Diocesi di Almalik: differenze tra le versioni

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==Storia==
La diocesi di [[Almalik]], lungo il [[Ili (fiume)|fiume Ili]] nell'ovest dell'odierno [[Xinjiang]], fu una delle sedi episcopali [[chiesa cattolica in Cina|sedi episcopali cinesi]] fondate dal papato durante il [[XIV secolo]], in seguito alle missioni [[Ordine dei Frati Minori|francescane]] nell'[[Impero mongolo]] incominciate nella seconda metà del secolo precedente. Almalik, che faceva parte del [[khanato Chagatai]], era una delle tante città sulla rotta commerciale che dal [[mar Nero]] portava verso l'Oriente e la [[Cina]].
 
Nel corso del XIV secolo Almalik era sede di una comunità e di una diocesi della [[Chiesa nestoriana]]<ref>Richard, ''op. cit'', p. 163.</ref>, ed inoltre v'era un posto di missione (''locus'') dei [[Ordine dei Frati Minori|Francescani]], dipendente dalla custodia del Cathay.<ref>Girolamo Golubovich, ''Biblioteca bio-bibliografica della Terra Santa e dell'Oriente francescano'', vol. II, pp. 272-273.</ref>
 
Non si conoscono né la data di fondazione né quella in cui ebbe termine la vita di questa diocesi. Essa fu eretta certamente prima del [[1328]], anno in cui il vescovo francescano Carlino ''de Grassis'' morì a [[Pavia]], sua città natale; ed ebbe termine dopo il [[1339]]/[[1340]], periodo in cui trovò la morte come [[Martirio cristiano|martire]] il secondo e ultimo vescovo noto, [[Riccardo di [[Borgogna|Burgundia]].<ref>Eubel, ''op. cit.'', p. 108.</ref>
 
Molte tuttavia sono le informazioni relative a questa circoscrizione ecclesiastica [[Rito latino|latina]], grazie a tre documenti: una lettera del [[missionario]] francescano [[Spagnaspagnoli|spagnolo]] Pascal de Vitoria ([[1338]])<ref>Traduzione in [[Lingua francese|francese]] della lettera in Evariste Huc, ''op. cit.'', pp. 450-454.</ref>; una lettera di [[papa Benedetto XII]] al khan Changshi del Chagatai (13 giugno [[1338]])<ref>Golubovich, ''op. cit.'', vol. IV, p. 253.</ref>; la relazione di [[Giovanni de' Marignolli]] sul martirio dei Francescani con il loro vescovo<ref>''Sinica franciscana'', vol. I, pp. 510 e seguenti, e 527-528.</ref>.
 
Pascal de Vitoria descrive il suo lungo viaggio verso l'[[Asia centrale]]: partito dall'Europa nel [[1334]] passò per [[Tana (città)|Tana]], [[Saraj]] dove imparò il turco, [[Urgenj]] (presso il [[lago di Aral]]) dove ebbe una disputa con i Mussulmani; ed infine raggiunse Almalik, presumibilmente nel [[1336]], dove entrò nel convento francescano della città.
 
Il khan Changshi si era mostrato favorevole nei confronti dei cristiani. Nel [[1338]] il papa gli scrisse una lettera di ringraziamento per aver dato al vescovo francescano un terreno su cui costruire un convento, per aver accolto l'arcivescovo Niccolò di [[Arcidiocesi di Pechino|Khanbaliq]] e per averlo autorizzato a costruire chiese e a predicare liberamente. Ed insieme il papa raccomandava al khan la nuova missione inviata in Oriente, guidata da [[Giovanni de' Marignolli]], latore della lettera. Il pontefice faceva riferimento all'invio nella capitale dell'[[impero cinese]] del nuovo arcivescovo, che sostituiva il defunto [[Giovanni da Montecorvino]], e che di passaggio da Almalik, presumibilmente attorno al [[1336]], aveva ricostruito la [[cattedrale]] (la cui distruzione era stata forse la causa della fuga di Carlino ''de Grassis'' in [[Europa]]) e vi aveva lasciato il nuovo vescovo, Riccardo di Burgundia.<ref>Richard, ''op. cit.'', p. 163.</ref>