Piezoelettricità: differenze tra le versioni

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La scoperta dell'effetto piezoelettrico risale al 1880 per opera di [[Pierre Curie]] e [[Jacques Curie|Paul-Jacques Curie]] che scoprirono dapprima l'effetto piezoelettrico diretto nel [[quarzo]] e successivamente, seguendo l'ipotesi di [[Gabriel Lippmann]], scoprirono l'effetto piezoelettrico inverso.
 
== Struttura cristallinaDescrizione ==
=== Struttura cristallina ===
[[File:Perovskite.svg|thumb|upright=1.4|Struttura cristallina di un materiale piezoelettrico ([[piombo-zirconato di titanio]]).]]
 
Dal punto di vista della [[Reticolo cristallino|struttura cristallina]], i materiali piezoelettrici hanno normalmente varie configurazioni geometriche equivalenti dal punto di vista dell'energia, cioè della [[Teoria della stabilità|stabilità]] del sistema, ma orientate diversamente. Ad esempio il [[Titanio|titanato]] di [[bario]] (BaTiO<sub>3</sub>) ha una cella di forma romboidale che può allungarsi lungo uno qualsiasi dei tre assi principali. Per fargli acquisire proprietà piezoelettriche, il materiale viene riscaldato e immerso in un [[campo elettrico]] in modo da farlo [[Polarizzazione nei materiali|polarizzare]] e raffreddare. Alla fine del processo il materiale ha tutte le celle deformate nella stessa direzione.
 
=== Principio di funzionamento ===
[[Immagine:SchemaPiezo.gif|thumb|left|Un disco piezoelettrico genera una differenza di potenziale quando deformato (la variazione volumetrica è volutamente esagerata in questa rappresentazione)]]