Alano III di Bretagna

duca di Bretagna e conte di Rennes

Alano III detto Rebrit (in bretone: Alan; in francese Alain III dit Rebrit; 997Vimoutiers, 1º ottobre 1040) fu duca di Bretagna e conte di Rennes, dal 1008[1] fino alla sua morte.

Alano III
Duca di Bretagna
In carica1008 –
1040[1]
PredecessoreGoffredo I Berengario
SuccessoreConan II
Altri titoliConte di Rennes
Nascita997
MorteVimoutiers, 1º ottobre 1040
PadreGoffredo I Berengario
MadreHavoise di Normandia
ConiugeBerta di Blois
FigliHavoise e
Conan, legittimi
Goffredo Grenonat il Baffuto, illegittimo
Alano III col fratello Oddone, e la madre Havoise di Normandia.

Egli e il fratello Oddone appaiono in alcune cronache "monarchi dei Bretoni" (Britannorum monarchi), altre cronache indicano Alano III come Roué Breiz (re di Bretagna)[2].

Origine modifica

Alano, secondo il monaco e cronista normanno, Guglielmo di Jumièges, nella sua Historiæ Normannorum Scriptores Antiqui, era il figlio primogenito del conte di Rennes e duca di Bretagna, Goffredo I Berengario e della moglie, Havoise di Normandia[3] (980 circa - 21 febbraio 1034)[4], che, secondo Guglielmo di Jumiège, era la figlia di Riccardo I Senza Paura Jarl (equiparabile al nostro conte) dei Normanni e conte di Rouen, e della moglie, Gunnora[3] (950-5 gennaio 1031), di cui non si conoscono i nomi degli ascendenti, ma di nobile famiglia di origine vichinga (Gunnor ex nobilissima Danorum prosapia ortam)[3]; i genitori di Havoise sono confermati anche dal monaco e cronista inglese, Orderico Vitale[5]. Però i religiosi e cronisti normanni Dudone di San Quintino e Roberto di Torigni sostengono che alla nascita Havoise fosse figlia naturale, in quanto l'unione di Riccardo I Senza Paura e di Gunnora era stata fatta secondo il more danico o uso vichingo, pagano, senza cerimonia religiosa[6] e che il matrimonio religioso fu celebrato in un secondo tempo[6].
Goffredo I Berengato, secondo La chronique de Nantes, era figlio del conte di Rennes e duca di Bretagna, Conan I il Torto[7] e della moglie, Ermengarda d'Angiò (come ci viene confermato dal monaco Rodolfo il Glabro, uno dei maggiori cronisti d'età medievale[8]), figlia del terzo Conte di Angiò, Goffredo I Grisegonelle e di Adele di Vermandois (ca. 950 - † 974), figlia di Roberto di Vermandois, conte di Meaux e di Troyes. La paternità di Conan I viene confermata anche dalla Ex Chronico Sancti Michaelis in periculo maris[9] e dal Chartularium abbatiae Sancti Salvatoris Rotonensis[10].

Biografia modifica

Suo padre, Goffredo I morì nel 1008, mentre si recava in pellegrinaggio a Roma, sia secondo il Chronicon Kemperlegiense (dum pergeret Romam)[11], che secondo il Chronico Sancti Michaelis in periculo maris (dum pergeret Romam causa orationis)[9]; mentre il documento n° CCXCVI del Chartularium abbatiae Sancti Salvatoris Rotonensis, datato 1026, ricorda che Goffredo (Gaufridus, Conani Curvi filius) fu ucciso in combattimento[10].
Alano, di circa undici anni, quindi minorenne, succedette al padre[10][11], sotto la tutela della madre, Havoise, che ottenne la reggenza del ducato mentre suo zio (il fratello di Havoise), Riccardo II di Normandia si incaricò di proteggerlo[12].

In quello stesso 1008, dopo la morte del marito, Goffredo I, secondo il documento n° 1 del Recueil d´actes inédites des ducs et princes de Bretagne, Havoise assieme ai due figli, Alano III e Oddone I di Penthièvre, restaurarono l'abbazia di Saint-Méen[13].

Alcuni anni dopo, ancora, secondo un documento del Recueil d´actes inédites des ducs et princes de Bretagne, il n° II, Havoise assieme ai due figli, Alano III e Oddone I, fondò una abbazia a Redon[14]. In questo documento i due fratelli sono citati come se governassero di comune accordo (Alanus et Egio Britannorum monarchi)[14].

Nel 1018 Alano sposò Berta di Blois, figlia di Oddone II di Blois e di Ermengarda d'Alvernia[4].

Nel 1026 suo cugino Riccardo III di Normandia morì lasciando il ducato al fratello minore Roberto I di Normandia e Alano s'approfittò dei tumulti che scoppiarono per liberarsi dalla sovranità dei normanni.[12].

Tra il 1028 ed il 1030, secondo il Cartulaire de l'abbaye de Saint-Georges de Rennes, Alano (Alanus Britannice gentis dux atque princeps) fondò l'abbazia di Saint-Georges de Rennes[15].

Attorno al 1030 Roberto I di Normandia attaccò Dol-de-Bretagne e la rappresaglia che Alano fece su Avranches fu respinta con la conseguenza che fra i due si consumarono diverse incursioni ai danni l'uno dell'altro[16]. Quando si prospettò un'invasione della Bretagna via terra e via mare Roberto d'Évreux[17] mediò una tregua fra i suoi due nipoti che venne sottoscritta a Le Mont-Saint-Michel dove Alano giurò fedeltà a Roberto[18].

In quel periodo, Alano prestò anche soccorso ad Eriberto I del Maine nella sua lunga disputa contro il vescovo di Mans, Avesgaudo[19] (Avesgaud de Bellême † 1036), che aveva lanciato l'interdetto sulla contea del Maine[20]. Insieme attaccarrono il castello di Avesgaud presso la cittadina di La Ferté-Bernard distruggendo il maniero e costringendo Avesgaud alla fuga[21].

Nel 1035, secondo Orderico Vitale, Roberto partì per la Terra santa[22] e nominò Alano custode per il suo giovane figlio Guglielmo insieme ad altri tre membri: Gilberto, conte di Brionne, Osberno di Crepòn, siniscalco del ducato e Toroldo di Neufmarche, precettore di Guglielmo e probabilmente, connestabile del ducato.
Ma sulla via del ritorno, sempre in quell'anno, presso Nicea, il duca Roberto, cugino di Alano, morì[22]; duca di Normandia divenne il figlio di Roberto, Guglielmo, di otto anni[22] e la custodia del giovane Guglielmo rimase a lui e a Gilberto, Conte di Brionne[23] che tentarono di tenere la Normandia insieme; essi misero il loro cugino Mauger (figlio di Riccardo II) al seggio arcivescovile di Rouen mentre suo fratello Guillaume di Talou fu creato conte di Arques nel tentativo di guadagnare il loro supporto per sostenere il giovane Guglielmo[16].

Dopo la morte della madre, Havoise, nel 1034, l'armonia tra i due fratelli venne meno[24] e, nel 1035, a Oddone fu assegnato un territorio, nella parte nord del ducato, che comprendeva le diocesi di Dol, Saint Malo, Saint Brieuc e Tréguier, e gli fu assegnato il titolo di Conte di Penthièvre[24]; infatti, nel 1037, i due fratelli controfirmarono il documento n° 13 delle Chartes de Saint-Julien de Tours (1002-1227) come Alano duca (Alanus dux) e Oddone fratello del duca (Eudonis fratris Alani ducis Britannorum)[25].

Il 1º ottobre 1040, mentre assediava un castello ribelle nei pressi di Vimoutiers Alano morì improvvisamente e, se si presta fede ad Orderico Vitale, fu avvelenato dagli stessi normanni[26](anche Gilberto di Brionne venne ucciso mentre cavalcava con degli amici, in quello stesso anno[16]). La morte di Alano III, nel 1040, è documentata anche dallo Ex Chronico Britannico[27].
Ad Alano III succedette il figlio Conan II, ancora minorenne, sotto tutela della madre, Berta di Blois, e la reggenza dello zio, Oddone. La moglie, Berta, dopo che il figlio, Conan II, divenne maggiorenne, ancora secondo Orderico Vitale, andò in sposa al conte del Maine, Ugo IV[28].

Matrimonio e figli modifica

Alano III, secondo il Chronicon Kemperlegiense, aveva sposato Berta di Blois, figlia del conte di Blois, di Chartres, di Châteaudun, di Tours, di Provins, di Reims, di Meaux e di Troyes, Oddone II e della moglie[29], Ermengarda d'Alvernia[11] (?- dopo il 1042), che era figlia, secondo la Flandria Generosa, del Conte d'Alvernia, Guglielmo IV e della moglie, Umberga o Ermengarda[30], che era la sorellastra della regina di Francia, Costanza d'Arles (Gostantia regina Francorum et Ermengardis comitissa Arvernensis sorores fuerunt)[30], mentre secondo lo storico, chierico, canonista e bibliotecario francese, Étienne Baluze, nella sua Histoire généalogique de la maison d'Auvergne di Umberga (o Ermengarda) non si conoscono gli ascendenti, mentre l'Ermengarda, sorellastra di Costanza d'Arles, è la moglie del conte d'Alvernia, Roberto I[31].
Dal matrimonio di Alano e Berta nacquero due figli[32][33]:

Da una concubina, di cui non si conoscono né il nome né gli ascendenti, ebbe un figlio[33]:

Note modifica

  1. ^ a b Fino al 1012 sotto la reggenza della madre Havoise di Normandia
  2. ^ Karl Ferdinand Werner, Nascita della nobiltà. Lo sviluppo delle élite politiche in Europa, collana Biblioteca di cultura storica, traduzione di Stefania Pico e Sabrina Santamato, Torino, Giulio Einaudi editore, 2000, p. 459, ISBN 88-06-15288-2.
  3. ^ a b c (LA) Historiæ Normannorum Scriptores Antiqui, liber IV, cap. XVIII, pag 247.
  4. ^ a b Detlev Schwennicke, Europäische Stammtafeln: Stammtafeln zur Geschichte der Europäischen Staaten, Neue Folge, Band II (Verlag von J. A. Stargardt, Marburg, Germany, 1984)
  5. ^ (LA) Historia Ecclesiastica, vol. II, liber III, cap. I, pag 10.
  6. ^ a b (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: Nobiltà normanna - GUNNORA (archiviato dall'url originale l'8 maggio 2008).
  7. ^ (FR) René Merlet, La chronique de Nantes, cap. XLV, pag 132.
  8. ^ (LA) Rodulfi Glabri Cluniacensis, Historiarum Sui Temporis, Libri Quinque, liber secundus, caput III, colonna 631 (PDF).
  9. ^ a b (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus X, Ex Chronico Sancti Michaelis in periculo maris, anno MVIII, pag 175.
  10. ^ a b c (LA) Cartulaire de l'abbaye de Redon en Bretagne, Chartularium abbatiae Sancti Salvatoris Rotonensis, doc. CCXCVI, pag. 246.
  11. ^ a b c (LA) Stephani Baluzii Miscellaneorum, Liber I, Ex Chronicon Kemperlegiense, anno MVIII, pag 521.
  12. ^ a b Francois Neveux, A Brief History of the Normans, Trans. Howard Curtis (Constable & Robinson, Ltd., London, 2006)
  13. ^ (LA) Recueil d´actes inédites des ducs et princes de Bretagne, doc. I, pagg 3 - 6.
  14. ^ a b (LA) Recueil d´actes inédites des ducs et princes de Bretagne, doc. II, pagg 6 - 10.
  15. ^ (LA) Cartulaire de l'abbaye de Saint-Georges de Rennes, doc. I, pagg 89 - 94.
  16. ^ a b c David Crouch, The Normans (Hambledon Continuum, New York, 2007)
  17. ^ Il vescovo Roberto d'Évreux era figlio del duca di Normandia, Riccardo I Senza Paura e della danese Gunnora, per cui era zio di Alano III, per parte di madre, Havoise di Normandia, mentre era zio di Roberto I, per parte di padre, Riccardo II il Buono
  18. ^ The Gesta Normannorum Ducum of William of Jumieges, Orderic Vitalis, and Robert of Torigni, Vol. II, Ed. & Trans. Elisabeth M. C. Van Houts (The Clarendon Press, Oxford, New York, UK, 1995)
  19. ^ Avesgaud de Bellême, partigiano degli Angiò, con cui la contea del Maine era in lotta, era stato costretto da Eriberto I a lasciare Mans, e a rifugiarsi nel castello dei Bellême, a la Ferté-Bernard, ai confini con il ducato di Normandia
  20. ^ (FR) #ES Les Seigneurs du Maine: La deuxième Maison du Maine - Herbert I Eveille Chien.
  21. ^ Richard E. Barton, Lordship in the County of Maine, c. 890-1160 (The Boydell Press, Woodbridge, 2004)
  22. ^ a b c (LA) Orderic Vitalis, Historia Ecclesiastica, vol. unicum, pars II, liber III, colonna 233.
  23. ^ Gli altri due tutori di Guglielmo II di Normandia, Osberno di Crepòn, siniscalco del ducato e Toroldo di Neufmarche, precettore di Guglielmo, erano stati assassinati
  24. ^ a b (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: Nobiltà bretone - EUDES de Bretagne.
  25. ^ (LA) Chartes de Saint-Julien de Tours (1002-1227), doc. 13, pagg 20 e 21.
  26. ^ (LA) Historia Ecclesiastica, vol. II, liber IV, cap. XII, pag 252, nota 2.
  27. ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus XII, Ex Chronico Britannico, anno MXL pagina 412.
  28. ^ (LA) Historia Ecclesiastica, vol. II, liber IV, cap. XII, pag 252.
  29. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXIII, Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, anno 1005 pagina 778 (archiviato dall'url originale il 10 settembre 2018).
  30. ^ a b c (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus IX, Flandria Generosa, par. 25, pag 323 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).
  31. ^ (FR) Baluze, Histoire généalogique de la maison d'Auvergne, tome 1, pag 38.
  32. ^ (EN) #ES Genealogy: Nobiltà di Bretagna - Alain III.
  33. ^ a b (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: Nobiltà bretone - ALAIN de Bretagne.
  34. ^ (LA) Cartulaire de l'abbaye de Saint-Georges de Rennes, doc. VII, pagg 103 e 104.
  35. ^ (LA) Cartulaire de l'abbaye de Saint-Georges de Rennes, doc. XIII, pagg 110 e 111.

Bibliografia modifica

Fonti primarie modifica

Letteratura storiografica modifica

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica