António de Oliveira Salazar: differenze tra le versioni

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Il dibattito storiografico sulla natura filosofica politica dell'Estado Novo salazarista è assai ampio. Stanley G. Payne, nel suo saggio ''Il fascismo'' (Universale storica Newton) ha ben riassunto le tesi di quella corrente storiografica che vede nel Salazarismo un esperimento di conservatorismo classico non fascista; medesima tesi è affermata da Antonio Costa Pinto, autore di un notevole saggio su "Fascismo e Nazionalsindacalismo in Portogallo 1914-1945" pubblicato in lingua italiana da Rubbettino editore.
Ma attualmente la storiografia portoghese, grazie al fondamentale contributo del grande Luis Reis Torgal (che sembra dunque convalidare la tesi già espresso da H.Martins) pare arrivata al punto conclusivo, secondo cui la "ControRivoluzione" portoghese di Antonio de Oliveira Salazar fu, assieme al fascismo italiano, l'unico modello corporativistico integrale del secolo precedente coerentemente tentato, seppur con inevitabili incertezze data la difficoltà di applicare la Corporazione in un contesto di radicale modernizzazione. Fu dunque quello di Salazar, un "fascismo portoghese" ed una "via portoghese al Corporativismo"; accanto a ciò, per quanto moderata, la mobilitazione di massa era ben presente nella vita politica dell'Unione Nazionale, arrivando del resto a punte di fascistizzazione integrale della vita politica soprattutto durante la difesa dell'Oltremare Portoghese (Goa, Angola, Mozambico); la Legione Portoghese e la Gioventù Portoghese, tenute in vita sino alla fine del regime, erano modellate completamente sui simili esempi presenti nel Regime fascista italiano; il Colonialismo classico di Salazar fu una spina nel fianco del sistema bipolare russo americano di Yalta come lo fu il Colonialismo classico mussoliniano prima della Seconda guerra mondiale (e non a caso sia il presidente americano Kennedy, sia [[Lyndon B. Johnson]] autorizzarono la vendita di armi ai ribelli marxisti e nazionalisti angolani e del Mozambico e già su Goa l'amministrazione Usa aveva sostenuto l'India contro il Portogallo fascista) ; la relazione Stato Chiesa dell'Estado Novo ricalcò il Concordato fascista del Febbraio '29 e allontanò lo Stato fascista portoghese dal confessionalismo dello Stato falangista spagnolo del Generalissimo Franco. Sebbene il Portogallo fosse tradizionalmente legato, da secoli, da un forte accordo geopolitico con l'Inghilterrail [[Regno Unito]], la mitizzazione di Mussolini e dell'Italia fascista rientrava nella logica dottrinaria dell'"Estado Novo" di Salazar. Egli teneva addirittura una foto autografata del duce italiano sulla propria scrivania. Tale immagine fu inviata da Mussolini a Salazar il 9 Aprile del 1934. Grazie a una nota contenuta nelle carte della segreteria particolare del duce è possibile conoscere anche la dedica che campeggiava sopra l'immagine: "A sua eccellenza il dottor Oliveira Salazar, Presidente del Consiglio dei ministri del Portogallo, con cordialità". Ciò che risulta interessante è che la foto fu inviata proprio su richiesta del primo ministro lusitano, circostanza che palesa una vera e propria ammirazione da "fan" da parte del leader lusitano. Lo stesso Salazar, successivamente, inviò una propria foto al duce, nel Settembre 1936 e nel Maggio 1940 una lettera del Salazar fu recapitata a Mussolini con ringraziamenti per le parole della prefazione del libro "Il Portogallo d'oggi negli scritti e nei discorsi di Oliveira Salazar". Il premier lusitano concludeva la missiva in tal modo: "Permettemi di vedere in ciò la corrispondenza del sentimento di profonda amicizia che ci lega alla bella nazione italiana, per la cui prosperità formulo i migliori auguri"<ref>D. Serapiglia, La via portoghese al Corporativismo, Carocci 2011, p. 222.</ref><ref>Un testo molto importante per comprendere la sostanza corporativista e fascista del salazarismo è il saggio di Plonard D'Assac (militante dell'Action Francaise di C. Maurras, ex volontario a Vichy, poi massimo confidente del leader lusitano), ''Salazar'', pubblicato dalle edizioni Il Borghese nel 1968</ref>. Secondo varie testimonianze, peraltro, Salazar sarebbe morto in stato di verginità e castità in conseguenza di un voto fatto alla Madonna quando era studente nel seminario di Viseu, vicino Coimbra. Sotto il regime fascista di Salazar, il culto della Madonna di Fatima fu enormemente incentivato.
 
== Influenze nella cultura di massa ==