Pellegrino Laziosi: differenze tra le versioni

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[[File:Giacomo Zampa - San Pellegrino.jpg|thumb|[[Giacomo Zampa]], ''San Pellegrino Laziosi'']]
Figlio di Berengario Laziosi e Flora Aspini, nato in una famiglia ghibellina avversaria della Chiesa, partecipò alle lotte politiche contro i guelfi locali. Nel [[1284]] il pontefice [[Martino IV]] inviò nelle terre di Romagna il Superiore generale dell'[[Servi di Maria|Ordine dei Servi di Maria]], [[Filippo Benizi]], che predicava nelle piazze per convincere i cittadini a obbedire al Papa, ma venne espulso da [[Forlì]].
Il ventenne Pellegrino, tra i capi delle fazioni in lotta, lo dileggiò<ref>La tradizione vuole che Pellegrino lo abbia schiaffeggiato: [http://www.santiebeati.it/dettaglio/50900 Santi, beati e testimoni: Pellegrino Laziosi]</ref>, ma poi si pentì e, raggiunto il Superiore generale fuori città, a Ronco, si gettò ai suoi piedi per chiedergli umilmente perdono.
 
Il ventenne Pellegrino, tra i capi delle fazioni in lotta, lo dileggiò<ref>La tradizione vuole che Pellegrino lo abbia schiaffeggiato: [http://www.santiebeati.it/dettaglio/50900 Santi, beati e testimoni: Pellegrino Laziosi]</ref>, ma poi si pentì e, raggiunto il Superiore generale fuori città, a Ronco, si gettò ai suoi piedi per chiedergli umilmente perdono.
 
Si convertì e dieci anni dopo, circa trentenne, pregando sempre più la beata Vergine perché gli mostrasse la via della salvezza, entrò in quello stesso ordine. Dopo il noviziato e la professione a [[Siena]], fu inviato nel convento di Forlì.