Africa occidentale: differenze tra le versioni

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=== Il contatto con gli europei ===
Nel corso del XV secolo, esploratori portoghesi come [[Vasco de Gama]] giunsero ad esplorare le coste dell'Africa. Da allora furono realizzate colonie portoghesi in Africa occidentale, in particolare nelle isole di [[Capo Verde]] a largo del Senegal, lungo le coste del [[Senegal]], come la città di [[Dakar]], e lungo il corso del fiume [[Gambia]]. Queste città furono terminali per il commercio degli schiavi di etnia mandinka, che venivano catturati in tutta la regione interna, caratterizzata in quel periodo dal declino dell'[[impero del Mali]], che era insediato da nord dall'avanzata dei berberi [[Tuareg]], e soprattutto da est dall'avanzata dell'[[impero Songhai]], che stava sostituendosi ad esso nel monopolio dei traffici delle rotte carovaniere del Sahel, che mettevano in contatto le miniere di oro e rame, i giacimenti di salgemma, e l'avorio dell'Africa nera con i paesi Arabi del [[Maghreb]].

Nella regione del Senegal, in particolare, il popolo dei [[Wolof]] si era reso autonomo già dal XIII secolo dal declinante impero del Mali ed era diventato, grazie agli scambi con i portoghesi, particolarmente fiorente nel corso del XV secolo, sebbene in seguito si sia frammentato verso il 1549 in diverse entità, causando la penetrazione dei portoghesi nell'entroterra risalendo il fiume [[Gambia]]; questo avamposto fu poi venduto nel 1588 dai portoghesi ad alcuni mercanti inglesi, ponendo le basi per lo sfruttamento inglese nell'Africa occidentale, che fu affidato a compagnie inglesi dal re Giacomo nel 1618 sia in Gambia che nella [[Costa d'Oro (colonia britannica)|Costa d'Oro]], attuale [[Ghana]]. In quest'ultimo territorio vi era il popolo [[Akan]], le cui origini si farebbero risalire all'antico [[impero del Ghana]] e che ne aveva conservato nei secoli le tradizioni, spostandosi lungo il corso del fiume [[Niger]] e quindi verso sud fino a raggiungere la costa meridionale del golfo di Guinea e a stabilirvisi attorno al villaggio di [[Kumasi]], dove estraevano l'oro e lo commerciavano attraverso l'impero del Mali e poi l'impero Songhai, che avevano preso il posto di quello del Ghana, con gli Arabi del Maghreb.

Gli europei, pertanto, si insediarono anche lungo la costa del golfo di Guinea per intercettare questi traffici alla fonte, bypassando gli Arabi. Oltre che nella costa d'Oro, che era il terminale dello sfruttamento delle miniere aurifere, furono stabilite colonie portoghesi, olandesi e francesi anche ad ovest di essa nella costa d'Avorio (attuale [[Costa d'Avorio|Cote d'Ivoire]]), che era il terminale del mercato dell'avorio, senza tuttavia penetrare nella regione interna. La caccia agli elefanti nella regione ne produsse nell'arco di qualche secolo la completa estinzione dall'area e la conseguente perdita di interesse commerciale all'insediamento stabile. Nel 1651 il [[Gambia]] fu acquistato dal duca di Polonia, mentre le circostanti colonie furono contese tra Francesi e Inglesi. Nel frattempo nella costa d'Oro gli [[Akan]] sotto la guida del clan [[Okoyo]] si confederarono nella confederazione [[Impero Ashanti|Ashanti]], che divennero un grande impero negli anni 1698-1701, in grado di competere con le colonie europee. Nel frattempo la contesa tra Francesi e Inglesi per gli avamposti lungo il fiume Gambia si conclusero con il trattato di Parigi del 1783, che attribuì il Gambia all'Inghilterra, mentre la Francia ottenne riconosciute alcune colonie nel Senegal. Si stima che nei tre secoli in cui è durato il commercio degli schiavi gestito dagli europei oltre tre milioni di schiavi neri di etnia [[mandinka]] siano passati per il fiume Gambia, che era il terminale del sistema internazionale del commercio degli schiavi, le cui navi negriere facevano poi scalo a [[Capo Verde]] e si dirigevano quindi in Europa e soprattutto nelle colonie in America per servire come manodopera nelle monocolture a servizio del sistema capitalistico internazionale. Nel 1814 i Francesi acquisirono l'intera regione del fiume Senegal, che divenne colonia francese con capitale [[Dakar]].

Nel corso del XIX secolo gli Inglesi ottennero ragione dell'[[impero Ashanti]] a seguito di quattro guerre anglo-ashanti contro gli Akan, che furono uniti ai territori limitrofi nella colonia inglese della Costa d'Oro (attuale [[Ghana]]). Nello stesso periodo i Francesi conquistarono la regione del fiume Niger, che divenne la colonia del [[Sudan francese]] (attuale [[Mali]]) nel 1864. A seguito della conferenza di Berlino sulla spartizione dell'Africa (1884-5), la Francia acquisì anche l'entroterra della [[Costa d'Avorio]] nel 1886, iniziando una lunga guerra con i Mandinka locali contro cui ottenne ragione soltanto nel 1893. In seguito acquisì anche la colonia della [[Guinea]], sottraendone una parte anche ai portoghesi, che ne conservarono soltanto una piccola parte corrispondente all'attuale Stato della [[Guinea-Bissau]]. Le quattro colonie francesi in Africa occidentale, cioè [[Senegal]], [[Sudan francese]] (attuale [[Mali]]), [[Costa d'avorio]], [[Guinea]] furono riunite amministrativamente nell'unica entità dell'[[Africa Occidentale Francese]], di cui nel 1904 fu stabilita la capitale a [[Dakar]], primo avamposto europeo sulla costa occidentale. Contemporaneamente dal 1896 la Francia intraprese anche una guerra contro i [[Mossi]] nell'[[Alto Volta]], conquistandone la capitale [[Ouagadougou]], e rendendolo un protettorato francese, in seguito conquistò anche i territori limitrofi che furono riuniti nella colonia dell'[[Alto Volta]] (attuale [[Burkina Faso]]) e riuniti all'[[Africa Occidentale Francese|AOF]]. Seguirono negli anni seguenti le annessioni all'[[Africa Occidentale Francese|AOF]] anche di [[Benin]], [[Niger]] e [[Mauritania]].
 
=== Il post-colonialismo ===