Occupazione di terreni o edifici: differenze tra le versioni

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*(comma 2) stesse pene del comma 1 applicate congiuntamente
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L''''invasione di terreni o edifici''', in [[diritto penale]], è un [[delitto]] previsto e punito dall'art. 633 del [[codice penale italiano]] ai sensi del quale: ''«Chiunque invade arbitrariamente terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di occuparli o di trarne profitto, è punito, a querela della persona offesa, con la reclusione fino a due anni o con la multa da lire duecentomila a due milioni.''.
''Le pene si applicano congiuntamente, e si procede d'ufficio, se il fatto è commesso da più di cinque persone, di cui una almeno palesemente armata, ovvero da più di dieci persone, anche senza armi.''»
 
''Le pene si applicano congiuntamente, e si procede d'ufficio, se il fatto è commesso da più di cinque persone, di cui una almeno palesemente armata, ovvero da più di dieci persone, anche senza armi.''
 
=== Istituti sostanziali ===
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=== Aspetti processuali ===
 
La competenza processuale è del Giudice di Pace nei casi previsti dal I co. e quando non ricorra l'ipotesi prevista dall'art. 639 bis. Quest'ultimo specifica infatti che: ''«Nei casi previsti dagli articoli 631, 632, 633 e 636 si procede d'ufficio se si tratta di acque, terreni, fondi o edifici pubblici o destinati ad uso pubblico''.»

Nel caso in esame, infatti, poiché l'interesse tutelato dalla norma non è quello del singolo ma della comunità il giudice competente è da individuarsi nel Tribunale monocratico. Discorso analogo vale per la procedibilità, a querela salvo non sussista l'ipotesi di cui al 639 bis c.p. La competenza è di quest'ultimo e il reato è perseguibile d'ufficio altresì quando sussistano l'ipotesi di cui al II comma
 
== Profili sociologici ==
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=== L'occupazione degli immobili ===
[[File:CircleN.svg|thumb|upright=0.5|Simbolo dello squatting (occupazione)]]
Negli anni, in [[Italia]] e fuori vi sono stati numerosi casi di occupazione di immobili (''squatting'', in inglese), effettuati da più persone per motivi vari. Fra le ragioni dell'occupazione spesso vi sono state delle necessità, come la carenza di immobili liberi per la locazione o la povertà e l'impossibilità di pagare l'affitto d'un immobile.
 
==== I centri sociali occupati ====
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Spazi ad uso non residenziale e di maggiori dimensioni vengono occupati per creare [[centro sociale occupato autogestito|centri sociali autogestiti]]. Oltre alle varie attività che si tengono in tali strutture, sono offerti servizi sociali e spazi usufruibili dagli abitanti del territorio circostante.<ref>[http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/03/14/news/la_svolta_per_il_leoncavallo_arriva_dal_patto_per_la_citt-31489447/?ref=search La svolta per il Leoncavallo arriva dal patto per la città], [[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]].it</ref> Può accadere che nelle zone limitrofe si verifichi lo spaccio di [[droga]].<ref>{{Cita news|autore=Redazione|url=http://www.bolognatoday.it/cronaca/droga-spaccio-XM24-via-fioravanti-arresti.html|titolo=Via Fioravanti: droga fuori il centro sociale|pubblicazione=BolognaToday (CityNews)|data=24 gennaio 2012|accesso=4 settembre 2012}}</ref> A tale proposito, diversi centri sociali occupati sono attivi nella lotta contro l'[[eroina]]<ref>[http://www.ecn.org/leoncavallo/16ago89/antisgom.htm Giù le mani dal Leoncavallo], ecn.org. 6 giugno 1989</ref> e in quella a favore della legalizzazione della [[marijuana]].<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/03/15/noi-siamo-coffee-shop-della-droga.html?ref=search Noi siamo i coffee - shop della droga], [[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]].it</ref>
 
Con il passare degli anni, molti degli immobili occupati sono stati sgomberati. Le attività culturali e sociali create hanno permesso ad alcuni di essere accettati dalle autorità e disciplinati, diventando dei [[centro sociale autogestito|centri sociali autogestiti]]. Alcuni fra i più conosciuti sono il [[Csoa Forte Prenestino|Forte Prenestino]] di [[Roma]], l'[[Isola del Kantiere]] di [[Bologna]] e l'[[El Paso Occupato|El Paso]] di [[Torino]] in [[Italia]]. Sono diventati famosi [[Christiania]] e [[Ungdomshuset]] a [[Copenaghen]], in [[Danimarca]], e la [[Kunsthaus Tacheles]] di [[Berlino]] in [[Germania]].<ref>VariAA.VV., ''Comunità virtuali. I centri sociali in Italia''. 1994, Roma, Manifestolibri, 1994,. ISBN 88-7285-042-8.</ref>
 
=== Occupazione di scuole o università ===