Collegiata di Santa Maria Maddalena (Atrani): differenze tra le versioni

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'''La Collegiata di Atrani, dedicata a Santa Maria Maddalena''', fu eretta nel 1274 sui ruderi di un fortilizio medievale per iniziativa degli atranesi, che vollero così ringraziare la Santa per averli liberati dall'insediamento, nella città, da un manipolo di marinai alessandrini inviati da '''Manfredi il Normanno''' intorno al 1100: i marinai erano giunti nel paese per punire gli Atranesi, rei di essersi schierati con il Papa, nella lotta tra papato e impero. Nel corso del tempo la chiesa ha subito notevoli interventi di restauro. Nel [[1570]], minacciando rovina e vicino a crollare, fu sistemata grazie a fondi reperiti con particolari imposte sull'importazione di grano e sull'esportazione di manufatti. L'edificio subì un secondo intervento quasi un secolo più tardi, precisamente nel 1669. In quell'occasione fu riparata anche la sagrestia che fu munita di un contrafforte esterno. Nel 1753, poiché era cresciuta la popolazione, la chiesa venne ingrandita ed abbellita mediante elargizioni di privati cittadini, oltre al contributo del reggimento municipale. Fu proprio in occasione di questi lavori che il fortilizio venne definitivamente abbattuto al fine di recuperare lo spazio necessario all'ampliamento. In epoca recente fu rimodernata dall'architetto Lorenzo Casalbore di Salerno.
 
Il tempio ha la particolarità di essere fornito di due transetti di cui, uno è coperto con volte rivestite esternamente di maioliche, l'altro invece ha una copertura piana.