Polittico di San Pietro (Marinoni): differenze tra le versioni

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Il '''''polittico di san Pietro''''' è un'opera realizzata da [[Marinoni (famiglia)#Giovanni Marinoni|Giovanni Marinoni]] per la parte pittorica, da [[Pietro Bussolo]] per la parte scultorea ed è conservato nella [[chiesa di San Pietro (Albino)|chiesa di San Pietro]] di [[Albino (Italia)|Albino]]
== Storia ==
Il [[polittico]] fu realizzato dai Marinoni, sicuramente [[Marinoni (famiglia)#Giovanni|Giovanni]] con la collaborazione dei figli [[Marinoni (famiglia)#Antonio e Bernardo|Antonio e Bernardino]],<ref>La morte di Giovanni Marinoni viene indicata il 6 aprile 1512, cosa che non trova corrispondenza in tutte le fonti che lo darebbero già morto nel 1508, sicuramente i figli continuarono per molto tempo a dipingere anche con il suo nome</ref>. Due lasciti testamentari confermerebbero la datazione dell'opera ai primi anni del [[XVI secolo]], uno primo atto datato 10 luglio 1498 di ''Santino Marinoni'' di Desenzano, figlio de maestro Faustino Fachoti, che recita ''20 soldi expendendos pro anchona et decorem''; il secondo del 26 settembre 1500 del ''maestro Gabriele Zamboni Mozze de Bonellis da Desenzano'' che imponeimpose agli eredi il versamento di 25 lire alla scuolaconfraternita per ''expendendos in anchona que fit ad altare eclesie domini sancti petri''<ref>Documenti conservati nell'Archivio di Stato di Bergamo, Not. 825</ref>. I ''maestri'' indicati nei testamenti, facevano parte della Confraternita di san Pietro che commissionò l'opera già negli ultimi anni del XV secolo.<ref>{{cita|Bussolo|p 184}}</ref>
 
Sul polittico furono eseguiti i primi restauri nel 1942 ad opera dei Cividini di Bergamo, nel 1973 dalla ditta Steffanoni, e nel 1982 da [[Angelo Gritti|Eugenio Griti]] sotto la direzione di Pietro Venturoli. Nel biennio 2008-2009, un ulteriore restauro eseguito da Antonio Zaccaria sotto la direzione di Amalia Pacia<ref>{{cita web|url=https://www.ecodibergamo.it/stories/cultura-e-spettacoli/270600_al_palazzo_della_ragione_in_mostra_3_polittici_ricomposti/|titolo=Bergamo, Palazzo della Ragione in mostre tre polittici ricomposti|editore=L'Eco di Bergamo|acceso=28 settembre 2018}}</ref>.