America russa

possedimento dell'Impero russo nel Nord America (1799-1867)

Con il termine America russa (in russo Русская Америка?, Russkaja Amerika) si intende il territorio russo che attualmente costituisce lo stato dell'Alaska degli Stati Uniti d'America in un periodo compreso tra il XVIII e il XIX secolo. L'annessione formale all'Impero russo fu avviata nel 1799 con la creazione della Compagnia russo-americana. Talvolta l'America russa è chiamata anche Alaska russa (in russo Русская Аляска?, Russkaja Aljaska).

America russa
Motto: Съ нами Богъ!
(russo: Con noi Dio!)
America russa - Localizzazione
America russa - Localizzazione
Mappa del 1860 dell'America russa
Dati amministrativi
Nome ufficialeРусская Америка
Lingue ufficialirusso
Lingue parlatealeutino
InnoBože, Zarja chrani!
CapitaleNovo-Archangel'sk  (968 ab. / 1867)
Dipendente daBandiera della Russia Impero russo
Politica
Forma di governoColonia dell'Impero russo
GovernatoreElenco
Nascita1799 con Aleksandr Baranov
CausaColonizzazione russa dell'America
Fine18 ottobre 1867 con Dmitrij Maksutov
CausaAcquisto dell'Alaska
Territorio e popolazione
Bacino geograficoAmerica del Nord
Territorio originaleAlaska
Massima estensione1.570.507 km² nel 1867
Popolazione10.250 nel 1867
Economia
Valutarublo russo
Produzionipellicce
Commerci conImpero russo
Religione e società
Religione di StatoChiesa ortodossa russa
Religioni minoritarieanimismo
Evoluzione storica
Preceduto da Compagnia russo-americana
Succeduto da Dipartimento dell'Alaska
Ora parte diBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti

Storia modifica

Le prime missioni esplorative in Alaska iniziarono già nel secolo XVII, per continuare in quello successivo. In seguito si formarono i primi avamposti, anche se non duraturi, di commercianti di pellame. Alla fine del Settecento nacquero i primi insediamenti stabili. Con la colonizzazione russa, le isole Aleutine furono invase e, dopo alcune rivolte degli aleuti contro i russi, tali popolazioni furono sistematicamente sterminate.[senza fonte]

Nel 1824, nonostante gli sforzi di Aleksandr Baranov, funzionario della Compagnia russo-americana, per consolidare il commercio russo delle pellicce, fu sottoscritto il trattato russo-americano, con cui venivano riconosciuti i diritti esclusivi nel commercio di pellame dell'Impero russo a nord del 54º parallelo. A metà del XIX secolo il governo russo si era ormai disinteressato delle sorti dell'Alaska. Venne così decisa la vendita del territorio agli Stati Uniti d'America, formalizzata il 9 aprile 1867 a Novo-Archangel'sk, per 7.200.000 dollari statunitensi.

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