Maurizio Beretta: differenze tra le versioni

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Sceglie l'attitivà giornalistica svolgendo il praticantato presso l'[[agenzia di stampa]] [[Askanews|Asca]]. Dopo essere diventato [[giornalista professionista]] (1980) comincia a lavorare alla [[Rai]]. Al [[TG1]] è [[redattore]], [[inviato speciale]] (segue, tra l'altro, la tragedia di [[Alfredino Rampi]]), conduttore dell'edizione delle 20, responsabile dell'edizione ''Linea Notte'', capo della redazione economica e quindi vicedirettore. Terminata l'esperienza al telegiornale, viene nominato direttore delle Relazioni Istituzionali e Internazionali della Rai. In seguito, assume l'incarico di direttore della Divisione Uno, con responsabilità su budget e palinsesti di [[Rai 1]], [[Rai 2]], [[TG1]], [[TG2]] e [[Rai Sport]].
 
Nel [[2000]] viene nominato direttore di Rai 1. Nel giugno [[2001]] lascia la Rai dopo oltre vent'anni di collaborazione per entrare nella [[FIAT]], dove assume il ruolo di direttore Relazioni esterne e comunicazione. Nel [[2003]] diventa direttore delle Relazioni istituzionali e internazionali del gruppo torinese. È direttore generale di [[Confederazione generale dell'industria italiana|Confindustria]] dal 7 luglio [[2004]] al 30 gennaio [[2009]].
 
Il 25 agosto [[2009]] ne viene ratificata la nomina a presidente della [[Lega Nazionale Professionisti|Lega Calcio]], l'organo direttivo del [[Campionato italiano di calcio|calcio italiano]]<ref>[http://www.gazzetta.it/Calcio/25-08-2009/lega-vota-scissione-501128969262.shtml Beretta presidente di Lega], gazzetta.it</ref>. A seguito della scissione di tale organismo, il 1º luglio [[2010]] assume la guida della neonata [[Lega Serie A]]<ref>[http://www.legaseriea.it/c/document_library/get_file?uuid=5da81279-b757-4c6b-aed9-51436695f79f&groupId=10192 Comunicato ufficiale Lega Serie A], legaseriea.it</ref>.