzerà questa caratteristica in molte altre composizioni, sviluppando anche molto in fretta un proprio stile di annotazioni sulla maniera di interpretare le sue opere.
 
Risale a questo periodo l'inizio di una lunga amicizia con diversi poeti, come [[Stéphane Mallarmé]], [[Paul Verlaine]] e il poeta romantico [[Patrice Contamine de Latour]], con il quale collaborerà in seguito per il balletto ''Uspud'',. intantoIntanto faceva pubblicare le sue prime composizioni da suo padre e nel [[1888]] componeva le tre ''[[Gymnopédies]]''.
Nel [[1890]] Satie traslocò al numero 6 di via Cortot, sempre a Montmartre;. inIn quel periodo, frequentando ''[[Le Chat noir]]'', conobbe [[Claude Debussy|Debussy]] e con lui l'anno seguente ([[1891]]), aderì all<nowiki>'</nowiki>''Ordine della Rosa Croce estetica'', fondato da [[Joséphin Péladan]]<ref>La ''Rosacroce estetica'' o ''Ordine del Tempio della Rosacroce'' è un movimento artistico vicino sia al [[simbolismo]] che all'[[esoterismo]] di fine '800, creato da [[Joséphin Péladan]] nel [[1890]]. Il movimento costituì una rottura con i [[Rosacroce|Rosacroce ermetici]], causata dal conflitto tra il cattolicesimo oltranzista di Péladan e l'ecumenismo di [[Stanislas de Guaita]]. La separazione, ufficializzata nel [[1890]], tendeva semplicemente, secondo Péladan, a "distaccare dai Rosacroce un terzo ordine intellettuale per i cattolici romani, gli artisti e le donne".</ref>. In qualità di maestro di cappella dell'ordine, Satie compose diversi pezzi tra cui la ''Sonneries de la Rose-Croix'' e ''Le fils des étoiles''. Nello slancio mistico di allora, egli creò la sua chiesa, l<nowiki>'</nowiki>''Église métropolitaine d'art de Jésus-Conducteur'', di cui divenne il tesoriere, il gran sacerdote, ma soprattutto il solo fedele; in questa veste pubblicava un bollettino, intitolato ''Cartulaire de l'Église Métropolitaine d'Art de Jésus Conducteur'', da dove lanciava anatemi contro i critici e i «malfattori che speculano sulla corruzione umana». L'ultimo numero del ''cartulaire'' uscì nel giugno [[1895]]. L'anno successivo si concludeva l'attività della Chiesa, e con essa il "periodo mistico" di Satie<ref>Per l<nowiki>'</nowiki>''Église métropolitaine d’art de Jésus-Conducteur'' si veda la [[:en:Metropolitan Church of Art of Jesus the Conductor|voce inglese]].</ref>.
 
Dal [[1892]] compose le sue prime composizioni musicali e, nel [[1893]], iniziò una relazione con la pittrice [[Suzanne Valadon]]. Il periodo più fecondo di Satie fu quello modernista, che inizia nel [[1905]] quando il compositore si trasferisce a Parigi e conosce il poeta [[Jean Cocteau]] con cui, insieme a Picasso, comporrà, scriverà e realizzerà il balletto d'ispirazione [[Cubismo|cubista]] ''Parade''; Satie e Cocteau diventarono fra gli animatori principali del [[Gruppo dei Sei]]. Le composizioni di questo periodo sono definite da Satie stesso «[[Musique d'ameublement|musique de tapisserie]]» ("musica da tappezzeria") e rappresentano una satira molto forte contro l'accademismo e la musica dotta (si ricorda che Satie era un noto pianista di [[cabaret (spettacolo)|cabaret]]) che culmina anche nei balletti, alcuni dei quali ebbero strascichi in tribunale dopo la prima. La scrittura musicale di Satie era del tutto originale: in ''[[Parade (balletto)|Parade]]'', ad esempio, Satie usa suoni molto innovativi come sirene, macchine da scrivere e altri effetti sonori non tradizionalmente musicali; scrive brani difficilmente inquadrabili nei generi conosciuti come le celebri tre ''[[Gymnopédies|Gymnopédie]]'' e sette ''[[Gnossiennes|Gnossienne]]''; sperimenta nuove forme del suono e inventa di fatto la tecnica del [[Pianoforte preparato|piano preparato]] inserendo per la prima volta degli oggetti nella cassa armonica dello strumento nell'opera ''Le Piège de Méduse''; compone inoltre anche il brano più lungo della storia, ''Vexations'', composto da trentacinque battute ripetute 840 volte per una durata totale di circa venti ore<ref>Essendo la performance lunghissima, la durata complessiva del pezzo varierà molto in base alla velocità d'esecuzione. Solitamente eseguire le 840 ripetizioni di ''Vexations'' impiega dalle 19 ore e mezzo alle 24.</ref>.