Il 476 a.C. (CDLXXVI a.C. in numeri romani) è un anno del V secolo a.C.

476 a.C. negli altri calendari
Calendario gregoriano 476 a.C.
Ab Urbe condita 278 (CCLXXVIII)
Calendario armeno N.D.
Calendario bengalese N.D.
Calendario berbero 475
Calendario bizantino 5033 — 5034
Calendario buddhista 69
Calendario cinese 2221 — 2222
Calendario copto N.D.
Calendario ebraico 3284 — 3285
Calendario etiopico N.D.
Calendario induista
Vikram Samvat
Shaka Samvat
Kali Yuga

N.D.
N.D.
2626 — 2627
Calendario islamico Jāhiliyya
Calendario persiano N.D.

Eventi modifica

Per luogo modifica

Antica Roma modifica

Antica Grecia modifica

  • Il re di Sparta Leotichida, cacciato dalla sua patria con accusa di corruzione con la famiglia Aleude mentre guidava una spedizione in Tessaglia contro tale famiglia per la loro collaborazione con i persiani, fugge al tempio di Atena Alea in Tegea, in Arcadia. Viene condannato per antonomasia in esilio, la sua casa viene rasa al suolo, e suo nipote Archidamo II sale sul trono di Sparta.
  • Cimone di Atene incrementa il suo potere a spese di Temistocle, e caccia Pausania e i suoi spartani dall'area intorno al Bosforo. Gli spartani, udendo che Pausania stia intrigando con i persiani, lo richiamano per "disciplinarlo".
  • Sotto la guida di Cimone, la lega di Delo continua a combattere la Persia e a liberare le città ioniche dalla sua amministrazione. Cimone stesso guida la conquista di Eione sul fiume Struma.

Per argomento modifica

Letteratura modifica

  • Il poeta greco Pindaro visita la Sicilia, e viene accolto alle corti di Terone di Agrigento e Gerone I di Siracusa, ed entrambi sono commissionari di alcune delle sue più grandi poesie. Forse attraverso queste connessioni, la reputazione di Pindaro si diffonde a macchia d'olio in tutto il mondo.

Morti modifica