Adrian Lester

attore britannico

Adrian Anthony Lester (Birmingham, 14 agosto 1968) è un attore britannico.

Adrian Anthony Lester

Biografia modifica

Carriera modifica

Nella sua carriera Adrian Lester ha preso parte a molti film come, I colori della vittoria, Pene d'amor perdute, Best eMaybe Baby. Nel 2001 recita al fianco di Joseph Fiennes e David Wenham nel film Dust.

A partire dal 2004 ottiene il ruolo di protagonista nella serie Hustle - I signori della truffa, nella parte del truffatore Mickey Stone, ruolo che ricopre fino al 2012. Nel 2008 diventa uno dei protagonisti della serie Bonekickers - I segreti del tempo, nel ruolo del dottor Ben Ergha, la serie viene conclusa dopo una sola stagione. Diventa, nel 2008, uno dei protagonisti del film di Neil Marshall, Doomsday - Il giorno del giudizio. L'anno successivo prende parte al film di Christian Alvart, Case 39.

Lester è un apprezzato attore teatrale e tra le sue interpretazioni più rilevanti si segnalano: Anthony in Sweeney Todd (1993), Robert in Company (1995, Laurence Olivier Award al miglior attore in un musical), Amleto in Hamlet (2002), Enrico V in Henry V (2003), Brick in La gatta sul tetto che scotta (2010), Otello in Otello (2013, Evening Standard Theatre Award) e Ira Aldridge in Red Velvet (2016). Nel 2021 ha fatto il suo debutto a Broadway nella pièce di Lehman Trilogy, per cui ha ricevuto una candidatura al Tony Award al miglior attore protagonista in un'opera teatrale.

Vita privata modifica

È sposato con Lolita Chakrabarti ed ha due figlie: Lila e Jasmine.

Filmografia parziale modifica

Cinema modifica

Televisione modifica

Teatro (parziale) modifica

Doppiatori italiani modifica

Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Adrian Lester è stato doppiato da:

Onorificenze modifica

«Per i servizi all'arte drammatica.»
— 29 dicembre 2012[1]
«Per i servizi all'arte drammatica.»
— 10 ottobre 2020[2]

Note modifica

  1. ^ (EN) The London Gazette, n. 60367, 29 dicembre 2012, p. 12. URL consultato il 15 gennaio 2022.
  2. ^ (EN) The London Gazette, n. 63135, 10 ottobre 2020, p. B10. URL consultato il 15 gennaio 2022.

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Collegamenti esterni modifica

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