Ancona di San Bartolomeo: differenze tra le versioni

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Il Bussolo ripropone la sua forma artistica pretamente milanese, ma nella ricerca di nuove espressività, più armoniose e meno aspre delle opere eseguite nei anni precedenti. L'artista si era avvicinato all'arte veneta lavorando nella [[Cappella Colleoni]]. Il Bussolo riesce a presentare i santi racchiusi nelle nicchie di una umanità concreta e molto terrena, nell'atto di compiere gesti comuni ma mimandoli anche nei lineamenti dei visi proponendoci una tridimensionalità delle fisionomie che sono un ricerca di studio tra il Leonardo e il Bramante<ref>{{cita|Bussolo|p 180}}</ref>
 
I Marinoni hanno completato il lavoro dell'artista milanese con una coloratura delle statue differenziando la tonalità degli incarnati dal rosso-bruno per san Giovanni Battista al bianco lucente e delicato della Madonna e il Bambino, dando una raffinatezza che porterà a molte collaborazioni tra il Bussolo e la bottega di Desenzano. Le quattro figure di santi dipinte alla base, dove poggiano i plinti delle lesene, raffiguranti i santi Bernardo, Lorenzo, Stefano e Alessandro, sono stati dipinti da Antonio Marinoni riconducibili ad un gruppo di opere di cultura milanese avvicinabile a [[Bernardo Zenale]]<ref>{{cita web|url=http://cultura.albino.it/virtualtour/hotspots/polittico_hs.html|titolo=Il polittico di Pietro Bussolo|editore=Cultura Albino|accesso=26 settembre 2018}}</ref>.
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== Note ==