Basilica di Santa Croce: differenze tra le versioni

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Le scene vanno lette dall'alto verso il basso partendo dalla parete destra. Rappresentano:
* ''L'Arcangelo Michele presenta a [[Set (Bibbia)|Set]] un ramo dell'albero della vita''
* ''Set pianta l'albero sulla tomba di [[Adamo]]''
* ''L'albero cresce e se ne fa un ponte dove si inginocchia la [[regina di Saba]], poi [[Re Salomone|Salomone]] fa estrarre e affondare quella trave''
* ''Gli Israeliti prendono da una fiueme quel legno e ne fanno la Croce''
* ''[[Flavia Giulia Elena|Sant'Elena]]'' fa scavare e ritrova la Santa Croce.
Parete sinistra, dall'alto:
* ''Sant'Elena porta trionfalmente la Croce a [[Gerusalemme]]''
* ''[[Cosroe II di Persia|Cosroè]]'', re dei Persiani, conquistata la città, porta via la Croce e si fa adorare dal suo popolo
* ''Sogno di [[Eraclio I|Eraclio]], imperatore di Bisanzio, vittorioso''
* ''Eraclio fa decapitare Cosroè e ritorna a Gerusalemme dove, deposte le vesti regali, entra riportando la Croce.''
 
=== Cappelle di destra ===
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[[File:Andrea Orcagna 001.jpg|thumb|Frammento del ''Trionfo della Morte'' dell'Orcagna]]
La parete ovest del refettorio è dominata dalla [[Albero della Vita, Ultima cena e storie sacre|grande serie di affreschi]] di [[Taddeo Gaddi]], che la ricoprono interamente ([[1333]]). Lo schema delle decorazioni diventerà tipico per i cenacoli conventuali, con una ''Crocifissione'', qui rappresentata come ''Albero della Vita'' (iconografia tratta dal ''[[Lignum Vitae]]'' di [[san Bonaventura]]), contornata da alcune scene fra le quali spicca l<nowiki>'</nowiki>''Ultima cena'' in basso, primo prototipo dei [[Cenacoli di Firenze|cenacoli fiorentini]] che andranno a decorare i refettori dei più prestigiosi conventi e monasteri della città. Le altre scene che compongono l'insieme sono tutti spunti sui quali i monaci potevano riflettere durante il pasto:
* ''San Benedetto in solitudine''
* ''Gesù a cena dal Fariseo''
* ''San Francesco che riceve le stimmate''
* ''Storia di San Ludovico di Tolosa''
 
Alle pareti sono poi esposti sei frammenti di affreschi di [[Andrea Orcagna]], ritrovati sotto l'intonaco cinquecentesco nella navata destra della chiesa. Probabilmente erano stati gravemente danneggiati dall'alluvione del [[1557]], tanto da costringere il [[Vasari]] (che sicuramente non coprì l'opera antica per solo spirito di rinnovamento stilistico, essendo un estremo ammiratore degli antichi maestri fiorentini) a realizzare nuovi altari in pietra serena su un muro a intonaco bianco. I frammenti ritrovati sono comunque notevoli per la vigorosa e drammatica narrazione nelle scene, con un colorito linguaggio pittorico. Vi si distinguono un ''Trionfo della Morte'', un ''Giudizio universale'' e una parte di ''Inferno''. Altri affreschi tre-quattrocenteschi sono la lunetta mutila del ''Compianto'' di [[Taddeo Gaddi]], già sulla porta della navata sinistra, e la veduta della città di Firenze nella ''Venuta dei Francescani a Firenze'', di [[Giovanni del Biondo]], dove si può riconoscere l'aspetto di [[piazza del Duomo (Firenze)|piazza del Duomo]] verso il [[1380]], con la facciata arnolfiana di [[Santa Maria del Fiore]].