Enrico Fermi: differenze tra le versioni

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[[File:FD e mu.svg|thumb|upright=1.3|Rappresentazione dell'occupazione da parte di fermioni (ad esempio elettroni) dei livelli energetici di un materiale secondo la statistica di Fermi-Dirac per diverse temperature]]
 
Nel periodo precedente ed antecedente a questa nomina, Fermi continuò ad interessarsi alla [[meccanica quantistica]], ma come riporta lui stesso in una lettera all'amico Persico del 1925, non era convinto della nuova meccanica quantistica o cosiddetta meccanica delle matrici, sviluppata da [[NielsMax BohrBorn|BohrBorn]], [[Werner Karl Heisenberg|Heisenberg]] e [[Pascual Jordan|Jordan]].
 
Fermi piuttosto, come riporta Emilio Segrè, si lasciò colpire dal lavoro di [[Erwin Schrödinger|Schrödinger]] sulla [[meccanica ondulatoria]]. In questo periodo, partendo da un lavoro di Born, in cui il formalismo di Schrödinger veniva usato per comprendere urti e diffusione fra le particelle, insieme ad una prima interpretazione probabilistica della funzione d'onda, Fermi pubblicò un lavoro dal titolo ''Sulla meccanica ondulatoria dei processi d'urto''. Finalmente, nel dicembre 1925, Fermi scrisse il suo celebre lavoro ''Sulla quantizzazione del gas perfetto monoatomico'', che venne presentato da Corbino alla Accademia dei Lincei e pubblicato in versione ampliata e completa su ''Zeitschrift für Physik''.
 
In questo lavoro Fermi formula per la prima volta la sua celebre equazione della [[statistica di Fermi-Dirac]], a cui obbediscono le particelle elementari a [[spin]] semintero (chiamate in suo onore [[fermioni]]), che è oggi nota come statistica antisimmetrica Fermi-Dirac, dal nome dello scienziato inglese [[Paul Dirac]], che seppur in ritardo di circa sei mesi rispetto a Fermi, giunse alle stesse conclusioni. In una lettera inviata da Fermi a Dirac, si legge:
 
{{Citazione|Caro Signore! Nel suo interessante lavoro, ''On the theory of quantum mechanics'', ha proposto una teoria del gas ideale basata sul principio di esclusione di Pauli. Ora una teoria sul gas ideale che è praticamente identica alla sua è stata pubblicata da me all'inizio del 1926 (Zs. f. Phys. 36, p. 902, Lincei Rend. Febbraio 1926). Poiché immagino lei non ha visto il mio articolo mi permetto di attrarre la sua attenzione su di esso. Sinceramente suo Enrico Fermi.}}