Guerra dei trent'anni: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Recupero di 2 fonte/i e segnalazione di 0 link interrotto/i. #IABot (v2.0beta9)
corretto Nassau (Bahamas) in Nassau (Germania)
Riga 79:
Le tensioni religiose rimasero forti per tutta la seconda metà del XVI secolo. La Pace di Augusta cominciò a disfarsi: alcuni vescovi convertiti rifiutarono di rinunciare alle loro [[diocesi]], mentre gli Asburgo e gli altri governanti cattolici del Sacro Romano Impero e la Spagna cercarono di ripristinare il potere del cattolicesimo. I primi scontri, di carattere religioso, si verificarono nel Sacro Romano Impero a causa del ''reservatum ecclesiasticum'', una norma contenuta nella Pace di Augusta che stabiliva che le autorità ecclesiastiche convertite al protestantesimo dovessero lasciare i propri territori.
 
Ciò fu evidente dalla [[guerra di Colonia]] (1583-1588), un conflitto iniziatosi quando il principe-arcivescovo della città, [[Gebhard Truchsess von Waldburg]], si convertì al calvinismo. Poiché l'arcivescovo di Colonia era anche uno dei [[principi elettori]] (Kurfürsten), si sarebbe venuta a creare una maggioranza protestante nel collegio elettorale, prospettiva quantomai temuta dai cattolici tedeschi, che risposero cacciando con la forza l'arcivescovo e ponendo al suo posto [[Ernesto di Baviera]]. In seguito a questo successo cattolico, fu applicato più duramente in vari territori, costringendo i protestanti a emigrare o ad abiurare. I luterani avevano assistito anche alla defezione dei signori del Palatinato (1560), di [[Nassau (Germania)|Nassau]] (1578), di [[Assia-Kassel]] (1603) e di [[Brandeburgo]] (1613) alla nuova fede calvinista.
 
La situazione all'inizio del XVII secolo, dunque, era pressoché la seguente: le terre del [[Reno]] e quelle a sud del [[Danubio]] erano in gran parte cattoliche; il nord rimaneva saldamente luterano; la Germania centro-occidentale, invece, diveniva, insieme alla [[Svizzera]] e nei [[Paesi Bassi]], il fulcro del calvinismo tedesco. C'è da precisare, tuttavia, che minoranze di ogni credo esistevano quasi ovunque (in alcune signorie e città, la percentuale di calvinisti, cattolici e luterani era approssimativamente uguale), frammentando ancor di più un territorio già fortemente diviso.