Milazzo: differenze tra le versioni

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== Storia ==
{{immagine grande|Milazzo 360°.jpg|1100px|Vista del promontorio di Milazzo, tra i due golfi, a 360°}}
=== Dalle origini allaall'Impero dominazione musulmanaRomano ===
Il nome della città appare legato a quello del fiume Mela che, fino alla seconda metà del Cinquecento, sfociava nel porto naturale e caratterizza tutta l'idrologia della pianura alluvionale ai piedi del [[Monti Peloritani]]. L'origine dell'idronimo è da ricercarsi nell'Accadico “melu” o “milu”, col significato di “fiume che occasionalmente esonda”. Analoga origine avrebbero “Mella” (fiume in [[provincia di Brescia]]), “Melle” in prossimità di [[Oppido Mamertina]] (RC), "Mili" (ME), e “Mala”, il nome [[Lingua ittita|ittita]] del primo tratto dell'[[Eufrate]]. “[[Mileto (Asia Minore)|Mileto]]” patria di [[Talete]], sommersa dalle piene del fiume Meandro, e “Mileto” (RC) in prossimità del fiume Mesima, avrebbero analoga origine. [[ellenizzazione|Ellenizzata]] dai [[greci]] di [[Zancle]] ([[Messina]]), Milazzo fu abitata già prima a partire dal [[4000 a.C.]] ([[neolitico|età neolitica]]). Mylae si rese indipendente da [[Zancle]] sino al [[550 a.C.]] Nel [[427 a.C.]], fu assediata dall'[[Atene|ateniese]] [[Lachete]]. Dopo successive e numerose vicende che la videro contesa, la città fu sottratta ai [[Mamertini]], nel [[270 a.C.]], dal siracusano [[Gerone II]] uscito vittorioso da una difficile battaglia combattuta nei “Campi Milesi”. Nel [[260 a.C.]] le acque di Mylae divennero nuovamente teatro di battaglie, con lo scoppio della [[prima guerra punica]], in cui si verificò il trionfo navale di [[Gaio Duilio|Caio Duilio]] sull'armata dei [[Cartagine]]si di [[Annibale|Annibale Barca]]. Ciò permise l'affermarsi dell'egemonia romana sul mare. Nel [[36 a.C.]] avvenne un'ulteriore battaglia decisiva, tra l'[[Augusto|Imperatore Ottaviano]] e [[Sesto Pompeo]]. La città divenne importante base navale, tanto che l'Imperatore romano concesse il riconoscimento civico con l'aquila e con il motto “''Aquila mari imposita– Sexto Pompeo superato''”. Sotto il dominio dei [[impero bizantino|Bizantini]], Milazzo fu una tra le prime sedi vescovili della [[Sicilia]]. Con la sua espugnazione avvenuta nell'843 da parte di [[Fadhl Ibn Giafar]], iniziò la [[storia della Sicilia islamica|dominazione musulmana]]. Durante questo periodo fu messa a capo di una nuova circoscrizione territoriale denominata "Vallo di Milazzo" e divenne un florido centro agricolo e commerciale. Nell'888 un'[[battaglia di Milazzo (888)|incursione navale]] da parte dei [[impero bizantino|Bizantini]] si concluse in modo fallimentare.
 
=== DaiDalla Normannidominazione musulmana ai reali di Spagna ===
Con la sua espugnazione avvenuta nell'843 da parte di [[Fadhl Ibn Giafar]], iniziò la [[storia della Sicilia islamica|dominazione musulmana]]. Durante questo periodo fu messa a capo di una nuova circoscrizione territoriale denominata "Vallo di Milazzo" e divenne un florido centro agricolo e commerciale. È di questo periodo la costruzione della grande torre del maschio, indicata come "saracena" e l'introduzione della pesca del tonno che si svilupperà nei secoli successivi con tecniche più moderne. Nell'888 un'[[battaglia di Milazzo (888)|incursione navale]] da parte dei [[impero bizantino|Bizantini]] si concluse in modo fallimentare. Nel 1101 fu conquistataoccupata da [[Ruggero d'Altavilla]] o Il Normanno, fu incorporata nel demanio regio e vide lail costruzionepotenziamento dell'importante Castello, ilda dongioneparte ampliato successivamente dadi [[Federico II di Svevia]] e di [[Alfonso V d'Aragona]], inserito fra i "castra exenta" sotto la diretta giurisdizione reale. L'antico [[Vallo di Milazzo]] assunse la denominazione di "Comarca di Milazzo" con una potestà riservata ai magistrati civici, militari e giudiziari che durò sino al XVIII secolo.
 
Nell'agosto 1268, al comando di [[Guido Baccio]] da [[Pisa]], quaranta galee sbarcarono a Milazzo i partigiani di [[Corradino di Svevia]]. Sconfitti gli [[angioini]], la città e il castello furono tenuti dai fedeli di [[Corradino]] sino alla [[battaglia di Tagliacozzo|disfatta di Tagliacozzo]]. Nella [[vespri siciliani|guerra del Vespro]] del 1282 Milazzo venne alternativamente occupata dai due sovrani contendenti [[Carlo I d'Angiò]] e [[Pietro d'Aragona]]. Negli ultimi mesi del 1295 si tenne l’''Assise del Real Parlamento di Sicilia'' convocato da [[Federico III d'Aragona]], per valutare il tradimento del fratello Giacomo che si era impegnato a cedere, dopo averne cacciato il fratello, l'intera isola a [[Carlo I d'Angiò]]. Accresciuta d'importanza e nuovamente potenziata da imponenti fortificazioni per opera degli spagnoli, fu più volte sede dei [[Viceré]] e dei [[Luogotenenti]] di [[Sicilia]]. Ebbe numerosi privilegi civili, militari ed economici grazie ai [[re di Spagna|monarchi spagnoli]], ma già avuti in precedenza da Federico di Svevia, [[Federico d'Aragona]], [[Giacomo II d'Aragona]], [[Martino II]] ed [[Alfonso V d'Aragona|Alfonso V]].