1º Fronte ucraino

grande unità dell’Armata Rossa
(Reindirizzamento da 1º Fronte Ucraino)

Il 1º Fronte ucraino fu un grande raggruppamento strategico dell'Armata Rossa sovietica, costituito durante la seconda guerra mondiale sul Fronte orientale. Il Fronte nella terminologia tradizionale russa e sovietica era equivalente ad un gruppo d'armate degli eserciti occidentali.

1º Fronte ucraino
Пéрвый Украи́нский фронт
insegna di guerra del 1º Fronte ucraino
Descrizione generale
Attivoottobre 1943 - luglio 1945
ServizioArmata Rossa
TipoGruppo d'armate
Battaglie/guerreSeconda guerra mondiale
Parte di
Stavka
Comandanti
Degni di notaIvan Konev
Georgij Žukov
Nikolaj Vatutin
fonti citate nel corpo del testo
Voci su unità militari presenti su Wikipedia

Una parte dei reparti del 1º Fronte ucraino e i suoi quadri di comando provenivano direttamente dal Fronte di Voronež che si era distinto nelle durissime campagne dell'inverno 1942-43 e soprattutto nella battaglia di Kursk.

Ufficiali del 1º Fronte ucraino, guidati dal comandante, maresciallo Ivan Konev, durante la parata della vittoria di Mosca del 1945.

Costituito da numerose armate combinate, rafforzate da due o tre armate corazzate delle guardie e da altri corpi d'armata meccanizzati autonomi, il 1º Fronte ucraino fu sempre in azione fino al termine della guerra operando prevalentemente sul territorio dell'Ucraina e contribuendo a liberare gran parte di questo territorio. All'inizio era guidato dall'energico e combattivo generale Nikolaj Vatutin che lo diresse nella liberazione di Kiev e nella sanguinosa battaglia della sacca di Korsun. Dopo la morte del generale Vatutin in un'imboscata di nazionalisti ucraini, il comando passò per breve tempo direttamente al maresciallo Georgij Žukov che lo guidò nella vittoriosa campagna della primavera 1944 fino alla catena dei Carpazi.

A partire dall'estate 1944 il 1º Fronte ucraino venne comandato dal duro maresciallo Ivan Konev; fortemente rafforzato con migliaia di carri armati e cannoni, ebbe un ruolo decisivo nell'offensiva Leopoli-Sandomierz, durante la quale liberò, dopo alcune spericolate manovre delle sue armate corazzate, la città di Leopoli e raggiunse per primo la Vistola a Sandomierz, affiancandosi al 1º Fronte Bielorusso sulla direttrice principale di Berlino. Nel 1945 il Fronte del maresciallo Konev quindì ingaggiò una vera corsa con il Fronte del maresciallo Žukov per la conquista della capitale tedesca; dopo la grande avanzata dell'offensiva Vistola-Oder nel gennaio 1945, il Fronte deviò verso sud e occupò con un abile manovra la Slesia riuscendo ad evitare la distruzione delle grandi fabbriche. Ai primi di aprile 1945, il maresciallo Konev raggruppò rapidamente le sue forze sulla linea del fiume Neiße pronto a riprendere l'offensiva verso il cuore della Germania: i carri armati del 1º Fronte ucraino ottennero brillanti successi, contribuirono all'accerchiamento e alla conquista di Berlino, e raggiunsero la linea dell'Elba entrando in collegamento con le divisioni americane. Nell'operazione Berlino il 1º Fronte ucraino perse tra morti e feriti 113 825 soldati e circa 800 mezzi corazzati[1], ma rivendicò di aver ucciso o ferito 189 619 soldati nemici e di avere catturato 144 530 uomini; sarebbero stati distrutti o catturati 2.097 mezzi corazzati tedeschi[2].

Il maresciallo Konev non aveva ancora concluso la sua missione; su ordine diretto di Stalin, il 1º Fronte Ucraino dovette raggiungere un ultimo obiettivo. La massa principale delle sue armate e le due armate corazzate delle guardie avanzarono verso sud per accerchiare il Gruppo d'armate Centro ancora in combattimento in Boemia e liberare Praga. Con un'ultima manovra rapidissima i carri armati sovietici il 9 maggio arrivarono a Praga, accolti festosamente dalla popolazione, e contribuirono alla distruzione dell'ultimo gruppo di truppe tedesche.

Dopo la guerra le armate del 1º Fronte ucraino rimasero in Europa e vennero assegnate in parte al nuovo Gruppo di forze sovietiche in Germania che per 40 anni sarebbe stato schierato sulla prima linea della cortina di ferro, e in parte al Gruppo di forze Centrale, incaricato di presidiare Austria, Cecoslovacchia e Ungheria.

Comandanti in capo del 1º Fronte Ucraino modifica

# Nome Immagine Inizio Termine Note
1 Nikolaj Fëdorovič Vatutin   ottobre 1943 29 febbraio 1944 Gravemente ferito in azione il 29 febbraio 1944 e deceduto il 14 aprile 1944
2 Georgij Konstantinovič Žukov   1 marzo 1944 maggio 1944 Assume l'incarico di rappresentante dello Stavka al e al 2° Fronte Bielorusso
2 Ivan Stepanovič Konev   maggio 1944 10 giugno 1945 Assume il comando del Gruppo di forze Centrale in Austria e Ungheria

Ordine di battaglia nell'operazione Berlino 1945 modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Battaglia di Berlino.

Note: [3]

Effettivi nell'operazione Berlino modifica

Consistenza organica del 1º Fronte ucraino durante la battaglia di Berlino.[4]
PERSONALE
ufficiali e soldati: 511.500
MEZZI DI TRASPORTO
autocarri: 29.505
ARMAMENTO
carri armati: 1.388
cannoni semoventi: 667
cannoni anticarro: 1.440
pezzi d'artiglieria campale: 5.040
cannoni contraerei: 945
aerei da combattimento: 2.148

Note modifica

  1. ^ M. Hastings, Apocalisse tedesca, p. 629.
  2. ^ D. Glantz/J. House, La grande guerra patriottica dell'Armata Rossa, p. 398.
  3. ^ . Glantz/J. House, La grande guerra patriottica dell'Armata Rossa, p. 386.
  4. ^ AA.VV., L'URSS nella seconda guerra mondiale, vol. 5, p. 1997,

Bibliografia modifica

  • (EN) John Erickson, The road to Berlin, London, Cassell, 2002, ISBN 0-304-36540-8.
  • David Glantz/Jonathan House, La grande guerra patriottica dell'Armata Rossa, Gorizia, LEG 2010
  • Anthony Read/David Fisher, La caduta di Berlino, Milano, Mondadori, 1995

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica