Potenze dell'Asse: differenze tra le versioni

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L'espressione '''potenze dell'Asse''', o semplicemente '''Asse''', è usata per indicare l'insieme delle nazioni che parteciparono alla [[seconda guerra mondiale]] in opposizione agli [[Alleati della seconda guerra mondiale|alleati]].
 
A dare popolarità al termine fu [[Benito Mussolini]] che, durante un discorso tenuto a [[Milano]] il 1º novembre [[1936]], definì «asse» l'intesa stipulata il precedente 24 ottobre tra la [[Germania nazista|Germania]] e il [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]], chiamata per questo motivo «Asse Roma-Berlino». Il successivo [[Patto d'Acciaio]], stipulato dalle due potenze il 22 maggio [[1939]], rappresentò il primo nucleo dell'[[alleanza]] militare, poi estesa anche al [[Impero giapponese|Giappone]] con il [[Patto tripartito|Patto Tripartito]] del 27 settembre [[1940]] (detto anche «Asse Roma-Berlino-Tokyo»).
 
Successivamente anche altri stati entrarono a far parte della coalizione aderendo al Patto Tripartito. L'Asse, formato soprattutto dalle nazioni insoddisfatte dell'assetto geopolitico venutosi a creare in seguito alla [[prima guerra mondiale]],<ref>{{cita web|url=http://www.homolaicus.com/storia/contemporanea/II-g-m.htm|titolo=La Storia contemporanea dalla prima guerra mondiale ad oggi|editore=homolaicus.com|accesso=2 novembre 2014}}</ref> era cementato dalle affinità ideologiche dei regimi autoritari che le governavano, e mirava a costituire un «[[Nuovo Ordine]]» che avrebbe visto la supremazia della Germania nell'[[Europa]] continentale, dell'Italia nel [[mar Mediterraneo|Mediterraneo]], e del Giappone nell'[[Estremo Oriente]]. Sul piano politico mirava a contrastare il [[capitalismo]] delle democrazie occidentali ([[Regno Unito]], [[Francia]] e [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]) e il [[bolscevismo]] dell'[[Unione Sovietica]].
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Sostenendo di dover difendere l'integrità territoriale della Germania dalle aggressioni degli stati confinanti, Hitler diede inizio a una [[corsa agli armamenti|politica di riarmo]] in aperta violazione dei trattati. Tra le nazioni scontente dell'equilibrio realizzato a Versailles c'era anche il Giappone, che non aveva ottenuto dalla vittoria i vantaggi sperati, e a cui fu negato il riconoscimento di una posizione di parità con le potenze occidentali. Il malcontento nipponico aumentò quando il [[trattato navale di Washington]] del 1922 relegò la potenza asiatica in uno stato di subalternità rispetto a Stati Uniti e Regno Unito, limitando il tonnellaggio della [[Marina imperiale giapponese]] a un rapporto di tre quinti rispetto a quello concesso alla [[United States Navy]] e alla [[Royal Navy]].<ref>{{Cita|Keegan|pp. 251-252}}.</ref>
 
Mosso da ambizioni egemoniche verso l'Asia orientale, il governo di [[Tokyo]] intraprese una politica espansionistica ai danni della [[Cina]], a cui negli anni [[1931]]-[[1932]] riuscì a sottrarre la regione della [[Manciuria]] istituendovi un proprio [[stato fantoccio]]: il [[Manciukuò]]. La Società delle Nazioni, chiamata a intervenire dal governo cinese, emanò una risoluzione di condanna contro il Giappone, che reagì abbandonando l'organismo nel marzo 1933. La [[Germania nazista]] seguì l'esempio nipponico il 14 ottobre dello stesso anno, in seguito al fallimento della [[conferenza di Ginevra (1932)|conferenza di Ginevra]] sul disarmo.
 
Negli anni successivi anche l'[[Storia del fascismo italiano|Italia fascista]], che considerava la propria una "[[vittoria mutilata]]" dal parziale inadempimento del [[patto di Londra]] da parte delle altre potenze vincitrici, assunse un atteggiamento "revisionista" verso il trattato di Versailles. [[Benito Mussolini]], in un primo momento ostile ai piani di Hitler, tanto da animare il [[fronte di Stresa]] ([[1935]]) per impedire l'annessione della [[Prima Repubblicarepubblica Austriacaaustriaca|Repubblica austriaca]] al Reich, si spostò su posizioni filo-tedesche in seguito alla [[guerra d'Etiopia]] (1935-[[1936]]). L'invasione dell'unico stato africano indipendente, da tempo oggetto delle mire colonialiste italiane, fu condannata della Società delle Nazioni, che approvò delle [[sanzioni economiche all'Italia fascista|sanzioni economiche contro l'Italia]] provocandone l'isolamento internazionale.
 
Rotti i rapporti con Francia e Regno Unito, che fino a quel momento avevano visto in lui un argine contro l'espansionismo tedesco, Mussolini fu gradualmente attratto nell'orbita della Germania di Hitler, rinunciando a difendere l'indipendenza dell'Austria e partecipando al fianco dei tedeschi alla [[guerra civile spagnola]] (1936-[[1939]]), con l'invio di ingenti aiuti militari agli insorti nazionalisti del generale [[Francisco Franco]]. Il 24 ottobre 1936 la Germania riconobbe la sovranità italiana sull'Etiopia, e il giorno successivo il ministro degli Esteri italiano [[Galeazzo Ciano]] e il suo omologo tedesco [[Konstantin von Neurath]] siglarono i protocolli di Berlino (detti anche "protocolli d'ottobre"), un trattato d'amicizia che Mussolini annunciò il successivo 1º novembre in [[piazza del Duomo (Milano)|piazza del Duomo a Milano]]:
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[[File:1938 Naka yoshi sangoku.jpg|thumb|«Buoni amici in tre paesi» ([[1938]]): cartolina di propaganda giapponese per celebrare la partecipazione dell'Italia al [[patto anticomintern]] il 6 novembre [[1937]]. In alto, [[Hitler]], [[Fumimaro Konoe|Konoe]] e [[Mussolini]] sono ritratti ciascuno in un medaglione.]]
 
Lo stesso anno, grazie agli uffici dei diplomatici [[Joachim von Ribbentrop]] e [[Hiroshi Oshima]], il 25 novembre [[1936]] la Germania e il Giappone intensificarono i loro rapporti stipulando il [[patto anticomintern]] in funzione anticomunista. Nel maggio [[1937]], dopo un colloquio con Hitler avvenuto durante il tradizionale [[raduno di Norimberga]] del partito nazionalsocialista, il principe [[Principe Chichibu|Yasuhito Chichibu]], fratello dell'[[Hirohito|Imperatore Hirohito]], si convinse della necessità di un'alleanza militare tra le due potenze e inviò diverse lettere in patria per sollecitarne la creazione. Durante l'autunno seguente si rafforzò anche l'intesa italo-tedesca: il 28 settembre Mussolini tenne un discorso a Berlino in cui evidenziò le caratteristiche comuni di fascismo e nazionalsocialismo, e parlò di «riaffermazione solenne dell'esistenza e della solidità dell'Asse Roma-Berlino»<ref>{{cita web|url=http://www.dittatori.it/discorso28settembre1937.htm|titolo=Discorso del 28 settembre 1937|editore=dittatori.it|accesso=2 novembre 2014}}</ref>; quindi il 6 novembre anche l'Italia aderì al Patto anticomintern.
 
Dopo il benestare di Mussolini all'[[Anschluss]] (marzo [[1938]]) e il ruolo da lui svolto in occasione della [[Conferenza e accordo di Monaco|conferenza di Monaco]] (settembre 1938), dove in veste di mediatore riuscì a fare in modo che [[Regno Unito]] e [[Quarta Repubblica francese|Francia]] accettassero l'[[occupazione tedesca della Cecoslovacchia]], l'amicizia tra Italia e Germania si consolidò fino alla sua evoluzione in una vera e propria alleanza militare con il [[Patto d'Acciaio]], concluso a Berlino il 22 maggio [[1939]] dai ministri degli Esteri [[Galeazzo Ciano]] e [[Joachim von Ribbentrop]]. Circa quattro mesi dopo, con l'[[campagna di Polonia|invasione tedesca della Polonia]], ebbe inizio la [[seconda guerra mondiale]], ma l'Italia, militarmente impreparata, rimase neutrale fino al 10 giugno [[1940]].
 
Il Giappone invece, impegnato già dal 1937 nella [[seconda guerra sino-giapponese|guerra contro la Cina]], riconosciuti i preminenti interessi tedeschi e italiani in Europa, e ricevuto analogo riconoscimento per l'Asia, entrò nella coalizione stipulando il [[Patto tripartito|Patto Tripartito]], firmato anche questo nella capitale tedesca il 27 settembre [[1940]]. Ovviamente, tutti gli stati fantoccio manovrati dall'impero nipponico seguiranno il suo esempio e si uniranno al patto.
 
Nel corso del conflitto entrarono a far parte dell'Asse anche altre nazioni: [[Ungheria]] (20 novembre 1940), [[Romania]] (23 novembre 1940), [[Repubblica Slovacca (1939-1945)|Slovacchia]] (24 novembre 1940) e [[Bulgaria]] (1º marzo [[1941]]). La [[Regno di Jugoslavia|Jugoslavia]] si unisce il 25 marzo [[1941]], ma un [[colpo di Stato]] supportato dai britannici due giorni dopo mette in dubbio la partecipazione della Jugoslavia. Anche se re [[Pietro II di Jugoslavia]] conferma la sua adesione al trattato, la Jugoslavia viene occupata dalle truppe tedesche nell'aprile [[1941]].
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* {{HUN 1940-1945}}: firmatario del patto tripartito il 20 novembre 1940, aderì al patto anticomintern il 25 novembre 1941; dopo aver partecipato all'[[invasione della Jugoslavia]] nell'aprile del 1941, dichiarò guerra all'Unione Sovietica il 27 giugno seguente e agli Stati Uniti il 13 dicembre successivo; occupato dalla Germania nell'ottobre del 1944 per prevenirne la defezione, rimase formalmente nel conflitto fino alla resa della Germania l'8 maggio 1945.
* {{ROU 1881-1947}}: firmatario del patto tripartito il 23 novembre 1940, aderì al patto anticomintern il 25 novembre 1941; dichiarò guerra all'Unione Sovietica il 22 giugno 1941 e a Stati Uniti e Regno Unito il 12 dicembre seguente; invaso dai sovietici nell'agosto del 1944, dopo [[Colpo di Stato in Romania del 1944|un colpo di Stato]] che depose il dittatore [[Ion Antonescu]] il paese sottoscrisse un armistizio con gli Alleati il 12 settembre e dichiarò guerra a Germania e Ungheria il 25 settembre.
* {{BGR 1908-1946}}: firmatario del patto tripartito il 1º marzo 1941, aderì al patto anticomintern il 25 novembre 1941; entrò nel conflitto nell'aprile del 1941 quando partecipò alla spartizione della Jugoslavia, dichiarando poi guerra a Stati Uniti e Regno Unito il 12 dicembre seguente ma non all'Unione Sovietica; invaso dai sovietici ai primi di settembre del 1944, dopo un [[Colpo di Stato in Bulgariabulgaro del 1944|colpo di Stato]] che abbatté il precedente governo il paese cambiò schieramento e dichiarò guerra alla Germania l'8 settembre 1944.
 
=== Nazioni cobelligeranti ===
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=== Governi manovrati dalla Germania ===
* {{SVK 1939-1945}}: creata dalla Germania dopo il dissolvimento della [[Cecoslovacchia]], rimase strettamente legata all'orbita tedesca firmando un trattato di protezione il 23 marzo 1939; il governo slovacco siglò poi il patto tripartito il 24 novembre 1940 e aderì al patto anticomintern il 25 novembre 1941. Truppe slovacche parteciparono alla campagna di Polonia nel 1939 e all'invasione dell'Unione Sovietica nel 1941, e il paese dichiarò guerra a Regno Unito e Stati Uniti nel 1942; con l'avvicinarsi delle forze sovietiche, sul finire dell'agosto del 1944 parte delle forze armate slovacche [[Insurrezione nazionale slovacca|insorsero contro il regime collaborazionista]] al potere, ma furono rapidamente sconfitte dai tedeschi e la nazione rimase sotto occupazione militare fino alla conclusione delle ostilità; la repubblica slovacca fu dissolta alla fine della guerra e riassorbita nella ricostituita Cecoslovacchia.
* {{SRB 1941-1944}}: governo civile collaborazionista sotto il generale [[Milan Nedić]] (dopo una prima esperienza sotto [[Milan Aćimović]] tra l'aprile e l'agosto 1941) istituito dalla Germania nel settembre del 1941 sui territori della Serbia occupata, godette sempre di scarsissima autonomia, con il potere vero concentrato nelle mani di una amministrazione militare tedesca ([[Territorio del comando militare in Serbia]]); l'entità si dissolse nell'ottobre del 1944 con la ritirata dalla Serbia dei reparti tedeschi.
* [[File:Naval Ensign of Russia.svg|border|20px]] [[Autonomia di Lokot|Repubblica di Lokot]]: amministrazione collaborazionista istituita dalla Germania nel novembre del 1941 su alcuni territori della [[Russia]] occidentale (zone degli attuali [[Oblast' di Orël]] e [[Oblast' di Brjansk]]), era retta da un governo anti-comunista e disponeva di proprie forze armate ([[Russkaja osvoboditel'naja armija]]), anche se di fatto non era più di uno stato fantoccio controllato dalla Germania e dotato di scarsa autonomia; la repubblica si dissolse nell'agosto del 1943 con la riconquista dei suoi territori da parte dell'Unione Sovietica.
* {{Bandiera|BLR 1991-1995}} [[Consiglio Centrale Bielorusso]]: entità collaborazionista istituita dalla Germania nel marzo del 1943 sui territori della [[Bielorussia]] occupati, godette di scarsa autonomia ed era di fatto assoggettato al controllo dell'amministrazione tedesca locale ([[Reichskommissariat Ostland]]); si dissolse nel luglio del 1944 con la riconquista dei suoi territori da parte dell'Unione Sovietica.
* [[File:Flag of Albania (1943-1944).svg|20px|border]] [[Occupazione tedesca del Regno d'Albania|Regno d'Albania]]: governo collaborazionista dei tedeschi istituito in [[Albania]] il 14 settembre 1943 dopo l'occupazione del paese, proclamò la sua indipendenza il 13 luglio 1944 sotto l'egida della Germania, benché si dichiarasse formalmente neutrale; si dissolse nel novembre del 1944 con la ritirata delle forze tedesche e la presa del potere da parte dei locali movimenti partigiani comunisti.
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=== Governi manovrati da Italia e Germania ===
* [[File:Flag of Independent State of Croatia.svg|20px|border]] [[Stato Indipendente di Croazia]]: proclamatosi indipendente il 10 aprile 1941 dopo l'invasione della Jugoslavia da parte delle forze dell'Asse, fu retto dal regime fascista degli [[ustascia]] di [[Ante Pavelić]] anche se di fatto gravitava nell'orbita dell'Italia e soprattutto della Germania; il governo croato siglò il patto tripartito il 15 giugno 1941 e aderì al patto anticomintern il 25 novembre seguente, inviando alcune unità sul fronte orientale ma partecipando principalmente alla repressione dei movimenti partigiani nella ex Jugoslavia; lo stato si dissolse alla fine della guerra venendo riassorbito nella Jugoslavia.
* {{Bandiera|GRC 1822-1978}} [[RegnoStato digreco Grecia(1941–1944)|Grecia]]: governo collaborazionista formato da [[Georgios Tsolakoglu]] dopo l'occupazione della Grecia da parte delle potenze dell'Asse nel maggio del 1941, era soggetto tanto all'Italia quanto alla Germania e godeva di scarsa autonomia; cessò di esistere nell'ottobre del 1944 con la ritirata delle forze tedesche dalla regione.
 
=== Governi manovrati dal Giappone ===
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* {{BUR 1942-1945}}: governo nazionalista istituito il 1º agosto 1943 dal Giappone sui territori della Birmania strappati al Regno Unito, era strettamente controllato dai giapponesi; cessò di esistere nel marzo del 1945, quando la regione fu riconquistata dai britannici.
* {{PHL 1942-1945}}: governo collaborazionista istituito il 14 ottobre 1943 sul territorio delle [[Filippine]] occupato dal Giappone, non era più di uno stato fantoccio controllato dai giapponesi; si dissolse nell'agosto del 1945 con la riconquista dell'arcipelago da parte delle forze statunitensi.
* [[File:1931 Flag of India.svg|border|20px]] [[Governo dell'India Libera]]: governo nazionalista istituito sotto l'egida dei giapponesi il 21 ottobre 1943 da [[Subhas Chandra Bose]], si proponeva come legittimo governo dell'[[Impero anglo-indiano|India britannica]] in opposizione al dominio coloniale del Regno Unito, pur arrivando a controllare direttamente solo pochi territori (gli arcipelaghi delle isole [[Andamane]] e [[Nicobare]] e alcune zone di confine tra India e Birmania), istituì proprie forze armate ([[Azad Hind Fauj]]) che combatterono con i giapponesi durante la campagna di Birmania; si dissolse nell'agosto del 1945 a guerra ormai finita.
* {{KHM 1942-1945}}: governo fantoccio istituito dal Giappone il 9 marzo 1945 sui territori dell'odierna [[Cambogia]], strappati alla potenza coloniale della Francia, ebbe vita brevissima e si dissolse al termine della guerra nell'agosto seguente.
* {{VNM 1945}}: governo fantoccio istituito dal Giappone l'11 marzo 1945 sui territori dell'odierno [[Vietnam]], strappati alla potenza coloniale della Francia, ebbe vita brevissima e si dissolse al termine della guerra nell'agosto seguente.
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== Stati simpatizzanti ==
* {{Bandiera|ESP 1939-1945}} [[Spagna franchista|Spagna]]: retta dal governo autoritario di [[Francisco Franco]], già supportato dall'Asse durante la [[Guerra civiledi spagnolaSpagna|guerra civile]], inviò un contingente di volontari ([[250. Infanterie-Division|Divisione Blu]]) a combattere con le forze tedesche sul fronte orientale e più in generale mantenne a lungo un atteggiamento di sostegno agli sforzi bellici italo-tedeschi, pur continuando a rimanere neutrale; vedi [[Spagna nella seconda guerra mondiale]].
* {{FRAVichy}}: [[governo]] autoritario in carica dal 10 luglio 1940 al 20 agosto 1944 insediatosi dopo la resa della [[Francia]] alla Germania, ufficialmente [[Neutralità|neutrale]] ma sottoposto nel territorio metropolitano non occupato a forti pressioni tedesche; l'intero paese venne poi occupato dai tedeschi e dagli italiani l'11 novembre 1942.
* {{SMR}}: retto da un [[Partito Fascista Sammarinese|governo fascista]] in stretti legami con l'Italia, rimase tuttavia neutrale per gran parte del conflitto; occupato dai tedeschi, fu poi liberato dalle forze alleate nel settembre del 1944.