Festa dei Ceri: differenze tra le versioni
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Nel maggio di quell'anno l'Alzata fu spostata nel grande spazio di fronte alla nuova palestra, di recente costruzione, situata dietro il monastero di San Pietro e molto vicina al sito precedente di via Fonte Avellana. Era il preludio allo spostamento definitivo dell'Alzata nella sede attuale di piazza Grande (1938)<ref name=":6" />. Di conseguenza la Tavola bona fu spostata nell'adiacente [[Palazzo dei Consoli]].
Durante la [[seconda guerra mondiale]] e precisamente dal 1941 al 1945 la Festa fu vietata<ref name=":8">{{Cita libro|autore=Barbi, Adolfo|titolo=La Festa dei Ceri
Con la fine della guerra e la volontà di ricostruzione, la Festa riprese con un rinnovato vigore, sempre combattuta tra esigenze di protezione-conservazione e di promozione turistica. L'istituzione del Maggio Eugubino ([[pro loco]]) (1950) dette sicuramente un impulso in senso promozionale<ref name=":8" />. Nel 1951 quest'[[Associazione (diritto)|associazione]] ripropose la cerimonia solenne e coreografica dell'Investitura poco prima dell'Alzata. Non mancarono tuttavia atteggiamenti degli eugubini tesi alla protezione della Festa, se non veri e propri episodi di intolleranza. Le trasferte dei Ceri furono rigorosamente impedite, tanto che in occasione del ventilato prestito per l'Expo di Bruxelles (1958)<ref>{{Cita libro|autore=Barbi, Adolfo|titolo=La Festa dei Ceri dalla ricostruzione al boom economico (1951-1960)|anno=2003|editore=Ediaioni Ceraiole|città=Gubbio}}</ref> questi furono "sequestrati" ed occultati per qualche giorno. La ripresa [[Rai|RAI]] del 1965 effettuata su un mezzo mobile, che veniva a rallentare la velocità dei Ceri verso la Basilica e a falsare l'esito della Corsa, venne violentemente interrotta<ref>{{Cita libro|autore=Barbi, Adolfo|titolo=La Festa dei Ceri nel periodo della protesta giovanile (1961-1970)|anno=2004|editore=Edizioni Ceraiole|città=Gubbio}}</ref>.
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