Battaglia dell'isola di Rennell: differenze tra le versioni

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Il primo attacco ebbe inizio alle 19:24: mentre un aereo da ricognizione lanciava [[bengala (razzo)|bengala]] per illuminare le navi della TF 18, il primo "Betty" della formazione nipponica prese a mitragliare il cacciatorpediniere ''Waller'', che occupava la posizione più a nord-est dello schieramento statunitense a destra dell'incrociatore ''Wichita'', uccidendo un membro dell'equipaggio. Mentre i velivoli nipponici si disponevano per lanciare i siluri facendo nel contempo fuoco con le mitragliatrici di bordo, i pezzi contraerei delle unità statunitensi aprirono il tiro non senza un certo ritardo dovuto alla sorpresa dell'attacco. Vari siluri furono lanciati in direzione dell'incrociatore ''Louisville'', ultimo della linea di fila di destra, ma solo uno lo colpì senza tuttavia esplodere; un bombardiere nipponico fu colpito dalla contraerea ed esplose dopo essere precipitato in acqua, ma un secondo velivolo, parimenti centrato, andò a schiantarsi contro la [[poppa]] del ''Chicago'', che precedeva il ''Louisville'' nella fila, causando alcuni danni<ref name=Chicago /><ref name=Millot-435 />.
[[File:USS Louisville (CA-28) tows USS Chicago (CA-29) during the Battle of Rennell Island on 30 January 1943.jpg|thumb|Il ''Louisville'' (a destra9destra) mentre traina il danneggiato ''Chicago'' la mattina del 30 gennaio]]
 
Giffen ordinò di cessare le manovre a zig-zag e di accelerare l'andatura, ma alle 19:30 altri velivoli giapponesi si portarono all'attacco. Due velivoli si portarono vicino al ''Chicago'' ma furono abbattuti in fiamme dal tiro delle armi automatiche del ''Louisville''; i bengala luminosi in cielo e le fiamme levate dai relitti dei velivoli nipponici abbattuti facevano però risaltare la sagoma del ''Chicago'', che alle 19:40 fu colpito da un siluro sul lato di [[dritta]]: l'ordigno sfondò diverse paratie, deformò tre dei quattro alberi motore dell'incrociatore e causò l'allagamento della sala macchine di poppa. Un altro velivolo nipponico si avvicinò al ''Chicago'', ma apparentemente precipitò dopo aver urtato una delle antenne dell'incrociatore; un terzo bombardiere fu abbattuto dal tiro concentrato del ''Chicago'' e del ''Waller'', ma non prima di aver sganciato un siluro che alle 19:45 colpì l'incrociatore sempre sul lato di dritta: lo squarcio nello scafo causò l'allagamento della sala macchine anteriore, immobilizzando completamente l'unità<ref name=Chicago /><ref name=Millot-435 />.