Michele I Rangabe: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Corretta la caduta in disgrazia ed aggiunte le sorti della prole
Riga 41:
[[File:53-manasses-chronicle.jpg|thumb|upright=1.4|Michele I rappresentato sconfitto nella [[battaglia di Versinikia]] dell'[[813]].]]
 
Eletto con l'appoggio del partito ortodosso della Chiesa, Michele perseguitòI perseguitò sistematicamente gli [[Iconoclastia|iconoclasti]] sulle frontiere settentrionali e occidentali dell'Impero, ma nel frattempo permise ai [[Bulgaria|Bulgari]] di depredare gran parte della [[Macedonia (regione)|Macedonia]] e della [[Tracia]].
 
Nell'[[812]] l'imperatore Michele I riconobbe il l'[[impero carolingio|sacro romano impero]] come stato sovrano, che avevacon gli stessi diritti dell'impero bizantino, accettandone anche l'estensione territoriale: grazie a tale concessione riannetté [[Venezia]] all'Impero bizantino. Tuttavia rifiutò di riconoscere il sovrano quale "imperatore dei Romani", titolo che riteneva spettasse esclusivamente ai legittimi regnanti di [[Costantinopoli]].
 
Entrato in guerra con i Bulgari nella primavera dell'[[813]], malgrado alcuni iniziali successi venne sconfitto nella [[battaglia di Versinikia]]: al seguito di questa sconfitta, non sentendosi più gradito e intuendo che la corte e l'esercito volessero elevare alla porpora [[Leone V l'Armeno|Leone l'Armeno]], venneMichele acclamatoI imperatoredecise aldi suoabdicare postoin l'estatefavore successivadi Leone ed evitare potenziali cospirazioni o complotti che mettessero a repentaglio la sua vita.
 
Malgrado l'abdicazione, non riuscì ad evitare che i suoi figli venissero castrati dagli avversari politici, i quali si assicuravano in questo modo non solo la totale sconfitta di Michele ma anche quella dei suoi figli, poiché eunuchi non avrebbero potuto ripresentarsi in futuro in qualità di pretendenti al trono. La castrazione era una pratica politica consueta nell'impero bizantino per mettere fuori dai giochi gli avversari.
{{chiarire|Michele riuscì a sopravvivere alle menomazioni fisiche che venivano impartite agli sconfitti in quel periodo storico (specificatamente il taglio del [[naso (anatomia)|naso]]) ma venne [[esilio|esiliato]] come monaco sull'Isola di Prote,|non corrisponde alle voci in inglese e francese}} dove visse fino alla sua morte, avvenuta l'11 gennaio dell'[[844]].
 
Dopo l'abdicazione, Michele decise di trascorrere il resto della sua vita come monaco presso l'isola di [[Kınalıada|Proti]], sotto il nome di ''Athanasios.'' Ivi morì l'11 gennaio dell'[[844]].
 
== Discendenza ==