Garza (torrente): differenze tra le versioni

Alla fine degli [[anni 1880|anni Ottanta]] dell'800, il problema delle piene del Garza fu al centro delle controversie fra [[Provincia di Brescia]] e [[Société Anonyme d'Entreprise Generale de Travaux|Societè Anonyme]]: il 9 ottobre [[1890]] il [[Tribunale]] di Brescia condannò l'amministrazione a rimborsare i danni delle piene subiti dalla società belga e a rispettare gli impegni di risoluzione del problema, promessi già fin dal [[1879]], ma mai mantenuti, con sentenza ribadita il 27 febbraio [[1893]]. Di conseguenza tra il [[1894]] e il [[1896]] si predispose la progettazione di una variante, mai realizzata, che dal Canton Mombello avrebbe collegato San Polo, passando di fronte al nuovo manicomio cittadino. Nel [[1899]], si preferì alzare la strada dall'imbocco per Mantova fino a San Polo, lungo un percorso di circa 3 chilometri, rinforzando l'argine del torrente<ref>{{cita pubblicazione|autore=Claudio Mafrici|titolo=I binari promiscui. Nascita e sviluppo del sistema tramviario extraurbano in provincia di Brescia (1875-1930), pp. 133-134| rivista=Quaderni di sintesi| volume=51| data=novembre 1997|cid=Mafrici, 1997}}</ref>.

 

[[File:ICONA SAN CESARIO DIACONO E MARTIRE DI TERRACINA.jpg|miniatura|229x229px|[[Cesareo di Terracina|San Cesario di Terracina]], invocato contro le inondazioni del Garza]]

[[Cesareo di Terracina|San Cesario diacono e martire]], condannato ad essere annegato nel mare di [[Terracina]], è da sempre invocato contro le [[Inondazione|inondazioni]] del Garza; infatti, nel comune di [[Nave (Italia)|Nave]], in provincia di Brescia, l'antica Chiesa di San Cesario è ubicata sulla sponda sinistra del torrente Garza, che è sempre stato in passato impetuoso e pericoloso. Il diacono Cesario è invocato anche contro gli [[Annegamento|annegamenti]], alludendo alla modalità di esecuzione del suo martirio (''[[poena cullei]]'').