Il termine acido naftenico (da non confondere con gli acidi naftoici) si riferisce a una varia mistura di diversi acidi carbossilici ciclopentilici e cicloesilici con P.M. da 120 a 700 dalton, e la cui principale frazione comprende l'intervallo da 9 a 20 atomi di carbonio.

Acido naftenico
un acido naftenico
un acido naftenico
Caratteristiche generali
Massa molecolare (u)180-350
Aspettoliquido oleoso giallo chiaro tendente al nero
Numero CAS1338-24-5
Numero EINECS215-662-8
PubChem71586777
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)0,982
Solubilità in acquascarsa
Temperatura di fusioneda −35 °C a +2 °C (da 238,15 a 275,15 K)
Temperatura di ebollizione140-370 °C (413,15-643,15 K)
Indicazioni di sicurezza
Punto di fiamma149 °C (422,15 K)
Simboli di rischio chimico
irritante pericoloso per l'ambiente
Frasi H315 - 319 - 335 - 411
Consigli P261 - 273 - 305+351+338 [1]

Il nome viene anche utilizzato per indicare la frazione acidica ottenibile dal petrolio, composta da acidi carbossilici insaturi caratterizzati da formula chimica generica CnH2n+1COOH e da peso molecolare compreso tra 180-350. Sono liquidi di consistenza oleosa e poco odorosi, con colorazione giallo chiaro tendente al nero se impuri.

Agli acidi naftenici si devono una serie di problematiche legate alla corrosione delle tubature degli impianti di raffineria alle temperature di esercizio.

I suoi esteri trovano utilizzo quali disperdenti per produrre primer acquosi conduttivi.[2] Un derivato dell'acido naftenico è il napalm, ottenuto dalla coprecipitazione dei sali di alluminio, dell'acido naftenico e dell'acido palmitico.

Note modifica

  1. ^ Sigma Aldrich; rev. del 01.08.2012
  2. ^ J.L. Carmine, R.A. Ryntz, The use of naphthenic acid ester as a dispersing agent in aqueous conductive primers, Journal of coatings technology, vol. 66, pagg. 93-98, 1994

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Collegamenti esterni modifica

  • Scheda di sicurezza, su cdc.gov. URL consultato il 12 dicembre 2007 (archiviato dall'url originale il 28 novembre 2007).
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